Un altro mega impianto fotovoltaico, della potenza di 7,8 Megawatt di picco, è in via di realizzazione in medio oriente, dove il sole offre le sue massime potenzialità. In Israele, un impianto fotovoltaico da 7,8 Megawatt è in grado di soddisfare potenzialmente il fabbisogno energetico di oltre 8 mila persone per una produzione di almeno 13.800 Megawattora l’anno di energia pulita, senza emissione alcuna.
È di 7,8 MWp, dunque, l’impianto realizzato in Israele dalla tedesca ET Solar Energy. Situato per l’esattezza a sud di Tel Aviv, a Mishmar Hanegev. Il progetto, realizzato per conto di EDF Energies Nouvelles, è il coronamento di anni di aumento nelle quote di mercato del fotovoltaico di questa azienda (la somma totale supera ormai i 40 MWp), che dal 2009 ad oggi è continuamente cresciuta in quanto a produzione di moduli e implementazione di progetti fotovoltaici.
Ecco chi sono i protagonisti di questa realizzazione in Israele
ET Solar Group: azienda di recente formazione ma già lanciata nel mercato globale grazie alla produzione di moduli solari e soluzioni fotovoltaiche. Le sue soluzione energetiche intelligenti, offerte a prezzi concorrenziali e la presenza di sedi sussidiarie in tutto il mondo, le ha permesso di fornire servizi in ben 60 paesi del mondo. Nello specifico a occuparsi di questo progetto è stata però la filiale tedesca ET Solutions AG di Monaco di Baviera. Secondo il presidente e AD di ET Solar, Dennis She, la riuscita di questo progetto sottolinea la validità e gli alti standard qualitativi dell’azienda, in quanto è riconosciuta dai massimi leader mondiali del settore dell’energia.
EDF Energies Nouvelles: società francese che risponde al gestore della rete elettrica francese Electricite de France e che svetta tra le principali società di fornitura elettrica di tutto il mondo. Fondata nel 2004 si occupa soprattutto di energia eolica in Europa e nel Nord America ma in questo caso ha ampliato il suo raggio di azione puntando sul fotovoltaico e su Israele.
Da non dimenticare infine i partner locali G-Systems e Elmor.
L’impianto produrrà nel corso dell’anno ben 13,8 milioni di kilowattora di energia pulita e rinnovabile.
Israele è un terreno fertile e sensibile, sia al tema delle energie rinnovabili che all’innovazione tecnologica, tanto da essere il primo paese al mondo a mettere in funzione un sistema di pulitura dei pannelli del parco fotovoltaico Kibbutz Ketura. Tutti e 20 gli ettari vengono lavati con un flusso d’aria da 100 robot, eliminando uno dei maggiori inconvenienti all’adozione del fotovoltaico su scala più ampia e soprattutto risparmiando acqua. Queste zone infatti pur avendo una migliore esposizione al sole, hanno il problema costituito dalla sabbia e dal terriccio trasportati dal vento, nonchè delle elevate temperature estive.
Ormai d’altronde oltre il 25% dell’energia del nostro pianeta, secondo il National Renewable Energy Lab, è prodotto da fonti rinnovabili, con la Cina, gli Stati Uniti e il Brasile in testa, insieme a Canada e Germania. C’è addirittura l’Italia al secondo posto della classifica mondiale sulla potenza elettrica prodotta dalle installazioni fotovoltaiche.
Israele per ora non tra è paesi con le maggiori percentuali, ma sicuramente, se continua l’interesse che si è svegliato in questi anni, potrà presto far sentire la sua voce tra i grandi del mondo, viste le elevate potenzialità di investimento che il territorio offre per il fotovoltaico.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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