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DL Competitività: importanti novità per il fotovoltaico

Ultimo aggiornamento: 18-08-2014

Importanti novità normative sul fronte del fotovoltaico, delle fonti rinnovabili e delle bollette elettriche: novità positive per i piccoli impianti e negative per i grandi impianti. Positive per chi utilizza l’impianto in autoconusmo. Negative per chi realizza l’impianto solo per finalità commerciali.

Il Senato ha definitivamente approvato il DL Competitività, convertendolo in legge. Il provvedimento è noto anche come “taglia-bollette”, dal momento che interviene sul costo dell’energia, favorendo un taglio dei costi soprattutto per le piccole e medie imprese. Il provvedimento, che contiene misure riguardanti il settore agricolo, la tutela ambientale e l’efficienza energetica, si pone l’obiettivo di rilanciare la competitività del Paese e con essa l’economia.

 

Le novità per il piccolo fotovoltaico e per lo scambio sul posto

 

Il decreto contiene una lunga serie di importanti novità per il mondo del fotovoltaico e delle energie rinnovabili: tra le misure più rilevanti, opera una modifica delle soglie di potenza per l’accesso alla disciplina dello scambio sul posto, innalzando il limite agli impianti fino a 500 kW che entreranno in esercizio dal 1 gennaio 2015. Inoltre, gli impianti fotovoltaici di minori dimensioni – la cui potenza non supera i 20 kW – saranno esentati dal pagamento degli oneri di sistema sull’energia destinata all’autoconsumo.

fotovoltaico e novità normative

Per gli impianti soggetti al pagamento è stato comunque previsto un limite agli aumenti futuri: gli aggiustamenti di spesa saranno definiti ogni 2 anni e saranno applicabili solo agli impianti che stanno per entrare in funzione.

È stato stralciato in extremis l’emendamento che proponeva una revisione delle rendite catastali degli immobili sui quali sono installati impianti fotovoltaici, con un innalzamento della rendita in presenza di impianti di potenza maggiore di 7 kW e di valore superiore al 40% della rendita. Rimane dunque in vigore la norma che stabilisce una rivalutazione della rendita solo in presenza di impianti di potenza superiore a 3 kW e al 15% della rendita.

 

Taglio ai costi dell’energia per le PMI

Il pacchetto di norme contenute nel decreto convertito in legge si prefigge di tagliare del 10% il costo dell’energia per le piccole e medie imprese, intervenendo con quello che è stato rinominato “spalma-incentivi”.  Per ciò che attiene al fotovoltaico, il provvedimento fissa nuove regole per gli impianti con potenza superiore a 200 kW, prevedendo la possibilità di modulare gli incentivi in un periodo di 20 o 24 anni. In alternativa, i titolari degli impianti possono decidere di accedere al sistema dei tagli dei costi. Tagli che passano al 6% per gli impianti con una potenza compresa tra i 200 e i 500 kW e scendono all’8% per gli impianti maggiori a 900 kW.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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