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Costi in bolletta: quando e quanto conviene il fotovoltaico?

Ultimo aggiornamento: 23-05-2014

Quando e quanto conviene il fotovoltaico a casa? Per poter rispondere a questa domanda e poter fare delle stime sul reale risparmio derivante dallo sfruttamento domestico dell’energia solare è necessario considerare diversi fattori, il più importante dei quali è il fabbisogno energetico annuo della famiglia. Il punto di partenza per il calcolo dei benefici è dunque la bolletta elettrica, dalla quale poter ricavare i costi sostenuti ed i kWh consumati.

 

Analisi della bolletta elettrica

Per sapere quanto conviene il fotovoltaico la prima cosa da capire è che il fotovoltaico domestico non è una scelta conveniente a priori: dato l’investimento iniziale da affrontare per l’installazione, l’operazione risulta conveniente solo a partire da una certa soglia di consumo. A titolo esemplificativo è possibile classificare i consumi elettrici in cinque fasce, in base all’ammontare della bolletta bimestrale e al totale dei kWh annuali consumati:

  1. consumi inferiori a 2.000 kWh annui, con una bolletta di circa 60€ a bimestre
  2. consumi annui compresi tra 2.500 e 3.500 kWh, con un costo bimestrale compreso tra 70 e 100€
  3. consumi compresi tra 3.700 e 4.300 kWh annui, con un costo in bolletta compreso tra 110 e 150€
  4. consumi compresi tra 4.500 e 6.500 kWh annui, pari a una bolletta di 160-250€
  5. consumi superiori a 6.700 kWh annui, con un costo bimestrale superiore a 280€.

Per un’analisi della bolletta elettrica leggi qui.

 

Quando e quanto conviene il fotovoltaico in casa?

quanto conviene il fotovoltaico a casa

Il passaggio al fotovoltaico risulta conveniente già a partire dalla seconda fascia di consumo e la convenienza aumenta ancor di più per le famiglie che si posizionano nelle fasce di consumo successive. Il risparmio derivante dall’installazione di un impianto domestico si manifesta in due modi diversi: con un risparmio netto in bolletta e tramite le detrazioni fiscali riservate ai titolari di un impianto. Quanto conviene il fotovoltaico dipende, però, sempre da diversi fattori: in primis, dalla quantità di autoproduzione/autoconsumo.

 

La potenza consigliata

Per chi ha un fabbisogno energetico ridotto e rientra nella prima fascia di consumo il fotovoltaico risulta troppo poco conveniente. Ma già a partire da una bolletta bimestrale di circa 70-100€, il fotovoltaico può essere una scelta azzeccata. La potenza nominale ottimale dell’impianto domestico è di 3 kWp. Per un consumo annuo superiore a 4.500 kWh un impianto più potente, da 4,5 kWp, risulta più efficiente, mentre per consumi ancora più elevati la potenza consigliata è di 6 kWp.

 

Una stima del risparmio ottenibile

Come già accennato in precedenza, il fotovoltaico è conveniente sia in termini di minor costo delle bollette, sia perché permette di usufruire di detrazioni fiscali specifiche. In particolare, la metà del costo sostenuto per l’installazione dell’impianto può essere detratto su un periodo fiscale di 10 anni, per un ammontare pari al 50% dei costi sostenuti in fattura. Ragionando sui numeri, il risparmio complessivo derivante dall’installazione di un impianto fotovoltaico a casa è compreso tra 800 e 2.700€ annui, in base ai consumi ed alle dimensioni dell’installazione.

Dunque: quando e quanto conviene il fotovoltaico in casa? Il fotovoltaico a casa conviene, già a partire da un fabbisogno energetico annuale di 2.500 kWh. Man mano che il fabbisogno energetico sale, sale anche il beneficio economico derivante dallo sfruttamento, in autoconsumo, dell’energia del sole. Considerando la possibilità di detrarre fiscalmente le spese sostenute e la convenienza economica diretta, il rientro dell’investimento da affrontare per mettere in funzione l’impianto domestico avviene in un arco di tempo di 4 anni per gli impianti di maggiori dimensioni, di 5 per gli impianti medi e di 6 anni per gli impianti domestici più piccoli.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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