Sei un professionista? Scopri il servizio di fornitura preventivi!

Fotovoltaico, stime di crescita al 16% anno nel mondo. E in Italia?

Ultimo aggiornamento: 19-05-2014

Secondo le previsioni del gruppo bancario UBS gli impianti fotovoltaici che verranno installati nel mondo nel solo 2019 produrranno una potenza pari a tutti gli impianti realizzati fino al 2012. La crescita mondiale di fotovoltaico e rinnovabili sarà, dunque, con trend decisamente esponenziali.

Per dirla con un numero: il fotovoltaico nel mondo continuerà a salire di circa il 16% l’anno. I paesi che traineranno maggiormente questa crescita saranno per lo più Stati Uniti, Cina e Giappone, che dopo il disastro nucleare di Fukushima ha dirottato il proprio sostentamento energetico verso le fonti rinnovabili.

L’Italia, dunque, dopo alcuni anni di primati mondiali in quanto a nuove installazioni (spinte dagli incentivi) passa il testimone della crescita.

Non solo: secondo le stime del gruppo di ricerca bancario Ubs il fotovoltaico nel 2020 potrà coprire, da solo, il 10% del fabbisogno mondiale di energia ed a guidare la crescita saranno, come detto, Stati Uniti, Cina e Giappone che, insieme, saranno “contributori” con ben 27 Gigawatt di potenza elettrica pulita: il primato spetta alla Cina, con ben 12 Gigawatt, poi il Giappone, con 9 GW, e poi gli USA, con circa 6 GW. In ciascuno di questi paesi avranno un ruolo fondamentale le incentivazioni statali, che siano le “classiche” feed-in-tariff (tariffe incentivanti) o crediti d’imposta.

fotovoltaico nel mondo

Il tradizionale primato dell’Europa nel mondo, tenuto dalla Germania, passa dunque a nuove aree emergenti: dal mercato asiatico a quello statunitense.

Il gruppo statunitense di SunEdison prevede che il solare si manterrà con una crescita costante di almeno il 16% nei prossimi cinque anni che porterà il solare mondiale ad un ritmo di nuove installazioni di circa 100 GW l’anno entro il 2019: esattamente tanto quanto è stato installato fino al 2012 nel mondo.

Ecco quali sono i vantaggi del fotovoltaico secondo i ricercatori del gruppo UBS:

  • i costi per installare piccoli impianti non sono poi così diversi da quelli per installare grandi impianti multi-megawatt;
  • piccoli impianti domestici in autoconsumo possono risultare competitivi tanto quanto i grandi impianti e questo agevola la generazione distribuita sul territorio;
  • conta di più il numero di impianti installati che le dimensioni degli impianti realizzati e questo ha un potenziale di mercato molto maggiore rispetto alle tradizionali centrali elettriche;
  • Il luogo della produzione coincide spesso col luogo del consumo e questo facilità l’efficienza del sistema nel suo complesso e riduce i costi di approvvigionamento dalla rete elettrica, spesso molto onerosi;
  • la generazione distribuita supera gli oligopoli delle grandi utility energetiche creando un mercato meno controllato;
  • anche se non perfettamente prevedibile, la generazione fotovoltaica può comunque essere stimata con una buona dose di attendibilità e può essere “normalizzata” con adeguati sistemi di accumulo energetico.

 

 

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

Clicca per richiedere una consulenza o un preventivo


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ricevi un avviso se ci sono nuovi commenti.
Se non vuoi lasciare un commento, clicca qui per ricevere gli aggiornamenti dalla discussione.