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Greening Camp : l’ economia verde punta sui giovani

Ultimo aggiornamento: 09-06-2012

Si è tenuto lo scorso 31 maggio presso l’ Università Luiss Guido Carli di Roma il primo Greening Camp Italiano, un’iniziativa ideata e lanciata dal Ministro dell’Ambiente Clini per formare tra i giovani di oggi gli imprenditori eco sostenibili di domani.

L’obiettivo della manifestazione è stato quello di mettere a confronto la classe dirigente delle più valide esperienze industriali di oggi con i giovani che si troveranno a raccogliere la sfida di una crescita che si possa declinare nel rispetto di un uso sostenibile dell’ambiente ed efficiente dell’energia. Un incontro nel quale si sono esposte le migliori pratiche, le esperienze sul campo che possono contenere il germe di uno sviluppo futuro.

L’evento è stato frutto della collaborazione del Ministero dell’Ambiente stesso con 40 Università, 40 aziende e con la partecipazione di oltre 120 studenti selezionati tra laureati e laureandi per la qualità delle loro idee aventi come tema lo sviluppo della Green Economy in Italia. Questi ultimi sono stati i principali protagonisti, è sul loro talento che possono svilupparsi progetti che possano in futuro costruire un primato italiano nel settore dell’economia eco sostenibile che possa servire da traino alla crescita del paese ma anche dell’intera Europa.

greening camp ministero ambienteI lavori sono stati inaugurati in mattinata dal Ministro Clini insieme con il rettore dell’Università Luiss Pierluigi Celli i quali hanno presentato obiettivi del progetto e programma della giornata. A seguire nello spazio dedicato a “Green Stories Telling” si sono alternati ai microfoni studenti e imprenditori in una sorta di dibattito incentrato sul racconto di esperienze positive in quest’ambito.

Di rilievo in questa fase sono stati gli interventi effettuati da Massimo Orlandi, Guido Ghisolfi e Massimo Gargano, manager di importanti realtà industriali italiane quali rispettivamente Sorgenia, Motti & Ghisolfi e Toyota Italia.

Nello spazio Green Zone si sono affrontati svariati temi ambientali e in particolare si è focalizzata l’attenzione su un tema caldo quale la gestione dei rifiuti urbani, è di queste settimane la polemica del reperimento di una nuova discarica che possa servire la città di Roma dopo l’accantonamento della criticata soluzione nei pressi del sito Unesco di Villa Adriana, ma anche sulle altre spinose questioni riguardanti la gestione del ciclo integrato delle acque, l’ uso efficiente dell’energia, la mobilità urbana eco compatibile, la protezione del territorio e del paesaggio, l’ uso di energie rinnovabili.

Questioni davvero spinose se si pensa che è recentissima la notizia dello studio effettuato da Legambiente secondo il quale perfino la stragrande maggioranza degli edifici costruiti dopo il 2000 non sarebbero efficienti da un punto di vista energetico.

Nel pomeriggio la parola è passata a Domenico Arcuri, Chicco Testa e Roberto De Santis, numeri uno rispettivamente di Invitalia, Rothschild Italia e  Conai che insieme ad altri relatori hanno affrontato il tema della sostenibilità ambientale e finanziaria dei progetti, per una crescita che possa coniugare efficacemente i fattori economici con quelli più legati all’ambiente.

I lavori si sono chiusi con l’intervento finale di Clini in contraddittorio con il pubblico e con la moderazione della giornalista Barbara Carfagna.



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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