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Rapporto Gse: fotovoltaico italiano quintuplicato in 6 anni

Ultimo aggiornamento: 14-01-2015

A che punto è il fotovoltaico in Italia? Con l’inizio del 2015 possiamo permetterci qualche bilancio sulla situazione del fotovoltaico in Italia: vediamo quindi cosa raccontano i dati raccolti dal Rapporto statistico sugli impianti fotovoltaici e dalla Relazione delle attività sull’incentivazione degli impianti fotovoltaici, pubblicati dal Gse, che hanno come oggetto l’anno passato.

L’analisi mette a confronto tutta una serie di dati, vediamoli con attenzione. Si parte dal raffronto nella crescita tra il numero di impianti e quello della potenza installata tra il 2007 e il 2013. Innanzitutto la potenza installata totale degli impianti è passata da 0,08 GW del 2007 a 18 GW del 2013: questi ultimi sono riusciti nell’impresa di produrre 21,6 TWh (Terawattora, cioè: 21mila e 600 Megawattora) nel corso appunto dell’anno 2013. La potenza installata è cresciuta in maniera davvero esponenziale, basti pensare che tra il 2012 e il 2011 c’è stato un aumento di 9 GW, mentre invece la corsa è rallentata dal 2012 al 2013, con un aumento di un altro Giga e mezzo, mentre gli impianti, dopo essere raddoppiati tra il 2010 e il 2011, hanno continuato ad aumentare ad un buon ritmo fino al 2013, quando sono arrivati al numero di 591.000.

In ogni caso, dunque, si tratta di una vera e propria crescita esponenziale, sostenuta in gran parte, fino ad un paio di anni fa, dagli incentivi statali al fotovoltaico.

Inizialmente erano i grandi impianti commerciali a “farla da padrona”, oggi il fotovoltaico si sviluppa per lo più attraverso l’installazione di piccoli impianti realizzati per l’autoconsumo, impianti domestici e impianti industriali.

fotovoltaico in italia - dati gse

Varia infatti la potenza media degli impianti, che passa da una media di circa 38 kw a circa 30 kw: anzi, i nuovi impianti sono in genere di piccole dimensioni, con una potenza media di circa 12,4 kw. Un interessante cambio di passo rispetto ai grandi impianti che spopolavano fino a qualche anno fa.

Ovviamente, per analizzare in maniera più esatta i mutamenti che stanno avvenendo nel mondo del fotovoltaico italiano, c’è da tenere conto del discorso incentivi. Nel 2013 la maggior parte degli impianti sono stati installati nella prima metà dell’anno, quando era ancora valido il V Conto Energia: da luglio a dicembre hanno avuto accesso agli incentivi solo gli impianti che si trovavano nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo e nella Provincia dell’Aquila, cioè chi aveva avuto a che fare con il terremoto.

Una differenza c’è tra i Conti Energia che si sono alternati negli anni: basta pensare che sono stati ammessi al Terzo conto energia quasi 38.700 impianti, schizzati a 204.000 nel Quarto conto energia, scesi poi a quasi 96.000 impianti nel Quinto conto energia.

Insomma quello del Rapporto statistico del Gse sugli impianti fotovoltaici e dalla Relazione delle attività sull’incentivazione degli impianti fotovoltaici, pubblicati dal Gse, che ha come oggetto il 2013, è un agglomerato di dati senza dubbio interessante da leggere, in attesa di sapere come si è evoluta la situazione nel 2014, ma soprattutto cosa ci aspetta per il futuro.

In ogni caso il fotovoltaico “nostrano” è senza dubbio in una nuova fase di sviluppo: quella in cui, autonomo degli incentivi, deve auto-sostenersi come investimento conveniente. Dopo i rallentamenti dell’ultimo anno continuerà la sua corsa diventando via via più “spontaneamente” conveniente rispetto all’utilizzo delle tradizionali fonti fossili.

 

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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