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100 impianti fotovoltaici per il bene Comune

Ultimo aggiornamento: 17-03-2014

100 impianti fotovoltaici per il bene Comune. “Comune” è proprio il caso di dirlo. Ecco un’altra lodevole iniziativa, esempio di buone prassi energetiche, che vede coinvolti insieme, pubblico e privato: Comuni, provincia, utility energetiche ed installatori. Si tratta del progetto “Domani splende il Sole”: 100 impianti fotovoltaici da realizzare su strutture comunali nella provincia di Reggio Emilia.

100 impianti fotovoltaici, frutto della sinergia pubblico-privato, che coinvolgeranno circa 20 aziende del territorio e che produrranno energia pulita per una quantità pari al fabbisogno energetico di oltre 5 mila persone.

Il progetto, presentato il 12 marzo presso la sede Iren (multiutility energetica) di Reggio Emilia, alla presenza dei Sindaci, porterà il fotovoltaico sulle strutture pubbliche comunali della provincia di reggio emilia che si lancia verso nuovi obiettivi per il risparmio e l’efficienza energetica. Il fotovoltaico è uno degli strumenti non solo per diffondere consapevolezza sui cittadini, ma anche per risparmiare in bolletta le pubbliche amministrazioni sfruttando l’autoproduzione di energia pulita. Non solo: risparmio energetico in questo caso vuol dire anche abbattimento delle emissioni di anidride carbonica in quantità pari a quella “assorbita” da ben 90 mila alberi e posti di lavoro per oltre 120 persone attraverso il coinvolgimento diretto di circa 20 aziende del territorio.

A proposito delle emissioni evitate: i 100 impianti fotovoltaici, oltre a procurare un risparmio in bolletta, procureranno un risparmio di oltre 940 Tonnellate Equivalenti di Petrolio (cioe: TEP, per approfondire leggi: Come calcolare per il fotovoltaico il numero di TEP risparmiati?).
Oltre a ciò: 1.700 tonnellate di biossido di carbonio in meno nell’aria, 6 tonnellate in meno di ossido di zolfo e 7 tonnellate in meno di ossido di azoto.

impianti fotovoltaici pubblico privato
Nello specifico, i 100 impianti fotovoltaici prevedono complessivamente una produzione annuale di energia di oltre 4 milioni di kilowattora l’anno. Parte di questa energia verrà immediatamente autoconsumata dalle stesse strutture dove si trovano installati gli impianti procurando un risparmio in bolletta stimato ad oltre 300 mila euro l’anno a beneficio delle casse comunali.

I finanziamenti necessari al progetto, ovviamente, provengono da una banca: 6 milioni di euro “messi a disposizione” in Project Financing dal Banco Emiliano.

Secondo i soggetti coinvolti il progetto rappresenta una vera e propria “panacea” per l’economia locale e le casse dei Comuni ed è visto positivamente anche da sindaci ed amministratori che lo inquadrano come un’ottima opportunità di collaborazione tra pubblico e privato, pur rimanendo in linea con gli obiettivi del Patto di Sindaci.

Iren Rinnovabili, ramo della multiutility energetica che opera in emilia, ha presentato il progetto ad Agac Infrastrutture, altra azienda energetica di proprietà dei 45 comuni emiliani partecipanti al progetto. Una volta approvato, dopo bando pubblico, Iren ha coninvolto i Sindaci dei 45 Comuni, 20 imprese installatrici del territorio ed il banco emiliano per il finanziamento degli impianti fotovoltaici.

Il progetto dimostra come, anche senza gli incentivi del conto energia, fotovoltaico e risparmio energetico possono avere ancora un ruolo importante per tagliare le spese energetiche, soprattutto se realizzati sfruttando economie di scala o i benefici di altri interventi connessi al risparmio e all’efficienza energetica.

100 nuovi impianti fotovoltaici, dunque, stanno per essere installati in Italia, proprio ad opera delle pubbliche amministrazioni che, per prime, devono dare l’esempio continuando ad investire a beneficio di tutti.

Il fine lavori di installazione è previsto per il mese di maggio 2014.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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