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L’integrazione architettonica degli impianti fotovoltaici

Ultimo aggiornamento: 17-03-2010

impianto fotovoltaico totalmente integratoIl Decreto Ministeriale che definisce i criteri di incentivo per il conto energia individua tre tipologie di integrazione architettonica degli impianti fotovoltaici. Questi criteri sono importanti ai fini della determinazione della tariffa incentivante da applicare ad uno specifico impianto fotovoltaico.
Le tre tipologie sono: impianto non integrato, impianto parzialmente integrato, impianto totalmente integrato.

Il primo, l’impianto fotovoltaico “non integrato”, è un’installazione con i moduli installati a terra (poggianti su appositi supporti), o collocati sugli elementi di arredo urbano, sulle superfici esterne degli edifici e delle strutture edilizie con modalità diverse da quelle previste per le altre due tipologie.

Nel caso, invece, dell’integrazione architettonica parziale, i moduli fotovoltaici possono essere montati su case o su elementi di arredo urbano (tipo  chioschi, pensiline, barriere acustiche..), senza frapporsi al loro materiale da costruzione, ottenendo una composizione bilanciata tra la struttura dell’impianto fotovoltaico e quella pre-esistente. In genere in questi casi viene attentamente valutato il dimensionamento dell’impianto non solo dal punto di vista della produzione di energia elettrica, ma anche dal punto di vista della congruità, impatto visivo e integrazione con gli altri componenti della superficie che “ospita” l’impianto fotovoltaico. In altre parole l’impianto in questo caso non compromette le caratteristiche estetiche e la funzionalità dell’involucro architettonico.

Nell’ultimo caso, quello dell’integrazione architettonica totale, l’impianto fotovoltaico si inserice perfettamente nell’architettura dell’edificio “ospitante”, equilibrando totalmente gli aspetti tecnici ed estetici dell’installazione fotovoltaica con quelli dell’edificio o struttura nella quale è collocato, senza compromettere le caratteristiche funzionali di entrambi. Una corretta integrazione architettonica dell’impianto fa coincidere la capacità del fotovoltaico di produrre energia elettrica sul luogo del consumo con la qualità estetica dello spazio che lo contiene. Le caratteristiche del modulo fotovoltaico, quali forma, dimensione, colore o trasparenza, possono divenire elementi caratterizzanti l’estetica architettonica dell’edificio o struttura. Può venir usato, infatti, come copertura, facciata o grande vetrata, o ancora come elemento di arredo urbano (tipo: chiosco, pensilina, fermata autobus, lampione,..).
In questi casi il fotovoltaico viene concepito e usato come vero e proprio materiale edilizio diventando parte intrinseca della costruzione e sostituendo uno dei materiali da costruzione convenzionali.



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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