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Buone prassi energetiche: fotovoltaico ed efficienza su un capannone milanese

Ultimo aggiornamento: 30-05-2012
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Da un comunicato stampa riportiamo un esempio di “buone prassi energetiche” realizzato da ABA Impianti, azienda italiana leader nel settore delle energie rinnovabili ed eco-sostenibili, su di un capannone industriale nell’interland di Milano. ABA Impianti ha realizzato un intervento di efficientamento energetico attraverso l’installazione di un impianto fotovoltaico e l’introduzione di lampade a Led che hanno incrementato notevolmente il rendimento energetico della struttura.

L’ azienda italiana nel settore delle rinnovabili, ha realizzato un intervento di efficientamento energetico per conto di Fugas Spa, società di Trezzano sul Naviglio (Milano) attiva nella progettazione e realizzazione di componenti per caldaie, comprendente l’installazione di un impianto fotovoltaico e l’introduzione di lampade a Led.

L’impianto fotovoltaico progettato ha una potenza installata di 80,74 kW ed è in grado di coprire ad oggi l’80% del fabbisogno energetico del capannone. Il sistema utilizzato è costituito da 367 moduli fotovoltaici SPSistem 220, con 11 inverter Aros 4000 e 5 Aros 6000, per una superficie netta di 612,89 mq. L’installazione di pannelli fotovoltaici è stata commissionata in sole quattro settimane e i moduli della SPSistem si sono adattati in modo ideale al progetto, superando il rendimento energetico previsto. Il valore di kWh per kWp installato è stato di circa 1.090 all’anno ma, grazie all’accurata progettazione e ai materiali di alta qualità impiegati, si è raggiunto un valore di 1.200 kWh per kWp.

Fugas_CarpaccioL’introduzione delle lampade a Led ha permesso invece di aumentare la copertura del fabbisogno energetico, migliorandone nel contempo l’efficienza energetica. I corpi illuminanti introdotti sono del tipo 2 x 24 W, a fronte delle attuali plafoniere fluorescenti di potenza 2 x 58 W. La minor potenza installata delle lampade a Led e un flusso luminoso poco dissimile da quello attuale, ha così determinato un miglioramento dei consumi di energia e dell’illuminamento medio sul piano di lavoro, facendolo rientrare nei valori previsti dalla norma illuminotecnica UNI 10380.

I valori di illuminamento sono stati rilevati strumentalmente tramite un luxmetro, mentre la riduzione dei consumi è stata sperimentalmente provata grazie all’introduzione di due contatori di energia collegati rispettivamente alla linea elettrica su cui sono montate le lampade a Led e a una sulle linee su cui sono montate le plafoniere fluorescenti.

Fugas_LedDa quanto emerso dal caso studio si è dedotto che la linea delle lampade a Led ha un consumo pari al 30% di quello delle attuali lampade. Alla luce dei risultati sperimentati e considerando che la vita utile media di una lampada a Led può arrivare alle 50.000 ore contro le 20.000 ore delle classiche plafoniere fluorescenti, difatti, si ottiene un tempo di ritorno dell’investimento tra i 2 e i 3 anni. Tale parametro è stato valutato tenendo conto, non solo del risparmio sui consumi di energia e sulla manutenzione, ma anche degli effetti di risparmio e aggravio fiscale dovuti alla quota di ammortamento introdotta dal nuovo investimento, del risparmio dovuto all’incentivo fiscale previsto dalla Legge 27/12/06 n. 296 e dell’attualizzazione dei flussi di cassa.

“Con questo nuovo intervento, prosegue la nostra storica collaborazione con Fugas Spa, azienda che continua ad affidarsi con fiducia alla nostra consulenza anche in tema di efficienza energetica”, sottolinea Alessandro Stefanizzi, Managing Director di Aba Impianti. “Stando alle rilevazioni effettuate, il nostro intervento sembra proprio aver prodotto i risultati sperati e fornito all’azienda un notevole risparmio sia in termini di consumi energetici che di risorse economiche. Un risultato che, ancora una volta, dimostra l’importanza di questo tipo di servizi e la necessità di affidarsi al know-how di personale esperto e qualificato”.



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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