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Italia tra i primi al mondo per il sistema energetico

Ultimo aggiornamento: 23-06-2014

Siamo abituati a considerare il nostro paese come il fanalino di coda europeo (e talvolta mondiale) per quanto riguarda i più svariati aspetti. Una ricerca pubblicata pochi giorni fa da parte dell’Handelsblatt Research Institute e di General Electric ci mostrano però che l’opinione diffusa non sempre corrisponde al vero.

Lo studio ha considerato i sistemi energetici di 24 paesi Brics e Ocse confrontandoli per quanto riguarda l’efficienza economica, la sicurezza e la sostenibilità ambientale non solo del sistema energetico ma anche dell’industria e dei trasporti.

Il risultato per il nostro paese è davvero roseo: l’Italia si è classificata al terzo posto, dietro a Danimarca e Stati Uniti, per lo sviluppo del sistema energetico, risultato che è stato possibile grazie al forte incremento delle energie alternative come eolico e fotovoltaico. Per quanto riguarda invece la classifica complessiva delle performance in campo energetico, il bel paese si è posizionato al nono posto, superato tra gli altri da Germania, Spagna e Svizzera, ma con risultati migliori di Stati Uniti, Cina, Giappone e Regno Unito, tra gli altri.

L’Italia conquista invece il primo gradino del podio per quanto riguarda il miglioramento del parco elettrico negli ultimi cinque anni, mentre otteniamo complessivamente il secondo gradino, superati solo dall’Austria.

classifica istituto di ricerca tedesco

Le rinnovabili si sono dimostrate una scelta vincente per l’Italia: tra i 24 paesi considerati siamo stati infatti quello con l’incremento maggiore di questo tipo di approvvigionamento energetico, anche se molta strada resta ancora da fare per quanto riguarda la sicurezza: siamo infatti al diciannovesimo posto per questo aspetto. Il dato non deve stupire in quanto le fonti fossili, secondo alcune fonti, vengono utilizzate per l’86% del fabbisogno energetico complessivo (con miglioramenti in corso per quanto riguarda la produzione di energia elettrica).

Considerando nello specifico i settori di utilizzo dell’energia, l’Italia si colloca all’ottavo posto per quanto riguarda l’efficienza energetica nelle produzioni industriali, mentre secondo la ricerca siamo all’undicesimo posto per l’efficienza energetica nei trasporti, dove però ci collochiamo ai piedi del podio se consideriamo i progressi fatti nell’ultimo quinquennio.

Negativo invece il dato dell’efficienza dal punto di vista economico, che ci relega al ventunesimo posto su ventiquattro; l’Italia si conferma uno dei paesi con le tariffe energetiche più elevate al mondo. Il prezzo dell’energia minore, tra i paesi considerati nella ricerca, si registra in Canada, seguito a ruota dagli Stati Uniti. Il dato è significativo in quanto i due paesi hanno adottato una politica energetica che tiene in scarsa considerazione le tematiche ambientali, e possiamo quindi affermare che il minor costo dell’energia si traduca di fatto in un costo maggiore per il sistema ambientale nel suo complesso.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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