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Energie rinnovabili: l’Italia guarda all’estero

Ultimo aggiornamento: 27-05-2014

Lo scorso 20 maggio è stato presentato a Roma l’IREX Annual Report 2014, realizzato da Althesys (società che si occupa di consulenza e ricerca nei settori dell’energia e dell’ambiente).

Il rapporto di quest’anno è stato intitolato “Rinnovabili, tra costo dell’energia e integrazione nel sistema elettrico. Quale strategia per l’Italia?” e la sua realizzazione ha visto la partecipazione di molte aziende ed associazioni come Anev, Anie Energia, AssoRinnovabili, Consorzio Italiano Biogas, Cva, Edison, Enel Green Power, Erg Renew, Falck Renewables, Fiamm, Hfv, Kinexia, Seci e Terna.

Il direttore scientifico del rapporto, nonché ceo di Althesys Alessandro Marangoni ha spiegato che il 2013 ha fatto registrare il sorpasso delle esportazioni rispetto a quanto ricavato nel paese dalle aziende che si occupano a diverso titolo di energia rinnovabile. La fase di stop del mercato italiano ha visto crescere il volume del mercato esterno che ha rappresentato quasi la metà dell’intero comparto. Secondo Althesys la crescita del mercato italiano delle rinnovabili all’estero è stata del +16%, pari a quasi 2,9 miliardi di euro.

Opposta la situazione interna, con una contrazione del 30% nel fotovoltaico e di quasi il 39% nell’eolico. Quasi il 75% dei nuovi impianti installati dalle imprese italiane si colloca all’estero, con una predilezione per il continente americano e per i cosiddetti paesi emergenti, come Brasile, Sudafrica, Cina e India.

rinnovabili in italia

I dati del rapporto si commentano da soli: circa 1.900 dei 2.400 megawatt totali di capacità degli impianti prodotti sono stati installati in continenti diversi dall’Europa, con la predominanza delle Americhe e con la scoperta dei mercati africano ed asiatico.

Tornando nel nostro paese il calo è stato importante; le rinnovabili hanno subito una contrazione di quasi un quarto per quanto riguarda la potenza degli impianti, che si traduce in un 23% per quanto riguarda il valore (dati riferiti a 204 impianti, per un valore di quasi otto miliardi di euro, potenza circa 5.800 megawatt).

La contrazione del mercato italiano, come rivela l’aumento delle esportazioni, non è però dovuta ad una mancanza di capacità delle aziende italiane dell’energia rinnovabile. Al contrario la capacità e la conoscenza di queste aziende hanno rappresentato un punto di attrazione per gli investitori esteri, che diversamente dal mercato italiano hanno saputo valorizzarne le potenzialità.

La situazione italiana non è in realtà del tutto negativa come si potrebbe immaginare. Nel nostro paese le energie rinnovabili coprono ormai più di un terzo del mercato energetico ed hanno causato una contrazione dei prezzi all’ingrosso dell’energia.

Sempre secondo Marangoni, il mercato che ruota intorno all’energia elettrica troverà di nuovo stabilità tra il 2017 ed il 2020, grazie alla diffusione dei sistemi di stoccaggio e di accumulo dell’energia prodotta.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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