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Cosa sono le accise dell’energia elettrica

Ultimo aggiornamento: 21-02-2014
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Parlando di bollette, elettricità ed energia in genere, spesso si sente parlare delle accise. Cosa sono le accise dell’energia elettrica? Chiariamo subito una cosa: le accise sono delle tasse, gestite dall’agenzia delle dogane, che non riguardano solo l’energia elettrica, ma riguardano una moltitudine di altri prodotti di uso quotidiano, sia in ambito domestico che industriale.

Ecco cosa sono le accise: quelle più conosciute sono quelle relative agli alcolici, ai tabacchi ed all’energia elettrica, ma si pagano accise anche per la benzina, petrolio, olii combustibili, gas, carbone, bitumi, bevande fermentate, ecc..

Per quanto riguarda l’energia elettrica, le aliquote definite per le  accise sono differenziate in genere per scaglioni progressivi di consumo, per esempio: per Kwh consumati o per metri cubi di gas consumato. Le accise sull’energia elettrica ed il gas, inoltre, sono differenziate per tipo di consumi: civili o industriali.

Attenzione, però: l’accisa non è l’Iva, altra imposta con la quale viene spesso confusa. L’Iva (imposta sul valore aggiunto) dipende dal valore dei prodotti o dei servizi acquistati, l’accisa invece dipende dalla quantità di beni o servizi acquistati dall’utente finale.

Il settore oggi maggiormente sottoposto al regime delle accise è quello dell’ energia: energia elettrica, termica ed i loro combustibili (gas, petrolio, carbone, ecc…). Infatti chi paga le bollette legge, tra le numerose voci di costo, addebiti anche per le accise e per le eventuali addizionali regionali o comunali.

 

Da dove arrivano e cosa sono le accise dell’energia elettrica?

cosa sono le accise dell'energia elettrica

Cosa sono le accise dell’energia elettrica?

Come mai ci sono queste imposte e da dove derivano? In passato questa tassa prendeva il nome di tassa di fabbricazione,  non si applica però al momento della produzione del prodotto o del servizio, ma al momento della vendita del  bene o del servizio all’utente finale. L’accisa sulla bolletta dell’energia elettrica (ma non solo su questa) é per lo Stato una entrata fiscale rilevante e se inizialmente era applicata solo al petrolio e ai suoi derivati (carburanti) , nel tempo si é estesa al settore dell’ energia elettrica e ad altri beni di consumo.

Come possiamo controllare l’accisa in una bolletta elettrica?
Innanzitutto: puoi vedere qui come si legge la bolletta elettrica. E’ molto semplice: la troverete in lista tra le diverse voci di costo ed è a volte insieme alle addizionali regionali e comunali ed ovviamente è nella sezione relativa alle imposte.

Le accise sono delle imposte e, come tali, sono soggette a continui aggiornamenti. A quanto ammontano le accise per il 2014?

 

Le accise dell’energia elettrica per il 2014

Come è utile sapere cosa sono le accise dell’energia elettrica, è altrettanto utile sapere a quanto ammontano queste imposte.
Vediamo le aliquote per il 2014.

Per le abitazioni le accise per il 2014 son fissate a 0,0227 euro per ogni kwh di elettricità acquistato in bolletta.

Per altri locali ed altri luoghi diversi dalle abitazioni, invece, l’imposta viene differenziata per scaglioni di consumo:

  • per consumi fino a 200 mila kwh/mese è di 0,0125 €/Kwh
  • per consumi da 200 mila fino a un milione e 200 mila kwh/mese è di 0,0075 €/kwh
  • per consumi oltre il milione e 200 mila kwh/mese è di 0,0125 €/kwh per i primi 200 mila kwh. Per i kwh successivi le grandi aziende energivore pagano un fisso “forfetario” di 4.820 euro/mese.

E’ interessante notare come, all’aumentare dei consumi mensili, l’imposta unitaria diminuisca, fino ad arrivare ad un importo forfetario di circa 5mila euro/mese per le mega aziende energivore.

Per chi volesse approfondire: le aliquote dell’imposta sono riportate nell’Allegato 1 al Testo Unico sulle Accise (D. Lgsl n. 504/1995 e successivi aggiornamenti). Le agevolazioni sono elencate nell’art. 52, sempre del Testo Unico. Ulteriori approfondimenti si trovano sul sito dell’Agenzia delle Dogane.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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16 Commenti

  1. antonella locchi, il 24 Maggio 2017 ore 17:08

    appurato che l’accise è un’imposta e non un onere come afferma l’Enel, vorrei sapere se è corretto che sulla accise stessa venga calcolata l’Iva in bolletta.

    • Alessandro F., il 25 Maggio 2017 ore 10:28

      A “rigor di logica” no, non sarebbe corretto applicare l’iva su una imposta.

    • gipi, il 25 Maggio 2017 ore 18:10

      Ciao Antonella Locchi

      Come ha già detto Alessandro F. “non sarebbe corretto…” ma è così da sempre su una marea di Articoli e Servizi (ANATOCISMO). Per fartene una idea vai all’indirizzo citato nell’Intervento di Alessio ad inizio di questa colonna di interventi.

      Comunque mettiamoci il cuore in pace e non soffermiamoci troppo su queste battaglie di retroguardia puntigliosa.

      Il tutto è già stato elaborato e digerito da lunghissimo tempo dal Sistema Economico Generale. Comunque, se qualcuno dei Legislatori dovesse veramente preoccuparsi della Reazione Popolare, puoi stare certa che basterebbe poco per continuare a mantenere la situazione ricorrendo a qualche variazione “lessicalburocratese”.

      Nel nostro caso, andando sul concreto, per una Bolletta Annua da 4000 kWh il risparmio risulterebbe di :
      4000kWh x 0,0227 €accisa/kWh x 0,22 IVA = 19,97 €/anno.

      E’ vero che “tutto fa” e che le regole andrebbero rispettate soprattutto da chi governa ma, cercando di essere realisti, ci sono situazioni di ingiustizia ben più gravi sulle quali appuntare le nostre recriminazioni.

  2. Francesco, il 17 Agosto 2017 ore 14:57

    E sempre il governo che ruba i soldi ai cittadini e una vergogna, sul petrolio ci saranno come minimo 10 accise purtroppo abbiamo un governo che fa schifo e continuano a fare propagando che l’economia va bene, ci stanno prendendo in giro come vogliono alle prossime elezioni bisogna mandare a casa questo governo non votato dai cittadini anno fatto un colpo di stato autovotandosi.

  3. Rodolfo, il 18 Gennaio 2018 ore 15:20

    Il calcolo del valore dell’accisa è sbagliato. 4000 kwh x 0,0227 fa € 90,8 a cui si aggiunge l’IVA al 10% (non al 22%) = € 99,88. Non è poco.
    100 Euro all’anno solo di accisa su cui – per di più – paghi pure l’IVA, fa, fa molto.

    • Pino Munnia, il 29 Febbraio 2020 ore 15:33

      In ogni caso, che siano 19 o 98 euro, è l’azione ad essere perseguibile per legge!!! Poi non va vista come azione singola ma di “massa”. Un hacker può fregare un solo euro a 1 milione di utenti e si guadagna 1 milione di euro! Per questo non ha commesso un reato?
      Considerate che siamo almeno 20 milioni di utenti in italia, moltiplicate per l’importo che ritenete più giusto (19 o 98 €) e tiratene le giuste conclusioni!

  4. gipi, il 19 Gennaio 2018 ore 10:47

    Ciao Rodolfo

    Grazie per la tua precisa correzione del mio calcolo del tutto ERRATO (vedere più sopra : Gipi, Il 25 Maggio 2017 Ore 18:10)

    CHIEDO SCUSA A TUTTI. Direi che quel giorno (quando ho scritto) certamente non ho usata correttamente la calcolatrice e nemmeno la testa.

  5. Roberto Delpopolo, il 5 Giugno 2018 ore 18:06

    L’accisa sull’energia è sicuramente stata richiesta dalle regioni che hanno ottenuto questo potere senza che sia stato autorizzato dal popolo. Ciò è risultato in un furto chiaro e tondo. Le accise tradizionali erano solo sui carburanti ma non sono state gravose. Le accise tradizionali si aggirano sui 0,00561 centesimi e dunque ci vogliono almeno 20 accise per fare 1 centesimo. Non dobbiamo essere tirchi o lamentarci di donare 1 centesimo al litro per le emergenze. Le accise dalle regioni sono invece il risultato di furto ed ingordigia, sono infatti accise a favore dei ricchi e contro il popolo. Notate bene la differenza. Non hanno limiti decenti, sono altissime e non seguono alcuna regola di etica. Dunque i soldi andranno nelle tasche di chi truffa o di chi forse favorisce anche il terrorismo. Chi non capisce questa differenza sta pubblicando anche dati e conteggi sbagliati.

  6. Roberto Del popolo, il 5 Giugno 2018 ore 18:08

    Ecco, mi sono sbagliato anche Io per la fretta. Infatti 20 accise tradizionali fanno solo 10 centesimi in più al litro e non 1 centesimo.

  7. gipi, il 6 Giugno 2018 ore 11:59

    Ciao Roberto Del Popolo

    Sugli aspetti politici (e anche pratici) di qualsiasi cosa di questo mondo si possono avere circa 8 miliardi di diverse idee (almeno una per ogni testa presente).

    Per gli aspetti matematici, se non si commettono errori con la calcolatrice COME ERA DISGRAZIATAMENTE SUCCESSO A ME, le valutazioni in cifre risultano solitamente concordi.

    • marina, il 23 Aprile 2020 ore 19:07

      di solito pago 85 o 70 invece quasta volta e’ di 258,00 dicono che ci sono le accise non ci capisco niente hanno risposto che e’ un conguaglio

      • gipi, il 24 Aprile 2020 ore 11:31

        Ciao Marina

        Lascia stare le Accise che non hanno nulla a che vedere con il tuo problema !

        Devi consultare attentamente il dettaglio dei conteggi che vedi nella Bolletta di Conguaglio (Ricalcolo).

        Di solito in questi casi si tratta di conteggi che, nelle precedenti Bollette, erano stati fatti in “stima” a causa di mancanza di DATI IN TELELETTURA DI FINE MESE del Contatore.

        Ogni tanto ci sono dei problemi di TELELETTURA e poi si creano dei pasticci come il tuo.

      • gipi, il 24 Aprile 2020 ore 17:20

        Ciao Marina

        P.S.

        Risulta sempre buona norma, per non avere sorprese nella Bolletta, controllare e annotare i numeri progressivi dei consumi (A1 – A2 -A3) che compaiono sul Contatore nella sua sezione “Periodo Fatt. -1” e poi controllare i dati in Bolletta.

        Se fai una lettura (Periodo Fatt. -1) adesso (APRILE), quelli che troverai registrati saranno i consumi totalizzati fino alle ore 24,00 dell’ultimo giorno del precedente mese di MARZO.

        A partire dal prossimo 1 MAGGIO la lettura, che puoi effettuare in qualsiasi momento di MAGGIO, riguarderà sempre e soltanto quanto totalizzato sino alle ore 24,00 di APRILE.

        La cosa si ripete mese dopo mese e i dati registrati sono sempre quelli del mese precedente.

        Se i dati non vengono rilevati dall’Utente, ed ENEL DISTRIBUZIONE per qualche motivo non li rileva con la TELELETTURA, allora i dati vanno persi perché cancellati e sostituiti da quelli del mese successivo.
        Il Contatore non ha una “memoria storica” e nemmeno ENEL DISTRIBUZIONE è più in grado di recuperare i dati cancellati.

  8. Raffaele, il 15 Settembre 2018 ore 16:02

    Perchè si calcola l’IVA anche sull’Accisa?

  9. Raffaele, il 15 Settembre 2018 ore 16:09

    Non credo che nessuno reclami per l’abuso di far pagare l’IVA sull’Accisa, ma come fa l’Enel a cavarsela senza valide giustificazioni? Chiamare onere un’imposta è una giustificazione valida?

  10. Raffaele, il 15 Settembre 2018 ore 16:17

    Perchè chi non ha i pannelli fotovoltaici deve pagare per chi non li ha? Non mi si dica che è per legge, se non vogliono essere considerati conniventi, che la facessero pagare a chi ha fatto questa legge truffa!

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