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Prezzi dei pannelli fotovoltaici scendono a 53 centesimi/watt

Ultimo aggiornamento: 02-04-2015

I prezzi dei pannelli fotovoltaici scendono a 53 centesimi di euro per watt. Spieghiamo meglio: non è che i prezzi sono definiti per decreto, ma per decreto (europeo) sono imposti dei prezzi minimi di importazione dei pannelli fotovoltaici cinesi in europa.

Nell’anno passato, vista la situazione dei prezzi dei pannelli fotovoltaici sul mercato internazionale, i moduli di provenienza cinese erano stati sottoposti a misure anti-dumping da parte dell’Unione Europea. Questo perchè l’eccessiva economicità dei pannelli cinesi creava concorrenza sleale nei confronti dei produttori europei di moduli fotovoltaici. Questi infatti, per rimanere sul mercato, dovevano abbassare eccessivamente i prezzi dei pannelli fotovoltaici per poter vendere i prodotti made in EU. Per questo motivo molti produttori europei sono stati messi in crisi e altrettanti sono stati costretti a chiudere

L’intervento anti-dumping della Comunità Europea ha imposto un prezzo minimo di importazione dei pannelli cinesi in europa. Il prezzo minimo di vendita era di 0,56 euro/watt. Oggi l’asticella si abbassa: la Commissione Europea ha abbassato tale soglia a 0,53 euro/watt.

I prezzi dei pannelli fotovoltaici cinesi potranno essere in europa non più al prezzo minimo di 0,56 €/watt, ma ad un prezzo minimo di 0,53 €/watt. L’effetto di questa modifica sarebbe quello di portare l’asticella dei prezzi di mercato dei moduli un po’ più in basso rispetto ad oggi, anche se, stando alle parole degli esperti, parecchi moduli di provenienza asiatica già si vendevano in europa a prezzi intorno a 0,51 €/watt.

prezzi dei pannelli fotovoltaici scendono

L’intervento dell’Unione apporta, in questo modo, una piccola iniezione di concorrenza sul mercato dei prezzi dei pannelli fotovoltaici europei, con l’effetto, peraltro, di riportare sul territorio, soprattutto in Germania, un’adeguata concorrenza cinese. Le importazioni di pannelli fotovoltaici cinesi, infatti, da quando si sono attivate queste misure antidumping, in europa si sono ridotte del 62%, mentre nel solo mercato tedesco si sono ridotte del 75% nell’ultimo anno. Anche l’export generale della Cina nel mondo si è ridotto di quasi il 18%, proprio per effetto di questi interventi adottati, tra l’altro, anche negli Stati Uniti.

 

Con prezzi dei pannelli fotovoltaici a 0,53 euro al watt conviene progettare?

I benefici sui clienti che realizzano progetti fotovoltaici si vedranno presto, soprattutto sugli impianti di medie-grandi dimensioni. Con prezzi dei pannelli fotovoltaici a 0,53 €/watt, infatti, si riuscirebbe a produrre energia pulita ad un costo di circa 0,02-0,03 euro/kilowattora e rivendere a prezzi di mercato che oggi sono mediamente di circa 0,04-0,06. In alcune zone, tipo la sicilia, il prezzo di vendità può arrivare anche a 0,09 €/kwh.

Leggi qui i prezzi medi di mercato per la vendita di energia in Italia. Prezzi medi zonali rilevati nei primi due mesi del 2014.

Ovviamente i prezzi di mercato dell’energia sono variabili, ma beneficiano, anche se molto meno di ieri, dei prezzi minimi garantiti che garantiscono una minima remunerazione garantita per tutta l’energia prodotta. Oggi in Italia i prezzi minimi garantiti sono stati molto abbassati dall’Autorità per l’energia elettrica ed il Gas, ma riescono a retribuire comunque, al minimo, 0,038 €/kwh venduto alla rete. Con un prezzo di produzione di 0,02-0,03 €/kwh un ritorno economico minimo è comunque garantito.

Leggi qui i prezzi minimi garantiti per il 2014.

Dunque, con un prezzo minimo di 0,53 €/watt (per i soli pannelli fotovoltaici) un impianto da un megawatt può arrivare ad avere un costo che, con gli attuali prezzi di vendita, può essere recuperato anche solo con i prezzi minimi garantiti.

 

Leggi qui l’articolo aggiornato che fa il punto sui prezzi dei pannelli fotovoltaici.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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