Per chi ha la testa nel tram tram moderno, l’energia solare può sembrare una strada poco conveniente.
Montare un impianto a pannelli solari sul tetto della propria abitazione costa diverse migliaia di euro (8.000 in media per un impianto “standard” da 3 Kw), i tempi di rientro del capitale investito sono variabili e certamente non immediati, l’energia prodotta non è disponibile a tutte le ore del giorno e dipende dalla località in cui è stato installato l’impianto. In più, se proprio si vuole essere pignoli, le sfavillanti distese di pannelli solari rovinano il panorama delle nostre città e rubano spazio ai campi da coltivare! Apparentemente tante ragioni per dire No al solare. Un’energia che mal si addice a chi va di fretta ed è alla ricerca di guadagni istantanei quanto illusori.
Basta fermarsi un attimo, invece, è ci si rende conto facilmente che dire Sì al solare significa investire sul futuro della propria famiglia e dell’ intero Pianeta.
Il solare conviene. A pieno regime, un impianto domestico standard (3Kwp) fa risparmiare circa 1500 euro all’anno sulla bolletta elettrica: i costi iniziali si ripagano nel giro di 6-7 anni. Un periodo relativamente breve in confronto alla lunga vita di ogni impianto (25 anni) e alla bassa manutenzione richiesta durante l’attività. Un impianto fotovoltaico non ha, infatti, parti meccaniche in movimento, è silenzioso e si può integrare perfettamente nei contesti urbani in cui è ubicato.

Pannelli solari : si o no ?
A ciò si aggiungano gli incentivi statali, da poco rinnovati nel Quinto Conto Energia, e la possibilità di detrazione fiscale del proprio impianto (50%), annoverato fra gli interventi di ristrutturazione. E ancora: il surplus di energia elettrica prodotta può essere venduta alla rete nazionale al costo di circa 20 cent a Kwh, tariffa in vigore almeno fino al Febbraio prossimo.
Il solare è un’energia pulita. A parte i residui chimici rilasciati durante la produzione industriale dei pannelli solari, in questo uguali a qualsiasi altro prodotto, e le emissioni di anidride carbonica dei camion che li trasportano sino a casa nostra, l’attività dell’impianto ha un impatto nullo sull’ambiente circostante. I pannelli solari non inquinano, sono silenziosi e … discreti: il loro impatto paesaggistico è a dir poco irrilevante se sono integrati all’architettura del sito d’impianto – oggi possiamo addirittura farli aderire a ogni singola tegola del nostro tetto (coppi solari) – o se vengono collocati in luoghi distanti dall’occhio umano, ad esempio nei campi inutilizzati. La cosa è tutt’altro che banale se si tiene presente la grande adeguatezza dei paesaggi italiani, grazie alla loro costante e intensa insolazione, specialmente al Sud, per la produzione di questa energia rinnovabile. Un impianto al sud italia, per esempio in Sicilia, può infatti produrre fino a 1.500-1.600 Kwh di energia pulita l’anno per Kw di potenza installata (circa 7-10 metri quadrati su tetto).
Il solare è una garanzia. La durata media di un impianto è di circa 25 anni e il suo calo di efficienza nel tempo è molto limitato (1% all’anno). I pannelli solari hanno bisogno di poca manutenzione e si basano su una fonte energetica, il sole, che brillerà per i prossimi 5 miliardi di anni. Insomma, tutto quello che serve per stare tranquilli!
Agostino
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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