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Deutsche Bank: il fotovoltaico del futuro passa dalle batterie

Ultimo aggiornamento: 23-04-2015

Come accade periodicamente, Deutsche Bank ha pubblicato una nuova ricerca destinata agli investitori nella quale traccia un panorama approfondito dello scenario fotovoltaico mondiale (del report precedente avevamo parlato in un articolo raggiungibile da qui).

La ricerca dal significativo titolo “Crossing the Chasm”  (fotovoltaico con accumuloAttraversando l’abisso), ha messo in luce la tendenza in atto verso l’affermazione dell’utilizzo di batterie, sia presso gli utilizzatori di energia fotovoltaica a fini commerciali, sia verso gli utenti privati (anche se in una seconda fase). Secondo lo studio l’adozione in misura sempre maggiore delle batterie, consentirà di gestire al meglio i picchi di richiesta di energia ed inoltre consentirà all’utilizzatore finale di poter richiedere un allaccio meno potente, tipicamente il 3 kW standard rispetto a quello da 5 kW.

L’aumento dell’utilizzo delle batterie è, secondo Deutsche Bank, legato ad una tendenza verso l’autoconsumo, che finirebbe per influire positivamente anche sulle utility, non più costrette e fare i conti con richieste influenzate da picchi di consumo soprattutto serali.

Secondo la ricerca però questo scenario si realizzerà solo nel caso in cui il prezzo delle batterie per gli impianti fotovoltaici diminuisca ulteriormente.

Tuttavia, sempre secondo i risultati della ricerca, la convenienza delle batterie sarebbe prossima. Infatti nel corso degli ultimi anni si è registrato un calo molto importante del costo delle batterie al litio, passate secondo lo studio da 1.000 $/kWh a 500, ma secondo altre fonti questo prezzo sarebbe già sceso alla cifra record di 300 $/kWh.

Secondo la banca di affari il calo dei prezzi potrebbe continuare, con riduzioni tra il 20 ed il 30% per ogni anno. Stando ai calcoli effettuati nella ricerca, diminuirà di conseguenza anche il costo al kW derivante dall’acquisto di una batteria per l’accumulo. Oggi questa tecnologia influisce in media per 0,14 $/kWh, ma entro i prossimi cinque anni, l’aumento del costo dell’energia sarà pari a 0,02 $/kWh.

Per l’Italia ciò dovrebbe significare che entro il 2020 l’acquisto di energia dalla rete costerà più del doppio rispetto alla produzione di energia da fotovoltaico, anche con l’utilizzo di batterie.

Quella dell’accumulo è una tecnologia che, stando agli scenari delineati, verrà introdotta non per iniziativa dei privati possessori di un impianto fotovoltaico ma su spinta soprattutto delle utility o di altri soggetti terzi, che si avvantaggeranno di uno strumento che permetterà loro di gestire al meglio  i picchi di richiesta di energia verso la rete elettrica.

Sempre secondo Deutsche Bank, il nostro paese in questo momento si trova costretto a fare i conti con le conseguenze dei cambiamenti normativi. Tuttavia a partire dall’anno in corso il fotovoltaico conoscerà un nuovo sviluppo che lo riporterà (superandolo) al livello degli anni precedenti.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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