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COP21: l’accordo sul clima parte dai sindaci

Ultimo aggiornamento: 16-12-2015

Sono più di mille i sindaci che avevano deciso di riunirsi e di prendere decisioni vincolanti per i territori che amministrano, senza dover attendere le decisioni dei capi di stato mondiali riuniti a Parigi per la Conferenza sul Clima COP21. Ad oggi la conferenza ha decretato gli impegni che ogni paese ha preso per limitare l’aumento delle temperature entro 1,5 gradi centigradi.

Il City Climate Summit for Local Leaders

È questo il titolo scelto per il summit parallelo che si è svolto a margine degli incontri più noti che si sono tenuti nella capitale francese a partire dal 30 novembre. Sindaci e amministratori locali provenienti da tutto il mondo si sono detti disponibili fin da subito a concordare strategie da applicare localmente per combattere il cambiamento climatico. Il primo proposito espresso dagli amministratori locali è stato quello di adottare politiche di energia sostenibile, con il raggiungimento del totale fabbisogno energetico tramite energie rinnovabili.

comuni rinnovabili

Come affermato dal sindaco di Parigi Anne Hidalgo, i sindaci del mondo non hanno atteso strategie nazionali per applicare le formule di risparmio energetico più adatte per i loro territori. In questo senso potremmo affermare che un enorme primo passo verso lo stop al cambiamento climatico sia già in atto proprio a partire dalle comunità più piccole, in grado di diventare un esempio per le amministrazioni centrali.

Unanime la visione dei mille sindaci riuniti, che al termine della conferenza hanno sottoscritto un testo finale dove si afferma l’assoluta necessità di un’azione a favore dell’ambiente. Nel testo si legge infatti che: “continuare sulla traiettoria di adesso e con lo stesso livello di emissione di gas a effetto serra avrà delle conseguenze disastrose per i nostri figli, per il clima e per la biodiversità. Agire per il clima è la sola via possibile“.

Strategie locali di breve e medio periodo

Il testo redatto dalla conferenza non è però solo un riconoscimento di obiettivi condivisi. Gli amministratori locali infatti hanno messo nero su bianco la volontà di studiare e mettere in pratica entro i prossimi cinque anni strategie partecipative per l’adattamento dei centri urbani ai rischi dovuti ai cambiamenti climatici. Inoltre i sindaci presenti hanno sottoscritto la richiesta di riduzione delle emissioni globali per 3,7 miliardi di tonnellate annue, obiettivo da raggiungere entro il 2030.

La riduzione delle emissioni che concorrono al cambiamento climatico è quindi uno degli obiettivi fondamentali secondo l’assemblea City Climate Summit for Local Leaders, che ha delineato come obiettivo la riduzione delle emissioni entro il 2050 all’80% in alternativa al passaggio al 100% di energie rinnovabili.

L’accordo, che non costituisce un impegno vincolante, è stato sottoscritto da sindaci di città di ogni dimensione, compresa Milano per il nostro paese.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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