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Conto energia : cosa fare per richiedere le tariffe incentivanti ?

Ultimo aggiornamento: 06-11-2012

Come per il precedente conto energia, anche per questo, il quinto conto energia, in vigore dal 27 agosto 2012, per accedere alle tariffe incentivanti bisogna presentare apposita richiesta a Gse, Gestore dei Servizi Energetici.

 

Qual è e come funziona la procedura? Qual è l’iter e la tempistica per richiedere le tariffe incentivanti ? Quali sono i ruoli dei diversi soggetti coinvolti?

 

Vediamolo per punti.

 

 

Da parte del titolare dell’impianto fotovoltaico: entro 15 giorni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto il titolare dell’impianto fotovoltaico deve inviare al Gse la richiesta di concessione della pertinente tariffa incentivante con la presentazione di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà recante le informazioni sull’impianto e sul titolare. Sono presenti i moduli sul sito del Gse. Se vengono superati i 15 giorni non viene riconosciuta la tariffa incentivante per il periodo che intercorre fra la data di entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico e la data della tardiva comunicazione al Gse, fermi restando ovviamente i requisiti necessari per accedere alla tariffa incentivante vigente alla data di entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico.

 

Conto energia cosa fare per richiedere tariffe incentivantiDa parte del gestore di rete (per es. Enel): è obbligatorio realizzare la connessione dell’impianto alla rete elettrica nazionale nei termini stabiliti dall’ Autorità per l’energia elettrica e il gas, secondo le tempistiche e le modalità indicate in questo post. e di registrare la data dell’allacciamento su Gaudì (il sistema di Gestione delle Anagrafiche Uniche Degli Impianti di produzione) entro i termini stabiliti.

 

Da parte del Gse: fatte le opportune verifiche, il Gse garantisce al titolare dell’impianto fotovoltaico l’erogazione delle tariffe incentivanti spettante entro 90 giorni dalla data di ricevimento della richiesta. Per la precisione, questi 90 giorni sono da considerarsi “al netto” di eventuali ritardi o tempistiche imputabili al titolare dell’impianto, ad altri soggetti interpellati dal Gse, o ad altri operatori coinvolti nel “processo di caricamento e validazione dei dati su Gaudì”.

 

Da parte del Gse: dopo la prima erogazione della tariffa, che avviene come detto entro 90 giorni dalla presentazione della richiesta, il Gse provvede, di regola mensilmente, previo superamento di una soglia minima di accredito, alla liquidazione degli importi spettanti al titolare dell’impianto fotovoltaico. L’accredito sul conto corrente del titolare impianto avviene nel mese in cui viene superata la soglia minima di 50 euro (definita nelle “Regole Applicative” del quinto conto energia). Solo per il primo accredito, per il primo mese, non è necessario il superamento della soglia minima.

 

Da parte del gestore di rete: l’entità degli importi dovuti al titolare dell’impianto (cioè le tariffe incentivanti per l’energia immessa o autoconsumata) viene calcolata sulla base delle misurazioni trasmesse dai gestori di rete (per es. Enel) al Gse. E’ quindi compito del gestore di rete fare le misurazioni ed inviare i dati al Gse, che provvederà ad emettere mensilmente il bonifico in favore del titolare dell’impianto fotovoltaico.

 

A proposito delle misurazioni e delle “perdite” di impianto, una nota da tenere presente, è che i consumi attribuibili ai “servizi ausiliari, alle perdite nei trasformatori e alle perdite di linea” fino al punto di allaccio alla rete elettrica generale sono convenzionalmente espressi in percentuale sul totale lordo dell’energia prodotta dall’impianto e misurata dal contatore di produzione.

 

Per la precisione: per gli impianti inferiori al Megawatt l’energia elettrica assorbita dai servizi ausiliari (la “perdita”) è convenzionalmente stabilita all’ 1% per gli impianti su edifici ed al 2% per gli impianti a terra. Ovvero viene convenzionalmente calcolata una perdita dell’ 1-2%.

 

Per gli impianti superiori al Megawatt, le perdite sono definite dal Gse per ogni impianto sulla base di calcoli più complessi.

 

Da parte del Gse: infine, ove richiesto,  il Gse acquisisce d’ufficio il certificato antimafia.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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