FV da 3 KW | FV da 10 KW | |
---|---|---|
Costo Impianto FV | 6.000 € | 18.000 € |
Costo FV detraibile 50% da IRPEF | 3.000 € | 9.000 € |
Reddito Annuo del Contribuente | 25.000 €/anno | 25.000 €/anno |
Aliquota IRPEF da pagare | 27% | 27% |
Importo IRPEF Teorico da pagare | 6.750 €/anno | 6.750 €/anno |
Sconto fiscale per FV (ogni anno per 10 anni) |
300 €/anno per 10 anni | 900 €/anno per 10 anni |
Importo IRPEF Effettivo da pagare (ogni anno per 10 anni) |
6.450 €/anno | 5.850 €/anno |
Gli impianti fotovoltaici realizzati sul tetto di casa, al pari di qualsiasi altra ristrutturazione edilizia, beneficiano di un’interessante agevolazione: le detrazioni fiscali del 50%. La detrazione spetta non solo per moduli e inverter, ma anche per l’eventuale sistema di accumulo installato insieme all’impianto.
Cioè: lo Stato, anzichè darti gli incentivi su tutta l’energia prodotta (come era con le vecchie tariffe incentivanti), ti dà la possibilità, “a conti fatti”, di dimezzare i costi dell’installazione “restituendo” a chi mette il fotovoltaico la metà delle spese sostenute. Attenzione però: la restituzione non avviene con bonifico o con liquidazione monetaria. La restituzione avviene sotto forma, e per mezzo, di sgravi fiscali ripartiti sui 10 anni successivi all’anno di installazione dell’impianto.
Il meccanismo della sgravio fiscale, o meglio: della “detrazione fiscale”, sembra complesso da capire per i non addetti ai lavori, ma in realtà è tutt’altro che difficile capirlo a fondo per poterlo sfruttare a proprio beneficio.
In questo articolo vediamo come funziona la detrazione fiscale per il fotovoltaico installato in ambito domestico-residenziale. Si: in “ambito domestico-residenziale” perchè questo tipo di agevolazione riguarda soltanto le persone fisiche (o condomini o soci di cooperative) contributori Irpef. Niente sgravi di questo tipo, quindi, per il fotovoltaico messo da aziende, società o attività commerciali. Per le aziende c’è la possibilità, dal 2016, di sfruttare il super ammortamento del 140% nel caso in cui l’impianto sia qualificato come bene “mobile”. Una nota dell’agenzia delle entrate aveva chiarito la questione: praticamente gran parte delle aziende possono beneficare del superammortamento del 140% sull’installazione del proprio impianto fotovoltaico. Il super ammortamento riguarda gli impianti fotovoltaici qualificati come beni “mobili” (che hanno coefficiente di ammortamento ordinario del 9%) mentre quelli assimilati agli immobili ne saranno esclusi (avendo coefficiente di ammortamento del 4%, inferiore alla soglia del 6,5%). Per approfondire sul super ammortamento: circolare Agenzia Entrate n. 4/E 30/03/2017.
Chi installa un impianto fotovoltaico, dunque, può usufruire delle detrazioni fiscali IRPEF per recuperare il 50% delle spese sostenute per la realizzazione dell’impianto. Lo sgravio fiscale pari al 50% delle spese rimane in vigore, a seguito di una ulteriore proroga, fino al 31 dicembre 2018.
Dopo questa scadenza la detrazione non scomparirà, ma potrebbe tornare ad essere del 36% come era prima quella riservata alle ristrutturazioni ed ai recuperi edilizi in ambito domestico.
La detrazione fiscale del 50% non è da confondere con quella del 65%
Queste detrazioni del 50%, che sono volte a sostenere le ristrutturazioni ed il fotovoltaico domestico, non sono da confondersi con le detrazioni fiscali del 65% (ex 55%) per il risparmio energetico. Queste del 65% valgono per gli impianti solari termici (no fotovoltaici) per la produzione di acqua calda e per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici (isolamenti, coibentazioni, serramenti, infissi, caldaie, pompe di calore, pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, ecc…).
In questo caso chi effettua i lavori per il risparmio energetico, dopo aver comprovato i lavori con una certificazione energetica, ha la possibilità di recuperare in 10 anni ben il 65% dei costi sostenuti, fino ad un massimo di 100 mila euro.
Dal 2016 anche gli interventi di Domotica beneficiano degli sgravi fiscali al 65 percento.
Come funzionano le detrazioni fiscali per impianti fotovoltaici
Vediamo come funziona nei dettagli il meccanismo di questo interessante sgravio fiscale.
Le detrazioni fiscali IRPEF previste per gli impianti fotovoltaici rientrano nel regime di detrazioni più generale previsto per tutti i “lavori di ristrutturazione e recupero edilizio”. Il fotovoltaico rientra tra le tipologie di interventi riconosciuti validi ai fini delle detrazioni fiscali 50 per cento IRPEF.
Per intenderci: le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie, non ci sono da quest’anno. Ci sono da molto più tempo: si tratta delle detrazioni che fino a qualche anno fa molti conoscevano come “detrazioni del 36% per il recupero edilizio”. Dal 2013 la quote detraibile è passata dal 36% al 50% ed ogni anno è stata oggetto di proroga, fino all’anno in corso.
Quali sono le certezze in tema di sgravi fiscali e fotovoltaico?
Sono quattro:
1) le detrazioni al 50% possono riguardare anche le realizzazioni degli impianti fotovoltaici domestici fino a 20 kW di potenza;
2) lo sgravio vale anche per chi installa i sistemi di accumulo su case già esistenti (si tratta, infatti, di interventi di efficientamento o ristrutturazione);
3) lo sgravio vale anche per gli impianti fotovoltaici nei condomini. In questo caso costi e benefici vengono ripartiti in millesimi, in base alla quote di proprietà dei condòmini. Questo nel caso in cui si tratta di impianti al servizio di utenze comuni;
4) per gli immobili a prevalente uso abitativo al beneficio delle detrazioni fiscali Irpef si aggiunge il beneficio dell’IVA agevolata al 10% anzichè al 22%.
Quindi, tutti coloro che hanno intenzione di realizzare un impianto fotovoltaico entro il 31 dicembre 2018, oltre a pagare l’IVA al 10% (come di consueto), possono detrarre dalle imposte IRPEF il 50% dei costi di realizzazione per i prossimi 10 anni, fino ad un massimo di 96.000 euro di spesa, inclusi altri eventuali lavori di ristrutturazione. La soglia dei 96mila euro è dunque il massimale detraibile.
Se si considera il solo fotovoltaico con o senza un sistema di accumulo a batterie, il massimale è più che sufficiente ad inglobare i costi di realizzazione di un impianto. Considerando il fatto che, in ogni caso, le detrazione è fruibile per tutti gli impianti fotovoltaici che non superano i 20 kw di potenza. Tutti gli impianti sopra ai 20 kw, infatti, vengono in genere considerati al pari di “attività commerciali”. Per questo i medi e grandi impianti non possono accedere a questo tipo di sgravio Irpef, riservato, come detto, ai soli impianti realizzati al servizio di casa o di piccole attività individuali (installati su edifici ad “uso promiscuo”).
In ogni caso la detrazione non viene fruita “tutta e subito”, ma viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Come funziona il meccanismo delle detrazioni fiscali: 2 esempi
Esempio1: impianto famigliare
Per il classico impianto fotovoltaico domestico da 4 Kw che oggi arriva a costare 6.000 euro “chiavi in mano” + IVA al 10% (prezzi trovati in rete), si può recuperare annualmente dalle dichiarazioni dei redditi dei prossimi 10 anni, 330 euro. Cioè: la restituzione di 3.300 euro (il 50% di 6mila euro+iva) in 10 anni. La “restituzione” di questo importo avviene tramite detrazione fiscale Irpef: una sorta di sconto sulle tasse degli anni successivi.
La detrazione si applica in riferimento all’intera fattura, comprensiva di Iva.
Esempio2: impianto condominiale
Ipotizziamo di realizzare un impianto fotovoltaico condominiale con una spesa totale di 30.000 euro inclusa IVA al 10% (l’impianto sarà di circa 15-20 Kw di potenza, circa 150-200 metri quadrati di superficie e produzione pari a circa 20-25mila kwh/anno).
Il condominio può recuperare col meccanismo delle detrazioni fiscali Irpef 15mila euro in 10 anni. Quindi potrà beneficiare complessivamente di 1.500 euro/anno di detrazioni fiscali. Queste 1.500 euro l’anno saranno poi suddivise tra i condòmini in ulteriori quote millesimali, con gli stessi criteri delle normali spese condominiali.
Ovviamente il requisito fondamentale per beneficiare del vantaggio fiscale è avere un reddito sufficiente “a coprire” tali detrazioni: se un anno devo pagare 1.200 euro di Irpef, ed ho diritto a detrarre 1.500 euro, la differenza di 300 euro non può essere messa a credito. Su queste 300 euro residuali perdo quindi il beneficio della detrazione. Per usare un termine più “tecnico”: chi usufruisce delle detrazioni fiscali deve avere sufficiente “capienza di reddito”.
Per usare parole più semplici: per beneficiare delle detrazioni fiscali per un piccolo impianto fotovoltaico devo avere un minimo di reddito imponibile Irpef.
Chi può accedere alle detrazioni IRPEF del 50%
Possono accedere alla detrazione non solo i proprietari degli immobili sui quali vengono realizzati gli impianti, ma anche gli inquilini o i comodatari. La regola generale è: “chi paga, detrae”. Nello specifico:
- il proprietario o il nudo proprietario
- il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
- l’inquilino o il comodatario
- i soci di cooperative divise e indivise
- i soci delle società semplici
- gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.
Le aziende possono sfruttare le detrazioni fiscali per mettere il fotovoltaico sul tetto?
No. Aziende, società, attività commerciali non beneficiano di questo tipo di sgravio fiscale per ristrutturazioni e fotovoltaico, ma hanno accesso al super ammortamento al 140%. Alle aziende, oggi, conviene mettere il fotovoltaico sfruttando ‘in proprio’ gran parte della produzione di energia per il proprio fabbisogno. Cioè: alle aziende conviene mettere il fotovoltaico nella misura in cui riescono a tagliare in maniera decisiva le bollette elettriche.
Le aziende possono portare il fotovoltaico, se qualificato come bene “mobile”, in ammortamento come bene strumentale all’attività. La gran parte degli impianti aziendali sono qualificati come “beni mobili” e assimilati a beni strumentali all’attività. Dal 2016 le aziende hanno la possibilità di sfruttare il super-ammortamento al 140% inserendo il fotovoltaico tra le spese aziendali deducibili (attenzione: “deduzione” è diverso da “detrazione”).
L’impianto, però, deve essere qualificato come bene “mobile” e non bene immobile. Per sapere quando un impianto sia considerato “bene mobile” o “bene immobile” si fa riferimento alla circolare 36/E (del 19 dicembre 2013) dell’Agenzia Entrate. Semplificando molto possiamo dire che solo gli impianti molto grandi, sopra le diverse centinaia di kWp di potenza, sono considerati beni immobili. Tutti gli altri sono “beni mobili” e beneficiano, quindi, del super-ammortamento.
Cosa fare per richiedere la detrazione fiscale
Per fortuna, negli ultimi anni le procedure burocratiche per richiedere le detrazioni sono state notevolmente semplificate e ridotte.
Per richiedere l’agevolazione fiscale bisogna:
- Inviare all’Asl, solo per i casi previsti dalla normativa, l’apposita comunicazione di effettuazione lavori. Per sapere come comportarsi a riguardo rivolgersi all’ufficio tecnico del comune di realizzazione dell’impianto fotovoltaico. Nella gran parte dei casi questa comunicazione non è necessaria.
- Pagare i lavori tramite bonifico bancario o postale in cui devono figurare:
– la causale specifica del pagamento, che fa riferimento al decreto legge relativo alle detrazioni fiscali (vedi sotto),
– i dati fiscali del pagante e del ricevente (cioè: l’impresa che effettua i lavori). Nello specifico devono essere indicati: il codice fiscale di chi paga l’impianto fotovoltaico e la partita IVA dell’impresa che effettua i lavori. - Indicare nella dichiarazione dei redditi, oltre a tutti i dati solitamente richiesti, i dati catastali dell’immobile su cui viene realizzato l’impianto fotovoltaico e altra documentazione specifica indicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
In ogni caso maggiori ragguagli sulle modalità di pagamento con bonifico sono reperibili presso gli istituti bancari, molti dei quali hanno moduli già predisposti.
La causale da indicare nel bonifico
Per fruire della detrazione, come detto, i pagamenti tramite bonifico bancario o postale devono contenere una specifica causale. Questa causale deve contenere il riferimento all’articolo 16-bis del Dpr 917/1986. Ecco un esempio di causale:
Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986.
Pagamento fattura n._____ del _________ a favore di _________________
partita Iva n. __________________
Beneficiario della detrazione _______________ codice fiscale _______________________
Per successivi eventuali controlli da parte dell’agenzia delle entrate, inoltre, bisogna conservare:
- l’eventuale comunicazione fatta all’Asl,
- la domanda di accatastamento (se la casa non è ancora censita al catasto),
- ricevute di pagamento dell’IMU, se dovuta,
- se si tratta di condominio: delibera di approvazione lavori dell’assemblea di condominio e relativa tabella millesimale di ripartizione delle spese,
- dichiarazione del proprietario per il consenso ai lavori,
- le autorizzazioni comunali richieste in fase di inizio lavori,
La ritenuta 8% sui bonifici
Quando viene fatto il bonifico bancario o postale l’istituto di credito trattiene l’8%. Questa quota è una “ritenuta a titolo di acconto” dell’imposta sul reddito dell’impresa che installa l’impianto. In altre parole: l’azienda installatrice riceve l’8% in meno della quota pattuita. Questo 8% è di fatto un acconto sulle imposte che dovrà pagare in sede di dichiarazione dei redditi.
Se la casa e l’impianto fotovoltaico vengono venduti prima del tempo, che fine fa la detrazione?
Se la casa sulla quale è installato l’impianto fotovoltaico viene venduta prima che sia trascorso l’intero periodo per fruire della detrazione fiscale, questa viene di norma trasferita al nuovo proprietario, se si tratta di persona fisica. Questo avviene, come indicato dall’agenzia, “salvo diverso accordo tra le parti”.
In altre parole, chi vende casa ha la possibilità di scegliere se continuare ad usufruire degli anni di detrazioni residue o se trasferire tale diritto al nuovo proprietario (che deve essere, ricordiamolo, una persona fisica, non un’azienda o un’ente commerciale).
Se in sede di compravendita non viene specificato nulla in merito, il beneficio della detrazione viene automaticamente trasferito all’acquirente.
Lo stesso principio viene applicato in caso di decesso del proprietario. In questo caso la detrazione per gli anni rimanenti viene fruita da uno o più eredi.
Un ultimo caso che può essere frequente è quello in cui un inquilino, che paga l’affitto, paghi l’installazione dell’impianto e beneficia dello sgravio fiscale.
In questo caso, se dovesse trasferirsi “prima del tempo”, cioè prima dei dieci anni spettanti di detrazione fiscale, continuerà in ogni caso a beneficiare dello sgravio fino al termine dei 10 anni, anche in caso di cambio di residenza.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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buongiorno
Ho acquistato una casa in via di finitura e da capitolato mi verranno istallati 6 pannelli pari ad una potenza di circa 1,25kw io vorrei portarli già almeno a 4kw ma mi hanno detto che se li istallo ora non ho diritto alla detrazione devo aspettare di essere entrato in casa ed in un secondo momento aggiungere altri pannelli vi chiedo se e vero o meno.
grazie mauro
Si in effetti le detrazioni fiscali 50% sono per i soli interventi di ristrutturazione.
Il fotovoltaico, per qualche strana assurda ragione, rientra come “ristrutturazione”, al pari di tutti gli altri interventi di ristrutturazione detraibili.
Il fotovoltaico sui nuovi edifici non è detraibile, ma puoi metterlo in seguito e farlo come “ristrutturazione”.
Non si capisce per quale assurdo motivo il fotov. su case nuove non debba essere agevolato fiscalmente, mentre il fv su case vecchie, sì.
Grazie mille faro cosi.
Sono titolare di un’azienda agricola. Vorrei installare un impianto fotovoltaico da 6 kw, al servizio dell’abitazione, sul tetto di un capannone attiguo all’abitazione.
Chiedo se ho diritto al recupero fiscale del 50%.
Se è al servizio dell’abitazione puoi beneficiare. A memoria, non mi ricordo sia scritto da qualche parte che l’impianto deve essere sull’abitazione stessa, ma solo che sia “posto al servizio diretto” dell’abitazione e installato per “far fronte al fabbisogno dell’abitazione stessa”.
Verifica comunque con l’AAEE
Se l’immobile non è catastalmente identificato come abitazione (es: A/3-A/7, ecc) o annesso (es: C/6 box auto), non è possibile sfruttare la detrazione per ristrutturazione, perchè si sta installando l’impianto su una particella ad uso diverso (es: D/10) rispetto all’abitazione.
saluti
ciao alessandro,
io dovevo installare un impianto fv da 10 kw con accumulo su un abitazione oggetto di ristrutturazione edilizia, se l’importo dei lavori supera già i 96000 euro, non ho diritto alla detrazione fiscale per l’acquisto dell’impianto fotovolatico?
le detrazioni fiscali 50% sono per gli interventi di ristrutturazione, tra questi figura il fotovoltaico. Il massimale di 96mila comprende anche il fotovoltaico.
quindi non ho diritto alla detrazione
grazie
buona giornata
Buongiorno,
devo installare un pannello fotovoltaico nell’abitazione di proprietà di mia moglie dove comunque abbiamo la residenza: posso detrarre io come marito l’intero importo?
Inoltre il pannello lo applico io acquistandolo da una ditta specializzata con regolare fattura: ho diritto a detrazioni fiscali del 50%? Che documentazione devo allegare e tenere agli atti?
Grazie
Si come marito puoi detrarre l’intero importo.
Devi avere la fattura come ristrutturazione e devi tenere le ricevute dei bonifici. Senti comunque un commercialista o un caf.
Buongiorno,
Ho bisogno di un chiarimento: l’azienda dove lavoro è una officina di revisioni autoveicoli. Siamo in affitto in un capannone. Saremmo interessati ad un impianto Ftv a servizio della nostra attività.
Per usufruire del superammortamento 2016 i lavori devono essere fatti da noi o dalla società immobilare proprietaria?
grazie
Per usufruire del superammortamento dovete verificare prima che l’impianto sia classificato come “bene mobile” (non deve incrementare di oltre il 15% al rendita catastale dell’immobile). La materia è un poco complessa ed alcuni criteri sono stati aggiornati anche con l’ultima legge di stabilità.
mi pare difficile da dimostrare ma grazie della indicazione.
oggi un tecnico della immobilare ha rilevato amianto… quindi hanno intenzione fare la rimozione… se si riuscisse ad abbinare anche il FTV !!
Chi decide ha detto chiaramente che il problema sono gli sgravi fiscali. Per l’amianto ci sono, mentre per il FTV no perchè chi svolge l’attività (noi) è diverso da chi è proprietario dell’immobile
credevo fosse tutto più semplice… :(
Ad ogni modo vorrei proprio trovare una soluzione : e se si facesse il FTV come ristrutturazione dell’immobile?
grazie in anticipo a chiunque abbia un suggerimento
Giacomo
La ristrutturazione è detraibile al 50% solo se su edificio residenziale/abitativo o condominio.
In alternativa alla detrazione fiscale, ci sono i TEE (certificati bianchi), per impianti FTV fino a 20 kW semprechè non sia installato su un capannone/attività industriale.
saluti
Buonasera,
a breve costruirò una nuova casa e come da legge dovrò installare l’impianto fotovoltaico. Come potrei fare per poter usufruire delle detrazioni fiscali?
Saluti
Le detrazioni sono fruibili da chi ristruttura casa, non da chi acquista casa.
Tra le ristrutturazioni rientra, nel contesto di questa normativa, anche il fotovoltaico.
Quindi: se hai già una casa e metti i pannelli puoi usufruire dello sgravio.
Se invece acquisti una casa e in concomitanza all’acquisto metti i pannelli fotovoltaici, non avresti diritto alle detrazioni.
Forse conviene prima acquistare casa e poi, con calma, mettere l’impianto fv.
Vi ringrazio molto
Metti il minimo indispensabile per obbligo di legge per le nuove abitazioni. Poi, una volta chiuso il permesso di costruire, apri una pratica di ristrutturazione per impianto FTV e aggiungi il “grosso” dei pannelli…
saluti
Alessandro ho istallato un impianto fotovoltaico a dicembre 2015 da come mi hanno detto non posso portarlo in detrazione perchè vado a beneficiare degli incentivi statali è vero?
si gli incentivi sono alternativi alle detrazioni. Ma a dicembre 2015 di quali incentivi statali hai usufruito?
Buongiorno, chiedevo se le associazioni Onlus religiose, tipo parrocchie, convento di suore con partita Iva o con codice fiscale, possono usufruire di agevolazioni fiscali, per l’installazione di Impianti fotovoltaici per soli fini di risparmio in bolletta, o se ci sia qualche altra opportunità di recuperare in parte le spese d’installazione.
Grazie
Se dal punto di vista fiscale non c’è attività economica e l’immobile non è un “bene strumentale all’attività”, non ci dovrebbero essere problemi. E’ buona cosa chiedere comunque ad un commercialista/caaf o meglio all’agenzia del territorio.
Solo certificati bianchi, non detrazioni fiscali (perchè non è un immobile residenziale e probabilmente c’è p.iva).
saluti
salve, una domanda.
se eseguo lavori di schermature solari, con diritto a detrazioni del 65% per il risparmio energetico, su una pertinenza cat.C/6 dell’abitazione principale, al momento dell’invio della pratica energetica devo indicare i mq. dell’abitazione principale o quelli della pertinenza?
grazie,
cordiali saluti.
salve, sto facendo una ristrutturazione al 50%, la spesa per gli impianti fotovoltaici può essere portata in detrazione al 65% o sempre al 50%??
se al 50%, la spesa totale tra ristrutturazione e fotovoltaico devono rientrare nel tetto massimo dei 96.000 euro??
grazie
Il fotovoltaico è detraibile al 50% e rientra, insieme alle ristrutturazioni, nel massimale dei 96 mila euro.
Salve, mi sono rivolto ad una azienda per un preventivo per installare un impianto fotovoltaico domestico, e nell’occasione dovrei fare anche il rifacimento del tetto poichè in eternit, mi hanno detto che posso detrarre l’intera somma di tutti i lavori al 65% con la legge ecobonus. Vi risulta sia così?
il fotovoltaico è detraibile al 50 per cento in 10 anni.
Anche il rifacimento del tetto è detraibile al 50% in 10 anni.
Le detrazioni garantiscono un massimale di spesa di massimo 96mila euro.
Le detrazioni 65% sono invece per interventi energetici tipo: isolamento edificio, rifacimento serramenti, sostituzione caldaia, impianti termici nuovi, ecc.. Questi interventi hanno un massimale a parte e sono cumulabili con le detrazioni al 50%.
Vorrei sapere la dicitura esatta da scrivere sul bonifico per quanto riguarda le detrazioni fiscali del 50% nell’acquisto di un impianto F.V. nel 2016
ora non ricordo, comunque la banca dovrebbe avere i moduli pre-compilati per ristrutturazioni 50%
Salve,
avrei bisogno dei seguenti chiarimenti, in particolare riguardanti la detrazione fiscale del 50% delle spese di investimento:
1- Nell’ipotesi che l’impianto venga installato su un’abitazione di proprietà di marito e moglie, dove entrambi sono residenti, la detrazione fiscale del 50% spetta ad entrambi proporzionalmente al reddito? Nel senso, se un anno la moglie dichiara zero, la detrazione la “scarica” tutta il marito o la parte della moglie è persa?
2- L’impianto va installato da chi è l’intestatario della fornitura ENEL? Nel senso, se l’attuale fornitura è intestata al marito può l’impianto fotovoltaico essere intestato a moglie e marito, così che entrambi possano usufruire della detrazione fiscale del 50%?
3- vorrei sapere se per la detrazione fiscale del 50% delle spese per l’installazione del fotovoltaico bisogna che chi ne fa richiesta sia residente nell’abitazione sulla quale viene installato od è sufficiente che abbia il domicilio?
1- in linea generale chi paga può beneficiare della detrazione (a prescindere dal fatto che sia proprietario o residente). Nel caso di marito/moglie (citazione dall’agenzia entrate):
2- per fruire della scambio sul posto l’intestatario del contratto col gse deve essere lo stesso del contratto di fornitura elettrica.
3- la residenza non è necessaria, è sufficiente il domicilio, e non è necessario essere proprietario della casa.
Buonasera,vorrei risolvere un dubbio.Ho una casa di proprietà,nuova ma senza scuri “balconi”.La mia domanda è,se installo gli scuri entro nella detrazione 65% come schermature solari?Grazie
Buongiorno,
vorrei installare personalmente un impianto fotovoltaico con accumulo (off grid) a casa mia.
Si beneficia della detraibilità anche per l’acquisto dei materiali?
Se l’acquisto viene fatto in un paese dell’eurozona (quindi con IVA diversa dal’Italia, in questo caso più alta) pagando con bonifico e compilando correttamente la fattura posso usufruire della detrazione?
Grazie
Andrea
La detrazione è fruibile anche per il solo acquisto dei materiali, però non so se vale anche per forniture provenienti da EU.
Salve, sto per realizzare lo stesso tipo di impianto, mi conferma che la detrazione viene applicata anche al solo acquisto dei componenti? Con installazione fai da te. Grazie
Salve, siccome sono in fase di ristrutturazione della mia prima casa (di fine anni 70) in cui ho già la residenza, volevo sapere quali sono i documenti richiesti per vendere l’energia fotovoltaica in più ad enel ?
Perchè ad oggi ancora non ho la dichiarazione di abitabilità e la dovrei chiedere in seguito a fine lavori, quindi ciò mi potrebbe penalizzare ?
Quello che tu chiami “vender l’energia fotovoltaica in più ad enel” è lo scambio sul posto.
L’instanza per attivare il servizio di scambio sul posto col Gse va fatta ad impianto terminato e collaudato.
Si fa tutto online tramite il sito del gse, devi creare un tuo account. Li è indicato come procedere.
Ciao io ho istallato un fotovoltaico 4kw nel 2015 facendo i bonifici ho sbagliato la causale, nel 2017 la ditta mi rifà una nota di credito della fattura precedente e mi dice di rifargli tutti i bonifici e man mano mi restituisce la somma che gli mando , tornando al discorso detrazioni posso avviare la pratica dopo 2 anni della messa in servizio dell’impianto? Avrò diritto alle detrazioni fiscali del 50%? Grazie
Quello che conta, in teoria, è la data dei bonifici e delle fatture, che devono essere corrispondenti all’anno per il quale si chiede la detrazione. Comunque una richiesta formale all’agenzia delle entrate la farei, nel caso vengano fatti dei controlli.
Grazie
Io ho usato il detrazione per ristrutturazioni edilizia di 96000 euro l’anno scorso per costruzione del box auto, credo che quindi non posso ancora usufruire della detrazione con il recupero irpef per quanto riguarda il fotovoltaico, oppure sbaglio?
Non mi risulta ci sia un limite annuale, se non quello del massimale di 96 mila euro, anche per il 2017 o per la prosecuzione di lavori iniziati in anni precedenti. Le detrazioni sono prorogate di anno in anno. Se si tratta di un intervento diverso dal precedente non ci dovrebbero essere limitazioni (io comunque un telefonata a agenzia entrate la farei).
Buongiorno. Nel 2012-2013 ho proceduto ad una ristrutturazione generale della casa intestata a mia moglie che ha comportato una serie di interventi per un recupero massimo per ristrutturazione edilizia di 96.000 euro. Recupero Irpef al 50% già in atto da 3 anni. Ovviamente ho effettuato anche lavori rientranti nel recupero energetico (55% e 65%) come ad esempio l’installazione di pannelli solari x acqua calda.
La pratica ufficiale di chiusura di questi lavori è avvenuta nel dicembre 2013.
Domanda: volendo installare dei pannelli fotovoltaici per produzione di 6 Kw (costo ipotizzato intorno ai 9.000) posso aprire una nuova e specifica pratica in comune con possibilità di ulteriore recupero irpef? Anche se in anni precedenti ho raggiunto il tetto max per ristrutturazione di euro 96.000? Possono queste essere considerate due pratiche “autonome”?
Grazie per la gentile risposta.
Buongiorno, nel mese di dicembre 2013, ho installato un impianto fotovoltaico da 6 kw. L’Agenzia delle Entrate quest’anno ha verificato il mio 730 2014 redditi 2013, contestandomi di fatto che questo tipo d’intervento si configura come ristrutturazione edilizia quindi con detrazione al 36% e non al 50% come da me richiesto, pertanto mi chiede la restituzione della differenza più la sanzione e gli interessi, sia per il 2013 e successivamente 2014 e 2015.
Premetto che tutta la prassi è stata rispettata, tranne la comunicazione all’Enea quest’ultima richiestami dal funzionario, e da me sconosciuta per questa prassi.
Secondo qualcuno di voi, sicuramente con più esperienza in materia, è giusto il comportamento dell’Agenzia delle Entrate?, o se non è giusto sapreste cortesemente indicarmi la via giusta per far valere le mie ragioni?
Vi ringrazio anticipatamente per la Vs. cortese risposta.
La detrazione per il fotovoltaico rientra nella “tipologia” ristrutturazioni (non sono due tipi di detraz diversi).
Inizialmente era al 36%, poi è passata al 50% (sia per ristrutturazioni che per fotov.). Questo 50% si è prorogato di anno in anno, fino ad oggi.
Ora non ricordo qual è stato il primo anno in cui la detrazione è passata dal 36 al 50% (forse 2014?). Potrebbe essere che nel 2013 la detrazione era ancora al 36%? E quindi la spesa per l’impianto (con bonifico nel 2013) è detraibile solo al 36%?
In ogni caso l’impianto fv e le ristrutturazioni sono detraibili con la stessa aliquota, forse il tuo è “solo” un problema di data.
Nel 2013 la detrazione era già del 50% e la pratica ENEA NON HA NIENTE A CHE VEDERE CON IL FOTOVOLTAICO!!!
Che incompetenti!
saluti
Ciao Ligabue 82
La tua precisazione mi risolleva il morale, ma non più di tanto.
In famiglia abbiamo 2 impianti FV (7,92 e 9,6kWp) pagati in varie tranches da Aprile a Luglio 2013 e che, nel loro insieme, da finiti e funzionanti sono costati 40.000€.
Purtroppo quando si viene presi nell’INGRANAGGIO non è facile trarsene fuori anche con il 110% di ragione.
Anche quando si riesce ad uscirne si è già stati abbondantemente “mazzuolati”.
Mi ritorna in mente un film con Alberto Sordi (nella parte di un geometra emigrato in Svezia e sposato con una svedese) che, ritornando in Italia con la famiglia per trascorrervi le vacanze, viene sbattuto in galera per un errore di identità. Dopo varie peripezie riesce ad essere rilasciato ma gli viene rinfacciato che la colpa dell’ accaduto è sua perché lui avrebbe dovuto dire…fare… e quindi la colpa non è dei Magistrati ma sua.
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/972de1004cb4440e8ce4adee74cdf8bd/GUIDA+Risp_Energetico.13.09.per.internet.pdf?MOD=AJPERES
a questo link la guida operativa per il 2013 dell’agenzia delle entrate. Dalla lettura sembrerebbe necessaria la comunicazione all’Enea. Mi trovo nella stessa situazione e mi hanno contestato l’omesso invio della suddetta comunicazione con conseguente storno delle detrazioni.
Grazie ad Alessandro F. e a Ligabue82, ora approfondisco le mie ricerche, poi con un supporto documentale riguardante la normativa (se qualcuno di voi può suggerirmi o fornirmi tale normativa gliene sarei grato), andrò a reclamare presso l’agenzia delle entrate.
Ancora grazie
Distinti Saluti
Carmelo
Buongiorno, qualcuno mi sa dire se la detrazione è prevista solo per pannelli installati in immobili ad uso abitativo e relative pertinenze o anche (come vorrei fare) a un gabbiotto che è privo di allaccio elettrico e non è a uso abitativo? grazie.
Buongiorno sto acquistando casa e sto portando il mio impianto fotovoltaico da 1,5 a 3 kw qualcosa sa se posso detrarre al 50% la differenza ? ( chiaramente la fattura del fotovoltaico sarà emessa dopo il rogito)
Grazie Stefano
Buongiorno, secondo me (e a “rigor di logica”), trattandosi di “ristrutturazione”/ampliamento le spese sono detraibili, visto che questo tipo di detrazione nasce proprio per gli interventi di ristrutturazioni edilizie e adeguamento impianti (solo successivamente è stato aggiunto il fotovoltaico).
In ogni caso per sicurezza, una richiesta all’agenzia del territorio la farei.
1,5 kWp è probabilmente l’obbligo minimo di legge. La differenza potrai portarla in detrazione a seguito di presentazione di una pratica comunale per ristrutturazione.
saluti
Qualcuno sa dirmi se acquistando personalmente materiale per la realizzazione di un impianto fotovoltaico e mi avvalersi di un installatore per il montaggio e collaudo è possibile beneficiare delle detrazioni fiscali per entrambe le fatture ? C’è un riferimento dell’agenzia delle entrate che lo disciplina? Grazie per l’aiuto
Non mi risulta ci sia dall’Agenzia nessun riferimento in merito. Per questo dovrebbero essere detraibili entrambe le fatture.
Ciao Titti
La risposta di Alessandro F. potrebbe essere anche valida. Tuttavia come dice anche lui (spesso) fare un giro presso l’Agenzia delle Entrate sarebbe utile e risolutivo.
Tuttavia, se acquisti i materiali direttamente, SICURISSIMAMENTE chi te li vende ti applicherà l’IVA al 22 (anziché al 10% come sarebbe se il tutto ti venisse fornito da chi ti vende l’Impianto “chiavi in mano”).
Inoltre,ho sentito dire da più parti che, non si potrebbero mettere nelle “Spese di realizzazione Impianto” le Fatture con Iva diversa dal 10% .
Quanto detto ha il solo scopo di spingerti a valutare meglio l’attuabilità e validità della tua scelta.
Salve, ho il seguente quesito:
Se installo un impianto fotovoltaico su una mia abitazione che figura come seconda casa in cui ad oggi nessuno figura come residente, ho diritto comunque alle detrazioni fiscali del 50%?
In caso di risposta negativa, cosa devo fare per avere le detrazioni? Affittare la casa? Oppure fare la residenza in questa seconda casa a qualche mio famigliare? Usufrutto? Altro?
Chi mi fa il 730 ha detto che potrei non avere le detrazioni se la casa non è abitata perché si potrebbe pensare che installo l’impianto solo a scopo di lucro….
PS: nella prima casa abbiamo già installato il fotovoltaico.
E poi il GSE mi accetta la convenzione dello scambio sul posto?
Grazie anticipatamente…
Daniele
Per le detrazioni fiscali non c’è nessun problema. Possono detrarre proprietari, affittuari o comodatari, a prescindere che la casa sia abitata o no. In sostanza, chi paga (l’impianto) detrae. A quanto mi risulta, non viene specificato da nessuna parte che la casa deve essere abitata.
Come seconda casa, invece, valuterei l’effettiva convenienza economica: avresti pochissimo autoconsumo e molte immissioni in rete che, con lo scambio sul posto, porterebbero ad un ritorno solo parziale dai costi dell’impianto.
Ciao Daniele
Mi accodo e confermo quanto già detto da Alessandro F.
Chi ti fa la dichiarazione dei redditi non è informato e, tecnicamente, ti ha detto una fesseria.
Comunque anche installare un FV su una casa non abitata non è che possa essere considerata una buona idea.
A ENEL e allo Stato va sicuramente bene perché non potrebbero guadagnarci di più.
Praticamente tutta la produzione annua del tuo FV finirà alla Rete.
Per ogni kWh lasciato alla Rete ti verrà riconosciuta (dal GSE) la iperbolica cifra di circa 0,040 €/kWh (così di fatto per l’anno 2016).
Quello che incasserai dovrai metterlo in Denuncia dei Redditi e dovrai pagarci sopra le tasse che competono alla tua Fascia di Reddito.
Facciamo il caso che tu spenda 6000€ per un piccolo impianto standard da 3,0 kWp con Scambio sul Posto (SSP).
Se ti trovi qui al Nord, ed esposto decentemente a Sud, potrai produrre 3,0 x 1200 = 3600 kWh/anno. Circa 100 kWh fai conto di perderli per i “servizi inverter ” di notte. Metterai e lascerai in Rete 3500 kWh.
Il GSE ti pagherà in totale 3500 x 0,04 = 140 €. Su questi pagherai l’IRPEF secondo il tuo scaglione di reddito : 0/15k=23% ; 15/28k=27% ; 28/55k=38% : 55/75k=41% : oltre 75k=43%.
Supponendo tu sia al 27% ti resteranno in tasca 140 x 0,73 = 102 €/a.
Per recuperare i 3000 € con lo sgravio IRPEF ci metterai 10 anni come da programma.
Per gli altri 3000 ti ci vorranno 3000 / 102 = 29,4 anni………
Però non hai considerato lo scambio sul posto, anche se, essendo seconda casa poco abitata, inciderà poco.
Sfruttando la SSP il “ritorno” non è di 0,04 €/kwh ma di più.
L’irpef poi la paghi solo sulle eccedenze immesse in rete, non sul contributo in conto scambio.
Dipende poi da quanto paghi l’impianto. Se lo paghi molto poco potrebbe convenire anche su una seconda casa, dipende.
Ciao Alessandro F.
Poiché Daniele si era espresso in modo da far presumere che la Casa sarebbe comunque frequentata talmente poco da non dire nemmeno di saltuarie presenze ho pensato utile rappresentargli la situazione PEGGIORE E REALE alla quale poteva andare incontro.
Comunque anche una presenza di 1 o 2 mesi all’anno con i relativi consumi e benefici dello SSP cambiano la situazione di pochissimo.
Non gli ho nemmeno fatto presente che gli impianti FV lasciati incontrollati per parecchio tempo possono “staccarsi” dalla Linea e, per diversi motivi e non essere sempre in grado di riconnettersi automaticamente.
Dunque si possono perdere facilmente anche parecchi mesi di produzione….
Grazie ad Alessandro e Gipi per le precise risposte e considerazioni.
Sto cercando di capire cosa è più conveniente fare.
La seconda casa sarà abitata con l’anno nuovo ed ecco che i consumi quotidiani aumenteranno e quindi un impianto fotovoltaico torna utile. L’impianto lo vorrei realizzare quest’anno (con la casa non abitata, nessuno ci ha la residenza) per usufruire della detrazione del 50% dal momento che ad oggi non si sa se nel 2018 le detrazioni saranno ancora del 50% o inferiori. Ecco perché ho chiesto se si ha diritto alle detrazioni in una seconda casa in cui nessuno vi ha la residenza e da quanto emerso ho capito che le detrazioni mi spettano comunque.
Per Gipi: abito al Nord. Il valore 1200 nei tuoi conti, cosa sta ad indicare?
Ciao Daniele
Il numero 1200 sono 1200 kWh/anno di Produzione (possibile/probabile) per ogni 1 kWp di pannelli installati.
Con 3 kWp di pannelli FV POTRESTI produrre 3600 kWh/anno (come già detto nella mia precedente risposta).
Questo dato vale qui al Nord, intorno al 45° parallelo e a livello di pianura / prima collina, a patto che nella zona non vi siano nebbie eccessive…….. Sul detto 45° parallelo comunque la situazione peggiore è nel Veneto e la migliore in Piemonte. Dato che tu non hai voluto dire la tua “posizione” non posso dirti di più.
Via via scendendo verso la Sicilia le cose migliorano e si può arrivare a l valore 1600.
E’ molto “produttiva” anche la Sardegna.
Per la detrazione del fotovoltaico serve fare comunicazione all’enea ?
no non mi risulta
No, solo per la detrazione del 65% per riqualificazione energetica. Il FTV non rientra in questa casistica.
saluti
Ciao,
sono in comodato d’uso presso la seconda casa dei miei genitori e mi sto accingendo ad iniziare i lavori di installazione di un impianto fotovoltaico.
Solo alla fine dei lavori la casa verrà intestata a me, tramite donazione (c’è di mezzo un discorso di frazionamento da fare a fine lavori).
Pensavo di fare fatture e bonifici a nome mio, in modo da usufruire personalmente delle detrazioni.
La mia domanda è: nel momento in cui passerò da comodatario e proprietario, cambierà qualcosa dal punto di vista delle detrazioni?
Mi viene il dubbio perché leggo nell’interessantissimo articolo che all’atto della vendita (nel mio caso donazione) viene “trasferita” la possibilità di detrarre. Solo che le detrazioni non le farà mio papà (venditore) ma io (comodatario e, successivamente, proprietario).
Forse mi sto facendo delle paranoie e basta, ma non vorrei rischiare di dover rinunciare alle detrazioni per una sciocchezza..
Secondo me non ci dovrebbero essere problemi. Prova comunque a sentire l’agenzia entrate per avere maggiore sicurezza.
Non ci sono problemi. Sei sempre tu che detrai perchè paghi e perchè hai un diritto su quell’immobile (prima comodatario e poi proprietario). Il FTV viene intestato al titolare del contatore Enel, quindi spero che sia già tu, altrimenti devi volturare. Stessa cosa per GSE Scambio sul Posto.
A disposizione per le pratiche…
saluti
Ciao e grazie per le risposte.
Al momento non c’è nessun contatore enel, nel senso che l’appartamento è allacciato all’azienda agricola di mio padre.
Al termine dei lavori e del frazionamento, ogni appartamento avrà il suo contatore.
Il mio sarà intestato a me, quindi direi che posso stare tranquillo..
Grazie di nuovo, mi avete tolto una preoccupazione in questo marasma di carte e scartoffie!
Ciao di nuovo,
sono stato all’agenzia delle entrate e confermo che è tutto fattibile in quando nel periodo durante i lavori sarò il comodatario.
Grazie,
Simone
perfetto! Grazie per il riscontro.
Scusate, un’ultima precisazione.
Secondo voi come mai la mia banca nel bonifico on line preimpostato per ristrutturazione edilizia mette “Ex art.16-bis DPR 917/86 e succ. modif.”? “Ex”?
“ex” è latino e nel linguaggio giuridico sta ad indicare “per legge” “a norma di legge”
Quanta ignoranza… Scusate e grazie!!
Ciao Simone
Quando hai degli interrogativi su qualcosa (qualsiasi cosa) ti consiglio di vedere per prima cosa su “Wikipedia”
Vedi : https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia_in_italiano
Poi, se non trovi, passa a qualche Enciclopedia o Dizionario (secondo i casi) sempre sul Web.
Dalla ricerca “EX”, su Wikipedia, compare :
Ex – in latino significa “fuori di”. Si trova spesso come primo elemento di locuzioni latine quali ad esempio ex aequo, ex libris, ex voto
Ex – in italiano si usa per indicare uno stato o una carica ricoperta in precedenza da una persona, ad esempio ex-ministro, ex-allenatore ecc.
Ex – in diritto indica la fonte normativa di un’affermazione: ad esempio, …l’imputato è stato condannato ex art. 8 della legge…
La mia personalissima opinione è che moltissime cose potrebbero andare molto meglio per tutti se “si scrivesse come si mangia”.
Molti di coloro che “scrivono difficile” (Greco, Latino, Inglese, Francese, Tedesco fortunatamente pochissimo altrimenti la nostra rovina sarebbe totale) mangiano moltissimo…..
Presumibilmente continuano a scrivere così perché si sentono di appartenere ad una Classe Superiore e sanno che, altrimenti, passerebbero tra i “Normali” rischiando di doversi mettere a dieta.
Potrebbero magari scrivere come mangiano, però correrebbero il rischio di farsi capire troppo.
Hai tutta la mia comprensione !!!
salve
ho un impianto fotovoltaico installato nel 2010 e rientra nel 3° conto energia
mi si e’ guastato l’inverter e chiamando l’installatore mi ha detto che se sostituisco l’inverter e installo gli ottimizzatori ho diritto alla detrazione fiscale del 50%
spero che qualcuno possa darmi delle delucidazioni perche’ secondo me non e’ possibile su un impianto incentivato e nessuno mi sa dare una risposta
saluti
In effetti, secondo una nota del 2013 dell’agenzia entrate, le detrazioni non erano cumulabili con le tariffe incentivanti. Ma ora non ricordo se poi è stato cambiato questo aspetto. Per esempio, se non ricordo male, per i sistemi di accumulo installati su impianti incentivati valgono le detrazioni (a patto che non venga “toccato” l’impianto).
In effetti questa è materia ancora poco chiara.
Proverei a chiedere direttamente all’agenzia delle entrate.
Buonasera,vorrei se possibile avere delucidazione in merito al quesito,io e la mia famiglia viviamo in una casa intestata a mio padre che è un ampliamento della sua,collegata da una pergola così come da concessione edilizia,sono però due case distinte con due numeri civici diversi,abbiamo una sola fornitura enel con contatore intestato a mio padre,sia la casa dove vivo io che sia la casa dove vive lui con mia madre sono servite da un’impianto fotovoltaico abbinato al contatore enel,l’impianto è stato realizzato 4 anni fa a suo nome,adesso io vorrei dotare il suddetto fotovoltaico di un sistema di accumulo che rientrerebbe come il fotovoltaico nello sgravio fiscale irpef del 50% in 10 anni,le domande sono:posso io portare in detrazione la spesa per il sistema di accumulo,facendo chiaramente intestare a me la fattura di fornitura e installazione? Il sistema di accumulo lavorerebbe con il fotovoltaico di mio padre alleggerendo ulteriormente così le bollette enel che paga lui poichè ne è l’intestatario,con l’accumulo di cui io ne sarei il titolare,può essere fattibile? Grazie per l’attenzione,distinti saluti.
Ho aperto questo link in cerca di info riguardanti a nuova installazione fotovoltaico su una costruzione nuova.. non ci sono sgravi fiscali per chi decide di installare il fotovoltaico anziché la caldaia a gas o altro? Avrei bisogno di consiglio urgente perché devo quanto prima prendere una decisione, visto che la casa è in via di edificazione. (Parliamo di villa indipendente) grazie
Su case nuove hai l’obbligo di mettere un minimo di impianti per il risparmio energetico o fonte rinnovabile: dal 2018 l’obbligo di coprire con rinnovabili è pari al 50% dei consumi. lo prevede, dopo le proroghe degli scorsi anni, il Decreto Rinnovabili (Dlgs 28/2011).
Per avere le detrazioni invece:
puoi usufruire della detrazione solo in caso di ristrutturazione, non di nuova costruzione.
Quindi devi prima completare l’abitazione e poi richiedere una DIA/SCIA/CIL in Comune per opere di ristrutturazione e solo dopo mettere (o ampliare) l’impianto fotovoltaico.
Buongiorno, qualcuno sa se tra le spese da indicare nel modello 730 per recupero fiscale sono ricompresi i costi ‘corrispettivo per l’ottenimento del preventivo’ e ‘il corrispettivo’ pagati alla enel?
A causa di una svista ho pagato il mio impianto fotovoltaico senza indicare la clausola specifica della detrazione subonifico, che risulta un comune bonifico bancario. E’ ancora possibile in qualche modo recuperare la detrazione retroattivamente, o almeno per gli anni a venire? Grazie
Ciao Wally
Ho conoscenza sicura di un caso uguale al tuo.
Nel caso in questione, detto dal CAF (Centro Assistenza Fiscale), non c’è stato nulla da fare……
Pagamenti senza la giusta Causale = Non possono metterli in Dichiarazione dei Redditi per “scalare” sull’ IRPEF dovuta.
Comunque, prima di rinunciare a quello che ti spetterebbe, sarebbe meglio se tu ti informassi presso l’Agenzia delle Entrate della tua zona.
A lume di logica e di buon senso si potrebbe pensare che, trattandosi di una operazione chiarissima (verrebbe da dire “alla luce del sole”), dovrebbe bastare una autocertificazione, nella quale si spiega l’errore, da allegare alla documentazione dei pagamenti che devono essere presentati al CAF.
Per noi Comuni Mortali dovrebbe essere una cosa logica e possibile. Per il nostro Stato, probabilmente a causa dei suoi complicati Sistemi Contabili, forse ci sono delle complicazioni che rendono impossibile la cosa.
Buongiorno,vorrei installare un’impianto fotovoltaio ma non presentando il modello 730 annualmente come potrei usufruire del bonus del 50% ??
Salve, non sono un commercialista ma sono sufficientemente certo di quello che sto per scrivere (termini tecnici esclusi).
Il bonus del 50% è una Detrazione d’Imposta che viene suddivisa in rate costanti in 10 anni.
Il problema è capire se ci sono imposte annue IRPEF sufficienti per essere compensate dalla rata annuale del bonus.
Ci sono quindi tre casi principali:
1° l’interessato non ha redditi e quindi non paga IRPEF, in questo caso non può usufruire del Bonus per tutti gli anni in cui non ci sono redditi e IRPEF e se, per esempio, si avrà reddito e IRPEF sono per 4 annualità la detrazione potrà essere utilizzata solo per 4 decimi, la rimanenza viene “persa”.
2° L’interessato ha redditi annui che generano IRPEF inferiore al 10% del bunus totale (rata annuale), in questo caso si potrà usufruire dalla detrazione solo per l’importo pari all’IRPEF da pagare, la redisua differenza è “persa”.
3° L’interressato ha redditi che generano IRPEF uguale o superiore al 10% del bonus totale (rata annuale), in questo caso si portà usufruire del bonus per intero.
In tutti i casi, per poter usufruire della detrazione generata dal bonus occorre effettuare una dichiarazione dei redditi (mod. 730 o Unico…)
Se si dispone solo di un CUD bisogna per forza fare la dichiarazione dei redditi indicando gli importi IRPEF già trattenuti dal datore di lavoro e la detrazione per la rata del Bonus, generando un credito che può essere recuperato l’anno dopo o chiesto in rimborso.
Spero di essere stato d’aiuto.
Moreno C..
Salve,
siamo un’azienda installatrice di impianti fotovoltaici, abbiamo un cliente privato a cui anni fa abbiamo installato un impianto fotovoltaico, ora abbiamo integrato questo impianto con degli ottimizzatori. L’iva è sempre 10%?
Grazie
Salve,chiedo gentilmente un chiarimento.Acquisto con finanziaria di impianto fotovoltaico da 3 kwp.Proprietaria dell’immobile e intestataria della bolletta risulta essere mia moglie,intestatario del contratto di acquisto dell’impianto (richiedente)quindi anche del finanziamento il marito (io).Mia moglie firma dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ,dichiarazione di proprietà e di disponibilità dell’immobile( D.P.R 445/2000)e mandato di rappresentanza (iter di connessione semplificato).Volevo sapere se è esatta questa procedura…il marito (io) usufruisco della detrazione (pago l’impianto,mia moglie beneficia dello S.S.P.In questo casa il soggetto responsabile chi è?Chi paga ,quindi il proprietario dell’impianto, o lintestatario della bolletta elettrica e intestatario dellla bolletta elettrica?Grazie mille! Fabio T.
Buona sera a tutti, vorrei chiedervi gentilmente un aiuto visto che mi stanno facendo impazzire….
Sto restaurando una casa divisa in tre appartamenti.
La mansarda sopra ,ci abiterà il figlio più grande, é un ampliamento pertanto nuova costruzione, iva al 4%,nessuna detrazione fiscale.
Il primo piano, per il secondo figlio e piano terra per me , ristrutturazione, iva 10% , distinzione di spese con recupero fiscale al 50% o al 65%.
Ora é arrivato il momento per l’impianto fotovoltaico che alimenta tutta la casa ( separato per ogni appartamento)
L’ingegnere che mi ha fatto il progetto dice che non posso recuperare niente , che passa tutto al 4% perché trattasi di pannelli fotovoltaici, mentre se fossero pannelli solari si , il 65%.
Il mio commercialista dice che posso detrarre il 50% ….
Fino addora ho letto tantissimo sul sito dell’agenzia delle entrate ma é scritto tutto in modo generico, non specifico.
Chiedo gentilmente il vostro aiuto per capirci qualcosa ma soprattutto per non perdere l’opportunità di recuperare qualcosa visto l’importante impegno che mi sto prendendo e la consapevolezza che forse questo è l’ultimo anno che ci concedono il 50% o 65% di detrazione.
Vi ringrazio anticipatamente
Antonio D.
Buongiorno a tutti, volevo chiedere a voi un aiuto visto che mi fanno impazzire in questa giungla….
Sto restaurando una casa divisa in tre appartamenti , per i miei figli ed io.
Ora é il momento dell’impianto fotovoltaico che alimenta tutta la casa ( separato per ogni appartamento)
Il piano terra e primo piano é ristrutturazione, mentre la mansarda si tratta di ampliamento e quindi iva 4% ,niente recupero fiscale.
L’ingegnere che mi ha fatto il progetto dice che non posso recuperare niente perché trattasi di pannelli fotovoltaici ( iva al 4%) e non pannelli solari ( 65%) il mio commercialista invece dice tutto al 50%.
Chi ha ragione?
Da quel che leggo questo é l’ultimo anno che ci concedono detrazioni al 50 o 65 e visto l’impegno che sto affrontando ci terrei tanto a recuperare qualcosa.
Grazie anticipatamente,
Saluti
Antonio D.
Il fotovoltaico rientra nelle detrazioni fiscali 50% come le ristrutturazioni.
I pannelli solari termici (acqua calda) vengono detratti, invece, al 65%.
D’impulso direi che ha ragione il commercialista, anche se non conosco a fondo la situazione.
Non sono come viene trattato fiscalmente, invece, l’ampliamento tramite nuova mansarda.
Le detrazioni fiscali al 50 e 65% erano inizialmente delle misure “eccezionali”, che dovevano durare solo un anno, ma è oramai più di cinque anni che vengono prorogate di anno in anno. Ogni finanziaria ne stabilisce la proroga di un ulteriore anno. Si parla da tempo di renderle stabili, ma ancora niente.
Per sapere se l’anno prossimo ci saranno ancora, bisogna aspettare la finanziaria a fine anno (cd. “legge di bilancio”).
Buongiorno,
Ho una piccola baita in alta montagna in Valtellina.
E’ possibile usufruire del bonus del 50% se realizzo un impianto fotovoltaico ad isola assemblato da me, non essendo io un tecnico in grado di “certificare il lavoro? Devo fare qualche documento/dichiarazione particolare?
Grazie in anticipo per l’aiuto.
Moreno C.
buongiorno volevo sapere se e possibile detrarre un impianto fotovoltaico
intestato a mio figlio 18 enne residente con me la casa e intestata a me e mio figlio
e diversamente abile
Salve Luca producendo la dovuta documentazione si, può defiscalizzare ma naturalmente deve essere capiente “fiscalmente parlando”.
Buongiorno
ho acquistato una nuova costruzione con 3kw di fotovoltaico già nel capitolato. Visto che sarà una casa completamente nogas vorrei aumentare il fotovoltaico a 6kw e aggiungere una batteria per accumulo.
Volevo sapere se i 3kw aggiuntivi e la batteria possono rientrare nella detrazione fiscale del 50% facendoli installare durante la costruzione o per avere la detrazione devo farli installare in un secondo momento?
Grazie
Saluti
Andrea
Devi installarli dopo per avere diritto alla defiscalizzazione.
Buongiorno
nel 2016 abbiamo acquisto un impianto fotovoltaico pagato con finanziamento. All’epoca io avevo un contratto a tempo indeterminato e per usufruire delle detrazione la fattura è stata intestata a me. la casa è intestata a mio marito. purtroppo sono stata costretta ad aprirmi partita iva per continuare a lavorare così facendo non posso più detrarre il 50% del costo dell’impianto. il c/c usato per pagare il finanziamento è cointestato. Mi chiedo può usufruire della detrazione mio marito? e se si quale documentazione serve?. sono 2 anni che non ne usufruiamo e abbiamo preso un bel bidone con il finanziamento.
Grazie mille
Buongiorno. Ho un impianto fv di 2,35 Kw, installato nel 2012 sul quale usufruisco del 4* conto energia. Per il suo funzionamento ho i tradizionali due contatori: contatore di produzione e di scambio. Ora vorrei aumentare la potenza dell’impianto con ulteriori 6-7 pannelli, aggiungendo un inverter e un sistema di accumulo, il tutto usufruendo dello sconto del 50% in 10 anni per le spese sostenute. Si può fare mantenendo per la parte “vecchia” l’incentivo del conto energia e per la nuova fare lo scambio sul posto? Con lo scambio sul posto si può ugualmente richiedere lo sconto del 50%? Se sì, come fa l’enel o il gse a distinguere l’energia prodotta ed immessa in rete dal “vecchio” impianto fv e quella del nuovo impianto? Grazie.
Il potenziamento di un impianto FTV può godere della detrazione del 50%, anche con sistema di accumulo che logicamente sarà collegato solo alla seconda sezione di impianto (potenziamento appunto).
Siccome hai il 4° CE, usufruisci già dello SSP, che quindi verrà semplicemente potenziato.
Verrà inoltre installato un secondo contatore di produzione in parallelo al primo.
Trova una ditta che sappia quello che deve fare, altrimenti son dolori…
saluti