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Quali sono i criteri di priorità per l’iscrizione al registro ?

Ultimo aggiornamento: 26-07-2012
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Nel post precedente abbiamo visto cosa sono i registri del Gse e  quali procedure indica il decreto del quinto conto energia per la formazione delle graduatorie degli impianti per l’accesso alle tariffe incentivanti. Abbiamo visto come il registro Gse degli impianti fotovoltaici costituisce di fatto un albo a “numero chiuso” degli impianti che possono accedere agli incentivi e come ogni registro definisce un tetto massimo di costo da assegnare agli incentivi.

Il decreto del quinto conto energia definisce però anche dei criteri di priorità per l’accesso al registro agevolando e facendo “salire in graduatoria” alcune tipologie di impianti ed alcune “situazioni installative”.

Entro 20 giorni dalla data di chiusura del registro il GSE forma la graduatoria degli impianti iscritti al medesimo registro e la pubblica sul proprio sito internet, applicando dei criteri di priorità definiti dal decreto.

La graduatoria degli impianti fotovoltaici iscritti al registro è costituita applicando, in ordine di importanza, i seguenti criteri di priorità:
  1. impianti su edifici dal cui attestato di certificazione energetica risulta la migliore Classe Energetica, che comunque deve risultare D o superiore, con moduli installati in sostituzione di coperture su cui è attuata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto
  2. impianti su edifici dal cui attestato di certificazione energetica risulta la più alta classe energetica, che comunque deve risultare D o superiore
  3. impianti su edifici con moduli installati in sostituzione di coperture su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;
  4. impianti con componenti realizzati in Unione Europea , ovvero unicamente all’interno di un Paese che risulti membro dell’UE/SEE;
  5. impianti ubicati, nell’ordine, su:criteri di priorita registro gse
    – siti contaminati
    – terreni nella disponibilità del demanio militare
    discariche esaurite per le quali è stata comunicata la chiusura
    – cave dismesse
    – miniere esaurite
  6. impianti di potenza non superiore a 200 kW asserviti ad attività produttive
  7. impianti realizzati, nell’ordine, su:
    – edifici
    – serre
    – pergole
    – tettoie
    – pensiline
    – barriere acustiche

Se le risorse disponibili non sono sufficienti per incentivare tutti gli impianti ricadenti in una delle categorie precedenti, all’interno di tale categoria sono applicati i seguenti ulteriori criteri di priorità.
In ordine di importanza 
sono:

  1. impianti per i quali il soggetto interessato richiede una tariffa ridotta del 5% rispetto a quella vigente alla data di entrata in esercizio
  2. precedenza della data del titolo autorizzativo
  3. minore potenza dell’impianto;
  4. precedenza della data della richiesta di iscrizione al registro.

 

Per ciò che concerne gli impianti già in fase di realizzazione, come prima fase di transizione verso il nuovo meccanismo, il primo criterio di priorità rimane la data di entrata in esercizio dell’impianto. Questo esclusivamente per gli impianti rientranti nel primo registro, soprattutto per salvaguardare i progetti già in fase avanzata.

Gli impianti ammessi in graduatoria in posizione tale da rientrare nei volumi incentivabili devono entrare in esercizio entro un anno dalla data di pubblicazione della graduatoria, che non è soggetta a scorrimento ad eccezione del primo registro.

Una ultima nota importante:

I soggetti responsabili degli impianti iscritti presso un registro in posizione tale da non rientrare nel rispettivo limite di costo, dovranno, se vogliono accedere alle tariffe incentivanti dei registri successivi, presentare una nuova richiesta al Gse di iscrizione al registro successivo.

Fonte: decreto quinto conto energia



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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