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Batterie per il fotovoltaico, Eni lancia un programma di ricerca

Ultimo aggiornamento: 07-03-2014

Batterie per il fotovoltaico, questa la prospettiva per sfruttare al meglio i pannelli e per utilizzare corrente pulita anche quando il sole non produce: notte, sera, pioggia, ecc… Il fotovoltaico, infatti, ha buone potenzialità di utilizzo, ma ha un limite imprescindibile: l’intermittenza e “non prevedibilità” della produzione tra giorno, notte e condizioni atmosferiche. Le batterie per il fotovoltaico, in tal senso, sono tra le soluzioni oggi più adeguate per stoccare energia pulita quando il sole la produce, per utilizzarla quando il solo non produce.

Le batterie per il fotovoltaico, dunque, sono la prospettiva, ma, in quanto a ricerca (e in quanto a costi), c’è ancora molta strada da fare.

L’intermittenza nei cicli di produzione e le difficoltà legate all’accumulo e allo stoccaggio dell’energia elettrica prodotta tramite sistemi fotovoltaici ed eolici rappresentano due grandi ostacoli alla loro diffusione su larga scala. A questo proposito, l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, ha annunciato qualche giorno fa che la sua società sta lavorando ad un ambizioso programma di ricerca per sviluppare batterie per il fotovoltaico da utilizzare a supporto degli impianti.

L’annuncio dell’amministratore delegato di Eni è giunto in occasione del rinnovo dell’accordo siglato tra la società e il CNR. L’accordo prevede l’impegno delle parti per la definizione di progetti di lavoro che hanno come obiettivo la produzione di energia elettrica sfruttando le fonti rinnovabili, la salvaguardia dell’ambiente e la sperimentazione di nuove tecnologie che rispondano a queste esigenze.

batterie per il fotovoltaico

Scaroni ha sottolineato l’attuale inefficienza dei sistemi di produzione di energia basati sul solare e l’eolico, insufficienza basata proprio sulla difficoltà di accumulare l’energia a basso costo. Secondo il manager Eni ad oggi le fonti rinnovabili anziché rappresentare una soluzione per la produzione di energia a basso costo rappresenterebbero un problema (per le utility, infatti, la generazione distribuita rappresenta un problema competitivo non da poco..).

Scaroni in particolare ha puntato il dito sulla costosità e sulle inefficienze del sistema di produzione e di stoccaggio così com’è. Con le solite affermazioni sostiene che i costi legati alle energie rinnovabili hanno un discreto peso sulla bolletta degli italiani (costituirebbero circa il 18% del totale), soprattutto per effetto degli incentivi pubblici erogati per promuovere la diffusione degli impianti basati su fonti rinnovabili. Un importante problema degli impianti fotovoltaici ed eolici, poi, sarebbe la loro inefficienza: la produzione di energia elettrica risulta infatti discontinua e intermittente, ma il problema è superabile con adeguati sistemi di accumulo: batterie per il fotovoltaico e l’eolico.

 

Con batterie per il fotovoltaico l’energia pulita diventa definitivamente competitiva

Eni ha dunque deciso di attivarsi per intervenire su questi due aspetti.

L’attività di ricerca di Eni è infatti volta a ridurre l’inefficienza produttiva e i costi dell’energia ottenuta sfruttando le fonti rinnovabili. Questo è ciò che si prefigge il programma di ricerca lanciato in collaborazione con il CNR. L’obiettivo è duplice: da un lato, si vuole testare la possibilità di sostituire le celle di silicio utilizzate nei pannelli fotovoltaici con polimeri organici, più economici e più efficienti; dall’altro lato, si vuole progettare un sistema di accumulo e stoccaggio di energia per mezzo di batterie. Secondo Scaroni risiede proprio nella possibilità di utilizzare batterie economiche e ad alta efficienza la chiave del successo delle energie rinnovabili. È solo grazie alle batterie per il fotovoltaico,  sistema di accumulo dell’energia pulita prodotta, che il solare potrà diventare il vero protagonista del futuro, superando per efficienza ed economicità le fonti non rinnovabili e gli idrocarburi.

In casa il fotovoltaico con batterie è già conveniente, scopri perchè.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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