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Fotovoltaico 2014, ecco le previsioni verso la grid parity

Ultimo aggiornamento: 14-01-2014

Il “fotovoltaico 2014” apre una nuova era del comparto mondiale: le previsioni della Deutsche Bank, che non è di certo un’associazione di settore, parlano di un definitivo superamento della crisi, crisi dovuta, ricordiamolo, soprattutto alla “Overcapacity” mondiale di pannelli fotovoltaici ed inverter. Il mercato, infatti, si era sviluppato troppo rapidamente a livello mondiale, tanto da superare in breve tempo l’effettiva domanda e la sua capacità di “assorbimento”. Oggi sembra che domanda ed offerta abbiamo ritrovato un nuovo equilibrio grazie all’apertura del solare a nuovi mercati, grazie alla nascita di mercati emergenti, e grazie alla stabilizzazione dell’offerta produttiva e dei prezzi.

Tutti fattori che, in concomitanza, hanno indotto un rapido superamento della crisi del comparto e prospettano per il fotovoltaico 2014 una nuova età dell’oro.

Per il fotovoltaico mondiale, dunque, secondo le stime della banca tedesca ,il periodo difficile appare definitivamente alle spalle: la domanda torna ad aumentare e la stima è che il fotovoltaico al 2014 arrivi a toccare i 46 Gigawatt di nuova potenza installata, dato previsto in ulteriore crescita per il 2015, anno in cui presumibilmente toccherà i 56 Gigawatt di nuove installazioni.

 

Chi sono i protagonisti del fotovoltaico 2014?

Facciamo i nomi, e qualche stima. Quali i maggiori player del comparto a livello mondiale?
I protagonisti del fotovoltaico 2014 sono  e rimangono tre: Stati Uniti, Cina e Giappone. Gli stessi tre paesi che si riconfermano le nuove (e vecchie) potenze economiche mondiali “a tutto tondo”. Ricordiamo che il Giappone, a seguito del disastro nucleare di Fukushima, sta spingendo con forza verso lo sviluppo delle fonti energetiche pulite e rinnovabili e questo lo ha portato in breve tempo ad essere tra i primi al mondo.

fotovoltaico 2014 previsioni

Ecco qualche dato di stima per il fotovoltaico in questi tre paesi:

  • Giappone: dai 7 Gw nel 2013 agli 8 Gw nel 2014
  • Usa: da 6 Gw nel 2013 agli 8 Gw nel 2014
  • Cina: da 8 Gw nel 2013 ai 12 Gw nel 2014

E l’Europa, fino a ieri leader incontrastato del fotovoltaico?
Il vecchio continente dovrebbe attestarsi sugli 8 Gw di nuova potenza installata nel 2014.

Ci sono poi i nuovi mercati emergenti:

  • India
  • Australia
  • Sudafrica
  • Messico
  • Medio Oriente
  • Sud America
  • Sud-Est Asiatico

Questi per il 2014 dovrebbero aggiungere complessivamente 15-17 Gigawatt di nuovo installato mondiale.

In definitiva, dopo il 2014 si avrà una potenza fotovoltaica installata sul pianeta di circa il doppio rispetto all’installato di soli 3 anni prima.

 

Il motore del fotovoltaico 2014 è la grid parity

La grid parity è quella situazione in cui il fotovoltaico diventa conveniente senza bisogno di alcun incentivo o sussidio statale: è un rapporto tra costi e benefici per l’approvvigionamento energetico. Ogni paese, ogni territorio, in base alle sue caratteristiche raggiunge la grid parity man mano che diventa più vantaggioso produrre energia col fotovoltaico piuttosto che rifornirsi con i sistemi tradizionali.

Il raggiungimento della “grid parity” nei diversi paesi è un’importante obiettivo per l’energia pulita. E si sta già diffondendo “a macchia d’olio”. Molti paesi l’hanno già raggiunta, molti altri sono prossimi al suo raggiungimento. In ogni caso, man mano che la grid parity viene raggiunta, il fotovoltaico accresce la sua corsa e il suo sviluppo.

La Deutsche Bank afferma che il fotovoltaico è già competitivo senza sussidi pubblici o incentivi in almeno 19 paesi al mondo e ulteriori mercati dovrebbero raggiungere la grid parity nel fotovoltaico 2014, come conseguenza dell’ulteriore ribassamento dei prezzi.

Mentre gli anni passati sono stati caratterizzati dalla vorticosa diminuzione dei prezzi dei pannelli fotovoltaici (che ha messo in crisi, tra l’altro, diversi produttori), dal 2014 ci dovrebbero essere dei cali sui “costi di sistema” , cioè: inverter, hardware, soluzioni finanziarie, installazioni e servizi.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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