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Il fotovoltaico flottante arriva in Gran Bretagna

Ultimo aggiornamento: 22-10-2014

Fotovoltaico flottante, cosa è? E’ un nuovo tipo di impianto fotovoltaico in cui i pannelli solare non sono sui tetti, ma neanche a terra. Nel fotovoltaico flottante i pannelli sono sull’acqua, in particolare: su strutture galleggianti. I vantaggi di questo sistema non sono pochi: dalla possibilità di sfruttare l’acqua per raffreddare i pannelli ai benefici che la riflettenza dell’acqua stessa porta in termini di rendimento energetico.

Ecco un esempio in cui una installazione flottante è posta al servizio di un’azienda agricola in Inghilterra: la floating solar farm.

Il fotovoltaico flottante arriva anche nel Regno Unito e con caratteristiche davvero interessanti: pannelli riciclabili al 100%, garantiti per 30 anni, con un rientro economico importante per chi decide di impiegarli. È quanto sta sperimentando direttamente l’azienda agricola che lo ha fatto realizzare in un bacino idrico presso Wargrave, nel Berkshire.

I benefici di questo impianto, costruito dalla società francese Ciel e Terre sono davvero molteplici e a volte impensati: ad esempio grazie alla copertura della superficie, essi rappresentano una protezione per gli specchi d’acqua dai raggi del sole e ne impediscono l’evaporazione nel corso dei mesi più caldi.

fotovoltaico flottante

Non si tratta di un piccolo impianto. Il parco flottante in questione è costituito da ben 800 pannelli ed è in grado di fornire una potenza di picco di ben 200 kw. Il costo è di 250 mila sterline, cioè 320 mila euro, che però potranno essere recuperate nel giro di pochi anni, visto che l’impianto garantisce all’azienda agricola un risparmio annuale di 24 mila sterline. Nei 30 anni di attività dei pannelli, dunque, l’installazione garantirà circa 720 mila sterline di risparmio, con un guadagno netto di 400 mila sterline: una cifra davvero interessante per l’azienda.

I pannelli utilizzati in questa floating solar farm, come si diceva all’inizio, sono biodegradabili al 100% e sono anche estremamente resistenti, perché riescono a funzionare e quindi produrre energia anche se tira vento fino quasi a 200 chilometri orari e se il livello del bacino di alza di sei metri. Inoltre la presenza dell’acqua aiuta i pannelli solari ad evitare il rischio surriscaldamento a cui spesso sono sottoposti. Il surriscaldamento delle celle fotovoltaiche, infatti, rischia di compromettere il rendimento dell’intero impianto.

Questo tipo di installazione si sta dimostrando sempre più adatta a luoghi dove la terra è preziosa: effettivamente un’azienda agricola difficilmente avrebbe potuto sottrarsi questo spazio per poter mettere pannelli solari. In altre parti del mondo, dove l’acqua abbonda e la terra “è rara”, il fotovoltaico flottante è già un’ottima alternativa al classico parco solare installato sui terreni coltivabili.

Altri impianti sono presenti ad esempio in Francia, Svizzera e Italia, ma quelli di dimensioni veramente imponenti saranno in India, dove sta partendo un immenso progetto di 50 MW, mentre in Giappone se ne stanno costruendo diversi per un totale di oltre 7 MW, vista anche la conformazione del paese che non è altro che un arcipelago. Saranno pronti dal 2015 in poi.

Si tratta di progetti importanti,che spesso sono in grado non solo si far risparmiare cifre sostanziose alle aziende che li utilizzano, ma anche di fornire energia elettrica pulita in zone non ancora collegate alla rete elettrica nazionale. Un sistema stand-alone, infatti, può tranquillamente alimentare un’intera area remota senza il bisogno di grossi lavori o ingenti investimenti.

 

 

 

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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Un commento

  1. mauro, il 2 Marzo 2015 ore 16:07

    Buonasera

    leggo con interesse ma anche con tanto tanto dispiacere questo suo bell’articolo.
    la tendenza esterofila di noi italiani purtroppo si rivela sempre: stiamo a guardare all’estero quando l’idea ed il brevetto del fotovoltaico galleggiante è tutto italiano!
    Quando questa azienda francese neppure esisteva noi nel 2010 abbiamo istallato 500 kWp vicino a Bologna…abbiamo brevettato il sistema (più economico dei concorrenti francesi) e stiamo fortunatamente istallando ancora. Tra gli ultimi impianti di gennaio 2015 un 20 kWp ed un 30 kWp in provincia di Salerno
    Diamo più spazio alle azienda nazionali!!
    un saluto

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