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Fotovoltaico: conviene sfruttare gli incentivi o la detrazione del 50% ?

Ultimo aggiornamento: 19-09-2012
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La diminuzione dei prezzi degli impianti fotovoltaici, è ormai chiaro, permette di affermare che il fotovoltaico conviene ancora.  Conviene sfruttando gli incentivi attuali, ma, in alcune condizioni installative, conviene già anche senza gli incentivi.

Al di là di questa diatriba tra incentivi e non-incentivi, che è poi il tema della grid parity, già oggi abbiamo la possibilità di bypassare gli incentivi (e tutti gli oneri burocratici che comportano) per accedere alla detrazione del 50% sui costi di realizzazione dell’impianto. La detrazione, che è quella prevista per le riqualificazioni edilizie, insieme alla possibilità di usufruire dello scambio sul posto può essere più conveniente rispetto agli incentivi.

Questa possibilità (detrazione 50%+scambio sul posto) è già realmente competitiva col ritorno che si ha con gli incentivi del quinto conto energia.
In questo articolo vediamo il perchè.

Con l’approvazione e l’avvio del quinto conto energia, e con la recente modifica delle agevolazioni per chi ristruttura casa, molti operatori si stanno chiedendo se possa convenire di più rinunciare agli incentivi del quinto conto energia in favore di un piano di investimento che preveda la detrazione fiscale del 50% (elevata dal 36 al 50%) per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico con l’utilizzo del solo scambio sul posto, senza incentivi.

Il dilemma che apre nuove prospettive di ragionamento  è il seguente:

conviene di più sfruttare gli incentivi del quinto conto energia oppure rinunciare agli incentivi per sfruttare la detrazione del 50% sui costi di realizzazione dell’impianto?

L’impianto fotovoltaico rientrerebbe, infatti (anche se non citata espressamente), tra le casistiche che prevedono, per le sole persone fisiche e per gli impianti fotovoltaici al servizio dell’abitazione, le detrazioni fiscali riservate alle ristrutturazioni edilizie. Con una recente legge queste detrazioni, da giugno 2012 e fino al 31 dicembre 2013, sono passate infatti dal 36% al 50% dei costi di ristrutturazione (le ristrutturazioni edilizie non sono da confondersi con quelle del 65% per l’efficientamento energetico).

Dunque, la domanda è:

oggi, per la realizzazione di un impianto fotovoltaico, conviene di più sfruttare gli incentivi o sfruttare la detrazione del 50% sui costi di realizzazione? La detrazione del 50% verrebbe comunque affiancata al meccanismo dello scambio sul posto, ovvero dell’immissione in rete del surplus di energia prodotto dall’impianto e la sua valorizzazione economica.

fotovoltaico incentivi vs detrazioni

Fotovoltaico : incentivi o detrazioni fiscali ?

Dunque: tariffa omnicomprensiva + tariffa autoconsumo oppure detrazione fiscale del 50%+ scambio sul posto?

In altri articoli abbiamo visto quali sono i meccanismi, e le tariffe, del quinto conto energia: il conto energia remunera, da un lato, tutta l’energia immessa in rete (€/Kwh), dall’altro tutta l’energia autoconsumata.

La seconda soluzione, invece, prospetta la possibilità di detrarre a livello fiscale, in alcuni anni, la metà dei costi dell’impianto fotovoltaico e contemporaneamente di sfruttare i benefici dello scambio sul posto  (che ad oggi è anch’esso in via di ridefinizione da parte dell’Autorità per l’energia elettrica).

Secondo i tecnici dell’ Ater (Associazione Tecnici Energie Rinnovabili) la convenienza degli incentivi del quinto conto energia rimane per gli impianti di 3 Kw o comunque di piccola taglia. Per un impianto fotovoltaico di 20 Kw risulterebbe invece,  più conveniente sfruttare la detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni, in affiancamento al meccanismo dello scambio sul posto.

Ricordiamo che con il quinto conto energia tutti gli impianti fotovoltaici sopra i 20 Kw per accedere agli incentivi devono accedere ad un registro e devono avere particolari requisiti. Tutte queste complicazione burocratiche, oneri amministrativi,  e criteri di priorità per l’iscrizione al registro, vengono bypassate nel caso in cui si scegliesse di rinunciare agli incentivi per sfruttare la detrazione fiscale.

Dunque, questa la tesi di Ater: se per i piccoli impianti, diciamo di 3 kWp, gli incentivi del quinto conto energia sono più convenienti, (anche se non in maniera significativa), per gli impianti un po’ più grandi, diciamo 20 kWp, rinunciare agli incentivi del conto energia per optare per le detrazioni fiscali del 50% sembrerebbe più conveniente. Secondo Ater su 25 anni di produzione impianto si parla di quasi 30mila euro di guadagno in più.

L’unico “inconveniente” è che per vedersi detrarre dalle tasse le cifre spese per grandi impianti bisogna avere elevati livelli di reddito, le detrazioni sono inoltre applicabili alle sole persone fisiche e per gli impianti fotovoltaici posti al servizio dell’abitazione. Per esempio, realizzando un impianto di 10 Kw a 20 mila euro, si potrà detrarre 10 mila euro. Queste 10 mila euro vengono detratte dalle tasse irpef in 10 anni. Ciò vuol dire che le detrazioni corrispondono a circa 1 euro l’anno: in un anno, su tutto ciò che paghi in tasse, ti vengono detratte 1.000 euro.

Se questo meccanismo è fattibile per un impianto da 20 mila euro, diventa più difficilmente praticabile, ad esempio, per un impianto da 80 mila euro. C’è comunque un tetto massimo di spesa detraibile: 96mila euro. Fino al 31 dicembre 2013.

In linea generale, comunque, viste la complessità di accesso al nuove regime incentivante, in alcune condizioni, sembra ragionevole poter optare per una rinuncia completa agli incentivi gse in favore del meccanismo di rimborso indiretto (in 10 anni) attraverso le detrazioni fiscali in affiancamento al meccanismo di valorizzazione dell’energia attraverso lo scambio sul posto.

 

Aggiornamento: 3 giugno 2013

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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75 Commenti

  1. antonio, il 19 Maggio 2014 ore 16:16

    Buongiorno, ho istallato un impianto fotovoltaico 6kw agosto 2012 usufruisco degli incentivi + scambio sul posto, sento dire che potrei chiedere anche le detrazioni fiscali a me non e chiaro chi dice di si e invece altri di non mi aiuti a caprire per piacere. Ho pagato l’impianto con finanziaria e non con un bonifico.
    Grazie aspetto un gradita risposta. Saluti

    • Alessandro F., il 20 Maggio 2014 ore 12:08

      gli sgravi fiscali sono alternativi agli incentivi. Cioè: o incentivi o detrazioni.
      Però per un pagamento del 2012 non credo tu possa richiedere oggi (2014) le detrazioni in dichiarazione dei redditi.
      Ultima cosa: pagare con bonifico è uno dei presupposti per accedere alla detrazione fiscale.

  2. antonio, il 26 Novembre 2014 ore 17:15

    sono un privato che a un impianto fotovoltaico di 20kw gia in funzione usufruendo degli incentivi con il g.s.e. costo dell’impianto euro 50.000 posso usufruire di detrarre l’iva sempre se ne ho il diritto grazie antonio

    • Alessandro F., il 27 Novembre 2014 ore 10:27

      detrarre l’iva come privato, no.
      Le detrazioni 50% sono invece fruibili solo in alternativa agli incentivi.

    • ligabue82, il 27 Novembre 2014 ore 11:25

      Può usufruire dei Certificati bianchi (o titoli di efficienza energetica) a particolari condizioni che consentirebbero un rientro economico di una parte dell’investimento in 5 anni. Per info può contattarmi qui: f.ancona@alice.it

    • ligabue82, il 27 Novembre 2014 ore 11:27

      Naturalemnte l’impianto NON deve essere incentivato in Conte Energia (incompatibile) ma al più rivere Scambio sul Posto ed avere potenza < 20 kWp (20 kWp è escluso…).

      saluti

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