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Impianti fotovoltaici in corrente continua nel quinto conto energia

Ultimo aggiornamento: 10-09-2012

Il decreto del quinto conto energia per l’ incentivazione del fotovoltaico ha introdotto per la prima volta la possibilità di ricevere gli incentivi  anche per gli impianti fotovoltaici interamente asserviti ad utenze in corrente continua (DC).

I classici impianti fotovoltaici sono infatti forniti di inverter che hanno il compito di trasformare la corrente continua, prodotta “spontaneamente” dai moduli fotovoltaici, in corrente alternata, adatta ad alimentare le tradizionali utenze. Moltissimi apparecchi elettrici funzionano infatti a corrente alternata e gli impianti di produzione elettrica producono corrente alternata perché in questa forma è più facilmente trasportabile.

Dicevamo: il quinto conto energia incentiva ora anche la produzione fotovoltaica di energia elettrica in corrente continua. Gli impianti fotovoltaici devono però essere:

  • inferiori ai 20 Kw di potenza
  • interamente adibiti all’alimentazione di utenze in corrente continua
  • collegati alla rete elettrica , ma senza immettere energia in rete (solo in prelievo dalla rete)

 

Come abbiamo visto in un altro articolo, il quinto conto energia per i “tradizionali” impianti fotovoltaici eroga incentivi sotto due forme: come tariffa incentivante omnicomprensiva per tutta l’energia immessa in rete  e come tariffa incentivante “premiale” per tutta l’energia auto-consumata in sito.
Ovviamente per questi impianti, non immettendo energia in rete, l’incentivo riconosciuto è solo quello relativo alla tariffa autoconsumo.

Per tali installazioni viene quindi  riconosciuta la sola tariffa-premio sull’ energia netta auto – consumata in sito.

In questi casi, come abbiamo detto sopra, non è necessaria l’installazione di un inverter per convertire l’ energia elettrica da corrente continua a corrente alternata, ma è prevista invece l’installazione di un raddrizzatore per convertire l’energia elettrica della rete (disponibile in corrente alternata)  in corrente continua. Questo per alimentare le utenze anche quando i moduli fotovoltaici non producono o non producono abbastanza.

Come avviene, ai fini dell’incentivo, la misurazione dell’energia autoconsumata istantaneamente?

Su questo punto la normativa è ancora incompleta. La misurazione dell’energia netta consumata in sito deve essere fatta posizionando il contatore prima delle utenze in corrente continua. Il contatore per l’ energia elettrica in corrente continua deve essere ovviamente certificato e teleleggibile dal gestore di rete.

Le modalità di misura sono definite dal Gse entro fine novembre 2012 (cioè novanta giorni dall’ entrata in vigore del quinto conto energia).

Per i più tecnici, riportiamo qui lo schema di connessione dell’impianto in corrente continua in bassa tensione.

impianti fotovoltaici con utenze in corrente continua

Connessione di un impianto fotovoltaico alla rete elettrica in bassa tensione con utenze in corrente continua.
La misurazione viene fatta subito dopo i moduli fotovoltaici.

 

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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