Dal 3 ottobre 2010 sono entrate in vigore le nuove linee guida nazionali per l’ iter autorizzativo finalizzato alla installazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili.
L’obiettivo di tali linee guida, è quello di snellire e uniformare a livello nazionale il procedimento autorizzativo. Infatti, fino ad oggi
la mancanza di linee guida nazionali ha fatto si che in ogni Regione si adottassero criteri propri, legiferando di fatto in maniera autonoma, cosicchè ogni regione ha adottato fino ad ora proprie deliberazioni per individuare i criteri e le autorizzazioni necessarie.
Le linee guida per l’autorizzazione degli impianti a fonti rinnovabili, pubblicate in Gazzetta Ufficiale n.218 il 19 settembre 2010, sono state create con l’intento di affrontare e definire alcuni problemi interpretativi della precedente normativa, nello specifico l’art.12 del D.Lgs 387/2003. Il decreto di fatto ha dato un ampio potere decisionale alle Regioni che spesso hanno legiferato arbitrariamente in favore di procedure autorizzative semplificate facendo bastare la semplice Denuncia di Inizio Attività (DIA) laddove invece doveva prevedersi l’ Autorizzazione Unica (AU), procedimento autorizzativo più complesso e “tutelante” del territorio, per autorizzare le installazioni di impianti eolici e fotovoltaici.
Le linee guida sono state individuate quindi con lo scopo di uniformare i criteri autorizzativi a livello nazionale individuando una disciplina specifica, dettagliata e univoca.
Il testo è diviso in quattro prati principali: la prima è sul campo di applicazione delle linee guida, la seconda sul regime autorizzatorio, la terza individua il procedimento per il rilascio dell’ Autorizzazione Unica e la quarta parte esplica i criteri per l’ inserimento nel paesaggio e nel territorio delle installazioni.
Campo di applicazione
Le linee guida vengono applicate negli iter procedurali per la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione da fonti rinnovabili situati sulla terraferma, nonché per gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale (o riattivazione) degli stessi impianti. Le linee guida sono applicabili, inoltre, per lo svolgimento di lavori connessi e per la costruzione di infrastrutture indispensabili alla messa in opera e funzionamento degli impianti medesimi.
Il regime autorizzatorio
In generale, pensando ad esempio agli impianti sopra i 20 Kw di potenza fino alle centrali, ecc.. la costruzione, l’esercizio e la modifica degli impianti a fonti rinnovabili (come delle opere connesse) sono soggette ad Autorizzazione Unica. Autorizzazione rilasciata dalla Regione o dalla Provincia da essa delegata, a seguito di un procedimento unico.
Pensando invece ai piccoli e medi impianti, situazioni molto più diffuse, la normativa prevede due possibili atti amministrativi: la comunicazione preventiva al Comune, oppure la Denuncia di inizio attività.
In particolare è considerata edilizia libera la realizzazione di impianti fotovoltaici
- aderenti o integrati nei tetti di edifici esistenti con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda e i cui componenti non modificano la sagoma degli edifici stessi
- la cui superficie non e’ superiore a quella del tetto su cui viene realizzato
- realizzati su edifici esistenti o sulle loro pertinenze;
- aventi una capacita’ di generazione compatibile con il regime di scambio sul posto (fino ai 200 Kwp);
- realizzati al di fuori di una specifica zona (“zona A”) definita con decreto del Ministro per i lavori pubblici (2 aprile 1968, n. 1444)
In questi casi basta la comunicazione preventiva al Comune (anche per via telematica) di inizio lavori
E’ prevista invece la DIA (Denuncia di Inizio Attività) per gli impianti fotovoltaici:
- non rientranti nell’elenco sopra indicato, ma comunque collocati sugli edifici e la cui superficie complessiva non sia superiore a quella del tetto dell’edificio sul quale i moduli sono collocati
- non rientranti negli elenchi sopra indicati, ma aventi potenza comunque fino ai 20 Kwp (come definito dalla finanziaria 2008 art. 2 comma 161)
In generale è buona norma rivolgersi comunque al Comune di ubicazione dell’impinato per i primi step autorizzativi.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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Salve, approfittando dell’ecobonus, sto per installare un impianto fotovoltaico sulla mia falda. Preciso che la mia falda da a nord. Vorrei creare una struttura che mi elimina la angolazione del tetto a nord per metterla in piano o addirittura creare una angolazione verso sud. Anche di pochi gradi.
Di quali auorizzazioni ho bisogno? Vi ringrazio resto in attrsa di chiarimenti.
Ciao Paolantonio Sacchetti
Per quanto a mia conoscenza non puoi fare nessuna delle cose che tu vorresti !
Sono tutte tassativamente vietate e dunque non puoi ottenere in alcun modo le autorizzazioni che tu supponi possibili.
Ok. Ti ringrazio per la risposta. Dunque dovrei installare l’impianto sulla falda così com’è. Rivolta verso nord.
Speravo si potesse fare. Comunque non demordo. Quando verranno per il sopralluogo chiederò ai loro tecnici. Grazie e buona serata
Ciao Paolantonio Sacchetti
Ancora qualche informazione per te …..
ATTENZIONE :
Io ti consiglierei di contattare telefonicamente chi ti venderebbe l’Impianto, spiegando la situazione, per evitare di farlo muovere per nulla.
Se chi ti farà il sopralluogo è lo stesso che ti vende l’Impianto dovrebbe dirti le stesse cose che ti ho già dette io.
Tuttavia potresti anche sentirti dire cose diverse a causa del fatto che il loro interesse è di vendere Impianti a tutti i costi e una volta che hai firmato ……
Comunque devi anche ottenere l’approvazione del tuo Progetto da parte del tuo Comune di appartenenza.
Dunque ti consiglio di prendere informazioni presso il tuo Comune dove ti faranno parlare con il loro cosidetto “Tecnico del Comune” (un Ingegnere o un Geometra incaricato della cura tutte le Pratiche Tecniche del Comune).
Lui ti risponderà in modo motivato e decisivo, anche perché è proprio Lui l’incaricato di rilasciare la necessaria Autorizzazioni che tiene solitamente ANCHE conto dell’Impatto Paesaggistico, oltre che delle Regole di Base che ti ho già illustrate.
Per ultimo : Ho pure il dubbio che, montando un impianto FV rivolto a Nord e di Scarsissima Produttività, sia possibile accedere alle Facilitazioni Economiche previste dallo Stato delle quali tu vorrai certamente beneficiare.
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Sarebbe utilissimo per il FORUM sapere quale sarà l’esito finale del tuo tentativo !!!
Buon giorno Gipi,
seguirò il tuo consiglio, consulterò gli enti preposti prima di realizzare il tutto. Comunque l’azienda con cui sono in contatto si chiama SONNEN. Da informazioni raccolte sarebbe una azienda a livello europeo. Mi devono ancora fissare un appuntamento con i loro tecnici. Chiaramente sono spinto a realizzare questo impianto ingolosito dal fattore sconto 100% in fattura che l’azienda mi offre.
Terrò informato sul tutto. Intanto ringrazio per i consigli, anzi se ne hai altri dammeli. Più pareri si confrontano, meglio è. Per me e per chiunque avesse in mente un progetto simile al mio. Buona giornata.
buongiorno,
mi chiamo Andrea e ho un quesito al quale non ho ancora trovato risposta.
sono in procinto di eseguire i lavori per il bonus al 110% tra cui, come trainati, il FV con accumulo.
l’immobile è una villa singola di cui io ne ho l’usufrutto; la nuda proprietà appartiene invece alla mia ex compagna.
il problema nasce qui, il nostro rapporto è totalmente conflittuale. questa premessa è doverosa per capire.
posso, in virtù del mio titolo, procedere ai lavori senza il consenso del proprietario?
nel decreto del 19 maggio 2015 non si parla di autorizzazione del proprietario, tanto meno nella prima parte del modello unico.
dico questo perché nel 2012 feci già richiesta per installare in quell’immobile un FV ma nella documentazione che enel mi chiese, vi era anche l’autorizzazione da parte del proprietario per procedere ai lavori. ovviamente si fermò tutto.
ora, con questa opportunità, sarei veramente contento di procedere ai lavori ma non prima di essermi assicurato che nulla possa impedirmelo.
grazie
Andrea