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Cambiamento climatico: con eMaps capire è più semplice

Ultimo aggiornamento: 30-12-2014

Non avete ancora abbastanza chiaro l’effetto del cambiamento climatico della Terra sulla vostra vita? A renderlo assolutamente comprensibile ci pensa la collaborazione tra gli esperti climatici Social e Data Scientists, e gli informatici di Information Designers con una mappa interattiva.

Si tratta di eMaps (Electronic Maps to Assist Public Science), un atlante elettronico che visualizza e rende consultabili e comprensibili i dati legati al cambiamento climatico. Questo strumento arriva in contemporanea con la Conferenza sul clima delle Nazioni Unite, che si è svolta a Lima ed ha portato ad una serie di accordi striminziti in attesa di Parigi 2020.

Grazie a questa mappa è possibile quindi vedere quali sono i paesi considerati più vulnerabili nel reagire al cambiamento climatico e l’Italia è identificata nella fascia media. La piattaforma è stata il contributo degli Data Scientists allo studio sul riscaldamento globale. Qui si può navigare tra 25 mappe interattive per vedere rappresentato graficamente il dibattito in corso tra le nazioni del mondo.

E proprio questo dibattito si è riacceso in Perù, dove alla fine le 145 delegazioni presenti sono riuscite a firmare un documento comune chiamato “Appello di Lima per l’azione per il Clima”. Ma non fatevi illusioni, perché non si tratta di un impegno a modificare emissioni o consumi energetici, ma dell’ennesimo “impegno a impegnarsi” nel presentare entro ottobre 2015 un’informativa sulle azioni che intendono fare per la lotta al cambiamento climatico. In pratica si riuscirà a fare un distinguo, forse, tra chi vuole fare qualcosa e chi no.

emaps

Ovviamente ci sono voci molto critiche (o realistiche) parlano dell’ennesimo fallimento, causato dall’insanabile spaccatura tra i paesi del primo mondo, che i danni li hanno già fatti, e che in alcuni casi (ma non in tutti), si rendono conto di come sia indispensabile finalmente fare qualcosa e i paesi che si stanno industrializzando, capitanati dalla Cina. Essi infatti considerano loro diritto continuare a causare danni come hanno fatto gli altri per secoli, mettendo il vecchio modello di crescita economica davanti a tutto.

Come se alla fine non sarebbero anche loro a pagar le conseguenze di queste azioni fatte tenendo fisso lo sguardo sull’oggi senza un minimo pensiero per il domani.

Operazioni come quelle di Data Scientists, i cui abbiamo parlato all’inizio dell’articolo, hanno lo scopo di far conoscere la rilevante portata che tutti questi cambiamenti avranno sulla nostra vita, sulla quale pesano già sia da un punto di vista di salute, che di ambiente, che economico.

Essi vogliono mostrare anche come non ci siano alternative ad un’inversione di marcia: il quadro d’insieme è drammatico e pesante e tutti devono partecipare in maniera attiva, perché non c’è più tempo per essere solo spettatori.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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