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Fotovoltaico a cuneo: confagricoltura sostiene le aziende

Ultimo aggiornamento: 29-09-2014
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Il fotovoltaico a Cuneo ha ora un nuovo alleato: si tratta di Confagricoltura Cuneo che ha promosso, a sostegno delle proprie aziende agricole, un’azione legale contro il famigerato decreto spalma-incentivi del governo Renzi. Ecco che, anche grazie alle campagne di Assorinnovabili ed altre associazioni di categoria, iniziano a fioccare le prime cause legali contro il decreto che va a minare investimenti già in corso. Il decreto spalma incentivi, in particolare, va a danneggiare i piani di investimento sugli impianti fotovoltaici di potenza superiore ai 200 kw.

Per questi impianti fotovoltaici, il rientro economico dall’investimento fotovoltaico fa affidamento agli incentivi del conto energia (oggi terminati) ed è messo a rischio per molte installazioni medio-grandi. Chi ha messo un impianto fotovoltaico incentivato, infatti, ha firmato a suo tempo un contratto con il Gse (il gestore dei servizi energetici) che prevede l’erogazione per 20 anni di una tariffa incentivante fissa e costante (fissata per decreto): per 20 anni, chi ha installato un impianto incentivato, deve ricevere una tariffa costante per ogni kilowattora prodotto dal proprio impianto, a prescindere dall’uso che ne viene fatto: autoconsumo o vendita in rete.

Cosa fa oggi il governo Renzi? Emana una norma che prevede una “rimodulazione” delle tariffe incentivanti secondo alcuni criteri. Il risultato è che per la gran parte degli impianti incentivati installati fino all’anno scorso i tempi di rientro verranno allungati in maniera non indifferente, mettendo “a dura prova” il rientro economico di un investimento già in corso. Il danno maggiore, e la beffa, di questo decreto è proprio la sua retroattività e l’unilateralità della decisione.

 

Cosa può fare chi ha messo un impianto fotovoltaico a Cuneo?

fotovoltaico a cuneo

Chi ha messo un impianto fotovoltaico a Cuneo, impianto installato a terra e di potenza superiore ai 200 kw, può da oggi avere il sostegno di Confagricoltura Cuneo per avviare un’azione legale contro il governo. A Cuneo, come in molte altre provincie d’Italia dove si stanno intentando cause legali.

Il decreto spalma incentivi di Renzi è accusato di palese “incostituzionalità”: è incostituzionale “cambiare le regole del gioco a gioco già iniziato”. Per questo motivo, secondo i legali, il decreto è impugnabile in tribunale ed è sicuramente annullabile per vie legali.

Confagricoltura, dunque, sta promuovendo presso le proprie aziende un’azione legale per impugnare lo spalma-incentivi e per tutelare i programmi di investimento fatti da molti produttori agricoli. I produttori di energia fotovoltaica in ambito agricolo, infatti, sono secondo l’associazione, ingiustamente penalizzati da un provvedimento che modifica i contratti sottoscritti tra il Gse (lo Stato) ed i proprietari degli impianti. Modifica unilaterale e retroattiva che crea un disequilibrio nei programmi di investimento aziendali.

Gli impianti fotovoltaici rappresentano, secondo Allasia, vicepresidente di Confagricoltura Cuneo, un’opportunità per diversificare il reddito agricolo, opportunità che può far sopravvivere molte aziende in tempi di crisi. Cambiare le regole su investimenti già avviati, aggiungiamo noi, rischia di minare la fiducia dei produttori nei confronti di uno Stato che in questo momento pensa solo a fare cassa.

L’iniziativa di Confagricoltura a sostegno dei produttori agricoli e di fotovoltaico a Cuneo, secondo Allasia, è creata a tutela del comparto agricolo che oggi si trova a subire le conseguenze di scelte sbagliate fatte dai precedenti governi. Stiamo parlando, per utilizzare la parole dello stesso governo, degli “eccessivi costi degli incentivi” e del loro “eccessivo peso sulle bollette elettriche”.

Fonte: Confagricolturacuneo.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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