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Oxfam: dal 2009 riscaldamento globale costa 500 miliardi di $

Ultimo aggiornamento: 02-10-2014

Secondo Oxfam, onlus umanitaria internazinale, i cambiamenti climatici hanno conseguenze disastrose sia per le popolazioni – specie le più povere – sia per le economie. Solo negli ultimi cinque anni, il riscaldamento globale è costato 500 miliardi di dollari e, se non si interviene in maniera decisa, le conseguenze saranno ancora più gravi.

Il global warming rischierà di portare alla fame globale?

Oxfam International ha stimato in 500 miliardi di dollari le spese che sono state sostenute per affrontare le conseguenze dei disastri naturali dal 2009 ad oggi. Il riscaldamento della Terra è sul banco degli imputati: l’aumento delle temperature favorisce infatti la manifestazione di eventi meteo estremi che sempre più spesso si abbattono con grande violenza su città e centri abitati. Oxfam lancia l’allarme anche per i Paesi in via di sviluppo: secondo l’associazione i disastri naturali hanno avuto come conseguenza diretta anche un aumento della fame e della povertà.

Solo nel periodo compreso tra il 2011 e il 2014 le persone colpite da eventi meteo estremi causati dal riscaldamento globale sono state più di 650 milioni in tutto il mondo e 112.000 di queste hanno perso la vita. Le previsioni per i prossimi anni non sono particolarmente rosee e, anzi, se non si interviene con urgenza la situazione potrà solo peggiorare, stando alle dichiarazioni del presidente di Oxfam International Winnie Byanyima.

riscaldamento globale e povertà

Il rapporto Oxfam, diffuso alla vigilia dell’apertura della Conferenza ONU sul clima, auspica una netta presa di posizione da parte delle più grandi economie mondiali e l’adozione di iniziative comuni di contrasto al riscaldamento globale. Se così non fosse, entro la fine del secolo la temperatura sulla Terra salirebbe di 4°C rispetto a quella media, con conseguenze apocalittiche.

Il rapporto Oxfam, che porta il titoloIl summit del rinvio? effettua anche una valutazione delle azioni adottate in seguito al vertice ONU di Copenaghen del 2009. Cinque anni fa i Paesi partecipanti si erano impegnati ad elargire dei fondi ai Paesi in via di sviluppo, affinché questi ultimi fossero in grado di far fronte alle conseguenze del cambiamento climatico. Impegno in gran parte disatteso, così come sono stati disattesi gli impegni assunti da diversi Paesi in materia di riduzione delle emissioni di CO2.

Oxfam lancia un grido d’allarme per la salute della Terra e propone una soluzione: l’azzeramento delle emissioni di gas serra da combustibili fossili entro fine secolo e lo stanziamento di ingenti fondi per il clima. Inoltre, i governi dovrebbero impegnarsi di nuovo per mantenere l’aumento delle temperature entro i 2°C e fissare un preciso calendario di azioni certe e misurabili per ridurre le emissioni di gas serra entro il 2020.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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