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A Ravenna un laboratorio di ricerca sui sistemi di accumulo

Ultimo aggiornamento: 28-05-2014

Il laboratorio di ricerca “Microreti di generazioni ed accumulo” studierà nuovi sistemi per l’accumulo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. L’accumulo elettrico è infatti uno dei temi principali che verrà incontro allo sviluppo delle fonti rinnovabili che, per loro natura, sono intermittenti e non perfettamente prevedibili.

Sarà inaugurato a giugno presso il Tecnopolo di Ravenna il laboratorio di ricerca “Microreti di generazioni ed accumulo”. L’iniziativa, avviata per volontà dell’Università di Bologna, vuole coinvolgere i ricercatori nell’individuazione di soluzioni efficienti che permettano l’accumulo dell’energia prodotta tramite fonti rinnovabili.

 

 

L’accumulo di energia prodotta tramite fonti rinnovabili non programmabili

Le difficoltà attuali nell’accumulo dell’energia rappresentano uno dei più grossi limiti alla diffusione dei sistemi di sfruttamento delle fonti rinnovabili. L’energia elettrica, termica o frigorifera prodotta tramite impianti fotovoltaici, per il solare termico o eolici non può attualmente essere stoccata in maniera efficiente, ma viene consumata nell’immediato o immessa in rete.

La ricerca nel campo delle rinnovabili sta già lavorando allo sviluppo di sistemi di generazione e di accumulo che eliminino le attuali inefficienze, assicurando meno sprechi sia in fase di conversione che in quella di consumo. La strategia da attuare per raggiungere  questi obiettivi si fonda su due pilastri: da un lato, la diffusione di sistemi di cogenerazione (generazione contemporanea di energia elettrica e termica a partire da una sola fonte di energia) e, dall’altro lato, di sistemi di generazione distribuita (riducendo la distanza – fisica e temporale – tra il momento in cui l’energia viene prodotta e quello in cui viene consumata).

 

accumulo energia

 

Nell’immediato futuro saranno tre gli ambiti in cui i ricercatori dovranno concentrare i loro studi:

  • le modalità di sfruttamento delle fonti di energia rinnovabili non programmabili
  • lo sviluppo di sistemi di accumulo dell’energia prodotta
  • lo sviluppo di sistemi di generazione distribuita.

 

Energia prodotta in modo razionale e con meno sprechi

L’obiettivo del laboratorio costituito presso il Tecnopolo di Ravenna risponde a questi bisogni. E lo fa lavorando in particolare sullo sviluppo di sistemi di accumulo dell’energia prodotta tramite fonti rinnovabili non programmabili, seguendo il percorso già tracciato da altri ricercatori, ma anche tentando di introdurre innovazioni sostanziali.

Nei prossimi mesi i ricercatori avvieranno una serie di studi volti alla definizione teorica di questi sistemi e alla realizzazione di test pratici per giungere all’individuazione delle soluzioni di accumulo di energia più efficienti.

L’attività di ricerca si concentrerà sull’energia elettrica e su quella termica. L’obiettivo finale è di permettere di ridurre le inefficienze in fase di generazione dell’energia e di ridurre gli sprechi e le inefficienze in fase di utilizzo.

 

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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