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Autoprodurre energia verde in Italia

Ultimo aggiornamento: 29-08-2013
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Autoprodurre energia verde è la sfida del nuovo secolo: non più poche grandi centrali elettriche (di fatto veri e propri oligopoli), ma una rete di tanti micro-produttori in grado di generare energia autonomamente, autoconsumarla e vendere le eccedenze ai vicini. Il tutto attraverso una rete tecnologica in grado di gestire i flussi bi-direzionali in maniera efficace ed efficiente. Già da qualche anno si parla di smart grid, ovvero di reti intelligenti in grado di gestire i flussi di elettricità provenienti dalle fonti rinnovabili.

Autoprodurre elettricità pulita da qualche tempo è possibile col fotovoltaico, con l’eolico e con le altre forme di generazione proveniente dalle fonti rinnovabili.

Ad oggi il mercato dell’energia elettrica è completamente liberalizzato, sia per i clienti domestici che per le aziende.

I fornitori e gli operatori dell’energia si sono moltiplicati sulla piazza dando libero sfogo ad un mercato già molto concorrenziale. Per inciso: ad oggi non si sa ancora quanto, dal punto di vista prettamente economico,  il libero mercato sia realmente conveniente per l’utente finale.

In questo contesto le aziende competono non tanto e non solo su criteri di prezzo, ma anche su criteri di qualità e provenienza dell’energia fornita. A tal proposito: il petrolio ha ormai superato il costo di 100 dollari al barile (per la precisione, oggi siamo ai 112 $/barile)

autoprodurre energia verde

Sempre più spesso le aziende propongono “energia verde”, magari con prezzi differenziati in base ai profili di consumo, ai loro clienti o potenziali acquirenti. Molto spesso, però, questa “energia verde” è quella prodotta da vecchie e malfunzionanti centrali idroelettriche. Chi garantisce sulla reale provenienza dell’energia che acquisto?

Con le nuove tecnologie energetiche è oggi possibile autoprodurre energia verde da fonti rinnovabili, traendo vantaggio dall’autoconsumo ed anche guadagni espliciti provenienti dalla vendita dell’elettricità prodotta in eccedenza. L’energia diventa una forma di investimento sul medio lungo periodo, investimento conveniente perchè autoprodurre elettricità annulla le distanze tra produttore ed acquirente. L’utente è oggi allo stesso tempo produttore, consumatore, venditore ed il suo principale vantaggio è l’autoconsumo dell’elettricità prodotta “in proprio”.

Uno degli aspetti della liberalizzazione del mercato energetico italiano, mercato i cui soggetti dominanti sono ancora oggi i grossi gruppi energetici, è che, alla lunga, può dare spazio alla generazione distribuita attraverso le attività di tanti piccoli produttori indipendenti, più vicini ai luoghi del consumo.

Per approfondimenti sulla generazione distribuita leggi qui.

Per una reale svolta energetica a favore dell’ambiente e dei “piccoli”, non è ovviamente sufficiente autoprodurre energia verde (la cd. generazione distribuita). Rimane prioritario agire, ed incentivare, l’efficienza energetica degli edifici.

Qui puoi vedere le agevolazioni fiscali per l’efficienza energetica.

In un settore relativamente nuovo, si parla di 5-6 anni, i prezzi del fotovoltaico, ad esempio, sono già scesi considerevolmente rispetto a solo qualche anno fa quando autoprodurre elettricità era ancora un tabù per i piccoli consumatori ed era nelle mani esclusivamente delle grandi compagnie. Oggi i prezzi degli impianti fotovoltaici sono quasi un terzo di quanto erano 6 anni fa.

Ecco un approfondimento sui prezzi del fotovoltaico.

In tutto questo hanno avuto un ruolo determinante gli incentivi pubblici al fotovoltaico, che hanno avuto il merito di avviare un mercato che oggi, in Italia, ha raggiunto livelli considerevoli (nel 2011-2012 è stato il primo mercato al mondo).

Questo è il passato. E il futuro?..

 

L’energia di prossima generazione: autoprodurre elettricità con le rinnovabili

Il sistema energetico di prossima generazione sarà costituito proprio da queste due principali determinanti:

  • eliminazione degli sprechi energetici a favore dell’efficienza
  • costituzione di una micro generazione diffusa e distribuita: le autoproduzioni energetiche da fonti rinnovabili.

Le abitazioni e gli altri edifici potranno essere utilizzate come una moltitudine di mini-centrali elettriche: una rete di piccoli e medi produttori dislocati sul territorio.

Tante realtà coordinate fra loro e in grado di:

  • autoprodurre energia per il proprio fabbisogno energetico
  • provvedere allo stoccaggio di parte dell’energia prodotta
  • immettere in rete l’energia pulita prodotta in eccesso.

Questa nuova conformazione produttiva e distributiva di energia pulita diverrà una vera e propria rete intelligente perchè gestirà in contemporanea la produzione elettrica di molteplici generatori (fotovoltaici, eolici, ecc..), i flussi prodotti dalle centrali elettriche, le immissioni in rete ed i consumi dalla rete.

In questo nuovo contesto energetico diventerà superfluo e anacronistico pensare al nucleare, al carbone o al gas, come diventerà anacronistico pensare a pochi grandi luoghi di produzione centralizzati. L’energia verrà prodotta e messa in rete.

Può la tecnologia energetica modificare l’ economia energetica?

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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