Sei un professionista? Scopri il servizio di fornitura preventivi!

Anche ENI ora investe sul Fotovoltaico, 250 mln solo in Italia

Ultimo aggiornamento: 18-05-2016

Claudio Descalzi, amministratore delegato ENI, ora vuole puntare sulle fonti rinnovabili con un mega piano di investimenti annunciato in una sua intervista al Corriere della Sera. Tra le prime dichiarazioni che fa c’è proprio quella di non voler “snaturare” il proprio “core-business” che rimane orientato per la maggiore al petrolio e al gas. Per il futuro non esclude, tuttavia, che la priorità possa diventare il mix “gas più rinnovabili” per iniziare a svincolarsi da carbone e petrolio.

Ora anche il primo gruppo petrolifero italiano ENI, dunque, decide di puntare e di investire nel fotovoltaico e delle fonti rinnovabili, a riprova del fatto che ormai, al di là delle singole disquisizioni su trivelle, pozzi e shale gas, la transizione energetica è già in corso ed ormai inarrestabile. Speriamo solo che la multinazionale dell’energia fossile non arrechi troppi danni all’intero comparto.

Rete elettrica e fotovoltaico

Il nuovo piano per le rinnovabili “made in ENI” prevederebbe circa 420 MW di impianti fotovoltaici tra Asia, Africa e Italia. Già nel 2017 potrebbero essere completati due grandi progetti: uno da 50 MW in Egitto e uno da 150 MW in Pakistan. La multinazionale mira a realizzare progetti di una certa entità dove l’azienda già opera, come in Libia, Algeria, Tunisia, Nigeria e Indonesia.

Anche in Italia ENI avrebbe già selezionato circa 400 ettari in sei regioni: Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, Liguria e Basilicata. In diverse aree di queste regioni, infatti, ci sono terreni già bonificati o in corso di bonifica della Syndial, la società di ENI che si occupa di bonifiche ambientali. Nella Syndial ci sono 4 mila ettari di terreni, per lo più già bonificati, e già recintati. Molti di questi terreni sono già vicini ad altri impianti ENI e già vicini alla rete elettrica. L’energia prodotta andrebbe in pare a rifornire i propri impianti ed in parte potrebbe anche essere venduta alla rete. Secondo l’amministratore ENI queste aree sono ottimali è già pronte per accogliere i pannelli fotovoltaici.

Si partirebbe con cinque progetti, poi con altri nove per un totale di 220 MW in Italia. In breve tempo ENI, secondo l’aministratore, potrebbe diventare il terzo produttore elettrico fotovoltaico in Italia e tra i primi 10 in Europa.

Da questi progetti in Italia la società conta di investire circa 200-250 milioni di euro e di poter rientrare con utili intorno al 6-7 per cento considerando l’assenza di incentivi, l’autoconsumo e la vendita in rete.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

Clicca per richiedere una consulenza o un preventivo


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ricevi un avviso se ci sono nuovi commenti.
Se non vuoi lasciare un commento, clicca qui per ricevere gli aggiornamenti dalla discussione.