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Fotovoltaico: contributi per il finanziamento

Ultimo aggiornamento: 09-05-2013
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Anche in tempi di post-incentivi il fotovoltaico può ricevere importanti contributi pubblici europei, statali, regionali o locali che agevolano la realizzazione di progetti, anche importanti, per l’energia pulita e l’efficienza energetica. Si può trattare di contributi “a fondo perso”, più rari, o di contributi per specifiche forme di finanziamento agevolato, un po’ più frequenti.

In ogni caso è utile monitorare costantemente le rete alla ricerca di questi tipi di opportunità emesse in genere dietro pubblicazione di specifici bandi.

In questo articolo parliamo del fotovoltaico e contributi per il finanziamento agevolato.

Il fotovoltaico è un buon investimento in rapporto al rischio che prevede: si tratta infatti di un investimento a buon rendimento e basso rischio. Che si parli di piccoli impianti o che si parli di grandi impianti fotovoltaici, l’investimento per essere remunerativo ha bisogno di una certa “liquidità” iniziale da usare per la realizzazione dell’impianto.

Finchè si parla di piccoli impianti il problema non si pone, vista la consistente riduzione dei prezzi degli ultimi anni. Per gli impianti fotovoltaici di una certa rilevanza, invece, il costo di un finanziamento può rappresentare un problema che fa allungare non poco i tempi di rientro dall’investimento.

Indebitarsi con elevati tassi di interesse per poter realizzare il proprio impianto fotovoltaico rischia di far diventare l’investimento meno remunerativo di quanto potrebbe esserlo. Per questo motivo, se si presentano opportunità di contributi pubblici per il finanziamento di un impianto fotovoltaico, è importante cogliere “al volo” l’opportunità. E’ importante quindi rimanere costantemente aggiornati.

fotovoltaico contributi

Per chi vuole installare un impianto fotovoltaico, la gran parte dei contributi, che siano a fondo perso o per finanziamenti agevolati,  si presentano per lo più sotto forma di specifici bandi, pubblicazioni ad hoc, per lo più di erogazione regionale, e in genere sono rivolti ad aziende, Comuni, enti o associazioni. Spesse volte sono rivolti anche a privati cittadini.

Se ci sono gli incentivi, inoltre, a volte possono essere cumulabili, anche solo per una parte, agli incentivi o ad altri tipi di agevolazioni (ed esempio le detrazioni fiscali).

I contributi pubblici al fotovoltaico ed i bandi di volta in volta pubblicati, comunque, devono sempre indicare in maniera dettagliata i requisiti, i destinatari, i criteri di accesso, i criteri di priorità, le modalità di erogazione, i termini temporali, ecc…

Ecco un esempio.

 

Contributi per finanziamento fotovoltaico da un fondo di garanzia gestito dalla Regione Toscana

Si tratta di un fondo di garanzia di ben 3 milioni di euro messo a disposizione dalla giunta regionale toscana per finanziare non solo il fotovoltaico, ma anche altri impianti da fonti rinnovabili e interventi per l’efficienza energetica.

A breve in Toscana sarà possibile accedere a prestiti da parte di chi realizzerà interventi di riqualificazione energetica o installerà impianti di energia da fonti rinnovabili. Per l’accesso ai contributi potranno fare richiesta le piccole e medie imprese,  gli enti locali, le aziende sanitarie, le associazioni ed anche i privati cittadini.

I contributi, finanziamenti agevolati, saranno di durata compresa tra i 5 ed i 25 anni ed avranno un importo massimo di 500 mila euro.

Come detto i contributi di finanziamento non sono rivolti al solo fotovoltaico, ma ad una serie di altri interventi di efficientamento energetico. Per ciò che concerne il fotovoltaico, però, il progetto dovrà essere di “pregio ambientale” (sostanzialmente: non realizzato su terreno agricolo) e compreso tra 1 e 100 Kw di potenza.

Per ulteriori informazioni per accedere a questi contributi di finanziamento: FidiToscana.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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