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Costo di un kit fotovoltaico al kilowatt

Ultimo aggiornamento: 02-01-2017
Voto:4/5 (7732 voti)

Il costo di un kit fotovoltaico completo è in genere più conveniente per chi voglia realizzare la propria installazione ad un prezzo più accessibile. Acquistando direttamente il kit completo si può risparmiare, infatti, sui ricarichi di prezzo delle varie intermediazioni commerciali che si frappongono tra produttore e utente finale del fotovoltaico.

Conviene di più incaricare una società che si occupa di tutto con servizio chiavi in mano (dalla fornitura al collaudo alle pratiche gse) , oppure conviene reperire autonomamente un kit fotovoltaico completo da far installare al proprio elettricista di fiducia?

La risposta, come è ovvio, è che economicamente conviene la seconda alternativa, ma, come sempre quando si tratta di prendere in mano le cose, sarà quella più “laboriosa”. Oggi però abbiamo il web che può venirci in aiuto, se ben utilizzato, per ricercare il prezzo più consono per il proprio impianto fotovoltaico. Come sempre ciò che conta è il giusto rapporto qualità-prezzo.

Acquistare “in proprio” un kit fotovoltaico completo ha un costo più accessibile rispetto al servizio “all inclusive” di installazione chiavi in mano. e può rappresentare una buona soluzione per realizzare a costi inferiori l’impianto fotovoltaico sul tetto di casa.

 

Quali sono i vantaggi dell’acquisto di un kit fotovoltaico “all inclusive” rispetto all’installazione “chiavi in mano”?

A differenza del servizio completo di installazione “chiavi in mano”, l’acquisto “in proprio” di un kit fotovoltaico può essere la soluzione conveniente per le piccole installazioni fotovoltaiche “standard”. Diciamo: entro i 20 kw di potenza o entro i 150 metri quadrati di superficie su tetto a falde inclinate. L’acquisto “in proprio” di un kit fotovoltaico potrà dunque essere una soluzione adottabile anche sui tetti delle piccole aziende manifatturiere e commerciali di cui è pieno il centro e nord Italia.

Con un kit fotovoltaico puoi acquistare direttamente i componenti necessari a realizzare il tuo impianto fotovoltaico in un un’unico pacchetto. Acquistando “in proprio” un kit completo fotovoltaico, magari con un piccolo sistema di accumulo a batterie, ci si occupa in maniera autonoma della “fornitura”, incaricando un professionista abilitato per il solo progetto/installazione, l’allaccio in rete (che comunque è ad opera di Enel distribuzione) ed il collaudo. L’utente finale si dovrà occupare, in questo caso, solo di coordinare i lavori e magari le pratiche amministrative per l’allaccio in rete dell’impianto e per la stipula del contratto di scambio sul posto col Gse (Gestore dei Servizi Energetici).

Da poco tempo le pratiche per l’allacciamento dei piccoli impianti in rete Enel sono state ulteriormente semplificate e velocizzate (non è più necessario aspettare il preventivo da Enel distribuzione per l’allaccio impianto). Con questa ulteriore semplificazione  della procedura, per gli impianti sotto ai 3 kw di potenza, la pratica può essere gestita dal cliente stesso, senza particolari requisiti.

 

Un kit fotovoltaico è una soluzione d’acquisto “pre-confenzionata” ad ha costi contenuti

Un kit fotovoltaico è una soluzione di acquisto pre-confezionata ed è molto funzionale per la realizzazione di impianti di piccole e medie dimensioni installati in situazioni “standard”, cioè sui classici tetti inclinati (a falde) o sui classici tetti piani, terrazzi o lastrici.

Un kit è, per i piccoli impianti, un “pallet” già confezionato che viene recapitato direttamente nel luogo di installazione. Un unico pacchetto compatto, comodo da trasportare, che contiene tutto il necessario per installare l’impianto a regola d’arte e predisporlo per l’allaccio in rete.

Oggi iniziano a diffondersi i sistemi di accumulo a batterie, sistemi al servizio dell’impianto fotovoltaico ed utilizzati per massimizzare l’autoconsumo della “propria” energia e per rendere massimo il risparmio in bolletta. Un kit oggi può contenere, oltre ai moduli fv e inverter, anche un pacco batterie, un regolatore di carica ed una centralina per gestire i flussi di energia tra:

  • impianto fotovoltaico,
  • utenza elettrica di casa o aziendale,
  • batterie di accumulo (in genere al piombo gel, Agm o al Litio),
  • rete esterna di Enel Distribuzione.

Il principio dell’accumulo temporaneo dell’energia autoprodotta è quello di raccogliere quanta più energia possibile nel momento in cui viene prodotta, per utilizzarla nei momenti in cui non viene prodotta (sera, notte, pioggia, ecc…).
In questo modo, con una gestione intelligente dei carichi, si ottengono i massimi vantaggi e l’investimento fotovoltaico viene ripagato quanto prima.

 

Sarà possibile, dunque, collegare i pannelli fotovoltaici ad un sistema di accumulo a batterie e relativi regolatori di carica, per massimizzare l’autoconsumo massimizzando il risparmio in bolletta. Il punto critico di questa opzione, oggi, è ancora il prezzo. Nonostante ciò, sfruttando le detrazioni fiscali attivabili per gli impianti domestici, il costo del fotovoltaico + batterie viene recuperato attraverso il risparmio generato.

 

Un kit fotovoltaico è generalmente un prodotto “compatto” acquistabile in un’unica soluzione, spesso anche online, e pratico da trasportare perchè contenuto in un unico pallet. Per questo motivo si può farlo recapitare direttamente a casa o in azienda, risparmiando sui costi di intermediazione o di trasporto.

 

 

costo kit fotovoltaico

Cosa contiene il kit fotovoltaico “standard”

Se prendiamo l’esempio di un impianto domestico-residenziale standard da 3 Kw, sufficiente in genere per soddisfare gran parte del fabbisogno energetico di una famiglia media italiana, un kit fotovoltaico contiene indicativamente:

  • dai 10 ai 14 moduli fotovoltaici, ciascuno da 200, 250 o 300  watt di potenza
  • 1 inverter di stringa monofase da circa 3.000 watt
  • eventuali strutture di fissaggio portanti per installare i moduli fotovoltaici al tetto o su altri supporti
  • cavi solari con vari “complementi”, connettori e prolunghe
  • 1 eventuale centralino di campo DC/AC (con sezionatori, limitatori di sovratensioni, portafusibili, protezioni ed altri cablaggi vari).
  • 1 eventuale sistema di accumulo con batterie al Piombo, AGM o Litio.

L’acquisto di un kit fotovoltaico può essere anche un’ottima soluzione per realizzare un impianto “stand alone” (cioè autonomo, isolato, scollegato dalla rete elettrica), ma anche per gli impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica di Enel in immissione e prelievo. In tal caso è fondamentale controllare i requisiti di allaccio in rete forniti dal produttore/distributore perchè devono aderire a rigorose norme di sicurezza per l’immissione nella rete di Enel distribuzione. La pratica di allaccio per i piccoli impianti che utilizzino i contatori già presenti è stata da poco, ricordiamolo, ulteriormente semplificata.

Ma veniamo alla parte più interessante. Veniamo ai costi.

 

 

Qual è il costo di un kit fotovoltaico al kilowatt?

Quanto costa oggi un kit fotovoltaico al kilowatt? Può essere conveniente rispetto al classico servizio di installazione “chiavi in mano”?

In rete si trovano ormai innumerevoli offerte commerciali, differenziate per marca dei pannelli fotovoltaici, per marca degli inverter e per potenze dell’impianto e per tipologie di impianto (con batterie, senza batterie, con sistema di gestione “smart”, ecc…).

I livelli di costo sono in continua evoluzione, sarebbe meglio dire: in continuo ribasso. Negli ultimi 6 anni i prezzi sono scesi di oltre i due terzi ed anche oggi, anche se la corsa al ribasso è decisamente rallentata, assistiamo ad ulteriori “ottimizzazioni” tra prezzo e qualità: oggi a parità di spesa abbiamo offerte che includono piccoli sistemi di accumulo, schede elettroniche per ottimizzare il fotovoltaico con i carichi domestici, ecc… Si tratta delle prime applicazioni domotiche al servizio del fotovoltaico.

Fare “un’istantanea” dei prezzi attualmente sul mercato rimane sempre un lavoro provvisorio, indicativo. Nonostante ciò avere un’istantanea dei prezzi è utile per avere un’idea dei livelli di costo a cui oggi siamo arrivati e di quanto ancora potranno scendere nei prossimi anni. Secondo diversi analisti i costi hanno ancora abbondanti margini di riduzione.

I costi, soprattutto con la fine degli incentivi, sono in continuo ribasso e la concorrenza dei prezzi è oggi nella fase più fervente: arrivano prodotti a prezzi bassissimi dall’Asia e dalla Cina che fanno abbassare di molto i prezzi di vendita dei produttori europei che, per sopravvivere, tagliano sugli utili. Anche l’India si appresta a diventare un importante produttore mondiale di moduli fotovoltaici.

Per inciso: l’Unione Europea ha deciso, già dal 2013, di adottare misure anti-dumping (anti-concorrenza) per cercare di fronteggiare la minaccia di un’eccessiva concorrenza dei prodotti cinesi. Ad oggi sono imposti dei dazi doganali sui prodotti cinesi che hanno imposto un prezzo di importazione minimo di 45 centesimi al watt.

 

Quanto costano oggi i kit fotovoltaici?

Oggi siamo arrivati ad un costo di distribuzione inferiore ai 3.000 euro per un kit fotovoltaico da 3 Kw, senza batterie, ma con materiali di buona qualità. Questo vuol dire che se a questo aggiungiamo i costi di spedizione, di progettazione e di installazione, che è al massimo di un paio di giorni, possiamo avere il nostro impianto da 3 kw completo, funzionante, con cifre non superiori ai 5.000 euro+iva. Con piccoli sistemi di accumulo elettrico troviamo offerte intorno ai 7.000 €.

L’accumulo fotovoltaico con batterie al litio (o ioni di litio) costa oggi dai 500 ai 1.000 euro per kwh di capacità oraria nominale.

Ecco qualche indicazione di costo utile per farsi un’idea dei prezzi che girano in rete e sui livelli di risparmio che si possono ottenere.
Sono informazioni trovate in rete, indicative, non definitive, ma comunque utili a dare un’idea dell’ordine di grandezza dei costi e della loro convenienza oggi rispetto a un tempo.

Ovviamente, per fare le giuste riflessioni, è importante considerare un altro aspetto fondamentale per ogni soluzione: il giusto rapporto qualità prezzo. Prezzi troppo bassi nascondono a volte ulteriori costi nascosti, non esplicitati, o materiali di dubbia qualità o provenienza. Prezzi troppo sopra la media, invece, offrono un investimento che rischia di non vedere mai il proprio ritorno economico.

Un buon criterio generale per una giusta scelta può essere quello di raccogliere il maggior numero di quotazioni possibile e mantenersi sulla media di prezzo restando su prodotti di buona qualità.

Ecco alcuni dei prezzi, trovati in rete o nei vari listini, utili per farsi un’idea sul costo di un kit fotovoltaico al kilowatt. Si tratta di kit senza batterie di accumulo.

  • Moduli Suntech + 1 Inverter Aros Sirio + Quadro CA , connettori e materiale di montaggio. Strutture di fissaggio escluse. Costo indicativo: 1.090 €/Kw
  • Moduli Innotech +  1 Inverter Aros Sirio + Quadro CA , connettori e materiale di montaggio. Strutture di fissaggio escluse. Costo indicativo: 990 € / Kw
  • Moduli Canadian Solar + 1 inverter Power One. Esclusi: quadri, connettori e tutto quanto non specificato. Costo indicativo: 990 € /Kw
  • Moduli Vipiemme Solar (ITA) + 1 inverter Power One. Esclusi: quadri, connettori e tutto quanto non specificato. Costo indicativo: 980 € /Kw
  • Pannelli Vipiemme Solar (ITA) + 1 inverter Power One + struttura di fissaggio + 1 quadro corrente continua + 1 quadro corrente alternata + cavo solare + connettori. Costo indicativo: 1.176 € /Kw
  • Moduli Eurener  (Europei) + 1 Inverter Ingeteam. Quadri, connettori e tutto quanto non specificato non sono inclusi. Costo indicativo: 1.052 € /Kw
  • Pannelli Csun (extra-EU) + 1 Inverter Fronius + 4 connettori. Quadri e staffe di fissaggio escluse e tutto quanto non specificato. Costo indicativo: 969 € /Kw
  • Moduli SolarWorld (Europei) + 1 Inverter Fronius + 4 connettori. Quadri e staffe di fissaggio esclusi e tutto quanto non specificato. Costo indicativo: 1.290 € /Kw
  • Pannelli Solar Fabrik (Europei) + 1 Inverter Power One + struttura di fissaggio completa + 1 quadro di campo + 1 quadro AC + connettori. Cavi esclusi e tutto quanto non specificato . Costo indicativo: 1.090 € /Kw
  • Moduli FVG Energy+ inverter Mastervolt, Ingeteam o Solarmax. Esclusi: Quadri di campo DC, Cavi, Connettori tipo MC, Strutture di fissaggio ed altri accessori. Costo indicativo: 980 – 1.180 € /Kw
  • Moduli Q-Cells+ inverter Power One. Esclusi: quadri, cavi, connettori, strutture di supporto e tutto quanto non esplicitato.Costo indicativo: 900 € /Kw
  • Moduli Galeo Energy + inverter Power One. Esclusi: quadri, cavi, connettori e tutto quanto non specificato.Costo indicativo: 1.020 €/Kw
  • Moduli Q-Cells + inverter Fronius + . Esclusi: interfaccia, cassetta prova relè, quadri, cavi, connettori, strutture di supporto e tutto quanto non esplicitato. Incluso: trasporto, garanzia 10 anni. Costo indicativo: 935 € /Kw.

 

Ribadiamo che si tratta di prezzi indicativi per l’acquisto (il solo acquisto) di impianti senza batterie. Non sono inclusi i costi di installazione, allacciamento in rete e di gestione pratiche.

 

kit impianto fotovoltaico

Questi, dunque, sono gli attuali livelli di prezzo di un kit fotovoltaico: acquistare il fotovoltaico in kit costa in media 1.000 euro per kilowatt. All’aumentare della taglia dell’impianto, diminuisce in proporzione il prezzo unitario. Non solo: all’aumentare degli stock acquistati (dagli installatori), diminuisce il prezzo unitario.

 

Questi i prezzi… ma quali sono i benefici?

La convenienza del fotovoltaico, ricordiamolo, è sempre un rapporto tra costi e benefici: i benefici, se vogliamo quantificare e dare un’unità di misura, sono circa 1.200 kwh l’anno per kw installato, i costi dei soli materiali sono di circa 1.000 euro per kw acquistato.
1.200 kwh/anno si traduce in bolletta in circa 350 euro/anno per kw installato. Un impianto da 3 kw con un piccolo sistema di accumulo può far risparmiare intorno agli 800-1000 euro l’anno (per consumi di circa 3.000 kwh l’anno).

 

 

Ovviamente i prezzi dei kit fotovoltaici sopra esposti sono prezzi indicativi che possono variare in base alle situazioni ed alle quantità acquistate. Un installatore che acquista in stock può avere un’ulteriore convenienza. Un utente finale che si rivolge direttamente al venditore potrà pagare un prezzo leggermente maggiore, ma da questi livelli di prezzo, ormai, non si risale e questo è un bene per l’utente finale che, per avere una reale convenienza senza gli incentivi, deve pagare l’impianto meno dei benefici che gli procurerà. Questa è la situazione senza la quale il mercato del fotovoltaico non esisterebbe.

Questa è, indicativamente, la situazione di mercato del fotovoltaico rispetto all’utente finale.

Ma per capire se conviene veramente il fotovoltaico rispetto all’acquisto dell’energia in bolletta, bisogna analizzare, più che il costo dei kit fotovoltaici (o i costi di installazione), il costo di produzione dell’energia con il fotovoltaico.

A monte, dunque. Qual è il costo di produzione del kwh fotovoltaico? Qual è il prezzo da pagare per generare energia pulita col solare? E’ maggiore o minore rispetto al prezzi di acquisto della stessa elettricità in bolletta?

La risposta a queste domande determina la convenienza effettiva del fotovoltaico oggi in Italia e in questo contesto del mercato elettrico.

 

I costi di produzione del fotovoltaico rispetto alle altre fonti

Oggi nell’Italia centrale e meridionale, dove il sole garantisce maggiore produttività al fotovoltaico, è possibile produrre energia solare ad un costo medio inferiore a 100 euro al Megawattora, cioè: meno di 0,10 €/kwh (esclusi, ovviamente, i benefici delle detrazioni fiscali che dimezzano il costo effettivo della produzione fotovoltaica portandolo, a conti fatti, a circa 5 centesimi per kwh sulle installazioni domestiche e inferiori ai 20kw di potenza).

Per produrre 3.000 kwh col fotovoltaico sul tetto di casa, secondo questa stima, sono necessari meno di  300 euro (che con le detrazioni fiscali scendono a meno di 150). Se il consumo annuale è di 3.000 kwh il fotovoltaico garantirebbe energia al costo di circa 25 euro al mese (13 euro al mese se si usufruisce delle detrazioni fiscali).

 

I costi della generazione elettrica col fotovoltaico (€cent) Percentuale di variazione del prezzo per città d’Italia
% Milano Bologna Firenze Roma Napoli Palermo Ragusa
10% 14,0 12,8 11,9 11,1 10,3 97 92
9% 13,2 12,2 11,3 10,5 98 92 87
8% 12,5 11,5 10,6 99 93 87 82
7% 11,8 10,9 10,1 94 88 82 78
6% 11,1 10,2 95 88 83 78 73

 

In media: 10 centesimi per kwh, dunque. Solo qualche anno fa l’idea di produrre in Italia elettricità pulita con fonti rinnovabili a questo prezzo era impensabile. Con le detrazioni fiscali il prezzo si dimezza: 5 centesimi per kwh.

 

Questo costo di produzione conviene?
Sì, perchè è minore del prezzo in bolletta

Come sempre la risposta è: “dipende”. Un piccolo sforzo per seguire il ragionamento.
Dipende da quanto riesco ad autoconsumare dell’energia prodotta. Ecco perchè.

Per effetto (anche) delle stesse fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, il prezzo dell’energia sui mercati all’ingrosso è letteralmente crollato: si è arrivati a prezzi medi di 5 centesimi per kwh (all’ingrosso, sulla borsa elettrica).
Nonostante il prezzo dell’elettricità all’ingrosso sia crollato, il costo dell’elettricità per l’utente finale si mantiene ben al di sopra dei 20 centesimi per kwh. Cioè: la corrente elettrica in bolletta costa, al lordo di tutto (imposte, oneri, servizi, …), più di 20 centesimi di euro per kwh.

Questo vuol dire due cose:

  • se vendo l’energia in rete mi viene pagata “una miseria” (con prezzi di mercato tra i 5 ed i 10 centesimi al kwh);
  • ma se autoconsumo la “mia” energia, riducendo i prelievi di rete, evito di pagare l’energia in bolletta ad oltre 25 centesimi al kwh.

In questo secondo caso: il fotovoltaico conviene e, più riesco ad autoconsumare, più la convenienza aumenta
(lo stesso ragionamento vale, peraltro, per eolico ed altre fonti, anche non rinnovabili).

Una nota interessante: attualmente il prezzo medio di mercato della corrente elettrica è talmente basso che non riesce a ripagare il costo di produzione di nessuna tecnologia di produzione energetica.
Ogni tecnologia, non solo quella fotovoltaica, per essere conveniente, deve avere un costo di generazione dell’energia inferiore rispetto al prezzo di vendita della stessa energia. Anche le centrali inquinanti a gas e carbone, considerando il costo delle emissioni inquinanti,  hanno costi unitari elevati, insostenibili rispetto agli attuali prezzi dell’energia all’ingrosso.

 

Produrre energia col mio impianto conviene ad alcune condizioni

In definitiva: il costo di produzione del fotovoltaico rispetto alle altre fonti, conviene o non conviene?

Il costo di produzione dell’energia elettrica prodotta da fonte solare è conveniente se:

  • se si installa sul tetto di casa in scambio sul posto e soprattutto in autoconsumo immediato,
  • se si installa sul tetto di un’azienda che può consumare istantaneamente gran parte dell’energia prodotta dai pannelli,
  • se si installa un impianto di medie o grandi dimensioni con l’obiettivo di vendere gran parte dell’energia prodotta direttamente ad un utente finale o ad una rete locale o ad un’azienda. In questo caso sarebbe molto interessante poter fare un contratto bilaterale tra privati per la compra-vendita diretta dell’energia ad un prezzo stabilito. Il prezzo stabilito deve essere un prezzo intermedio tra “prezzo di mercato dell’energia all’ingrosso” e “prezzo dell’energia in bolletta” dell’utente finale.

 

Ovviamente la convenienza del fotovoltaico dipende anche, e forse soprattutto, dal prezzo di acquisto e installazione dell’impianto.

 

 

Conosci altri livelli di costo dei kit in commercio?

Tu hai già acquistato un kit fotovoltaico completo?
Pannelli europei o extra-europei? Inverter?
Quanto lo hai pagato al kilowatt?

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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19 Commenti

  1. Ezio, il 20 Gennaio 2016 ore 21:59

    Alessandro, articolo molto interessante, complimenti.
    Ho bisogno di un chiarimento a riguardo delle diciture “grid-off”, “isola”, “stand-alone”. In internet si possono acquistare dei Kit fotovoltaici con le diciture appena citate e nei quali scrivono “senza burocrazia enel/gse”; Senza immissione in rete; Solo autoconsumo.
    Tecnicamente non capisco come si possa fare a gestire un flusso di corrente alternata senza misuratori, ma arrivo alla domanda:
    Se è presente un contratto con un gestore di energia, quindi un allaccio alla rete elettrica, è sempre necessario il contatore bidirezionale principale ed il contatore di produzione del GSE con relativo contratto?
    Se la risposta è si, quali saranno le tasse addizionali da pagare?
    Grazie

    Ezio

    • Alessandro F., il 21 Gennaio 2016 ore 10:58

      Se l’allaccio è solo in prelievo dalla rete non è necessario il contatore bi-direzionale.
      Se l’allaccio è in immissione/prelievo dalla rete, è necessario. Anche per sfruttare lo scambio sul posto (per i piccoli impianti ha costi di gestione veramente minimi).
      Si possono installare impianti che, anzichè immettere in rete, alimentano batterie: i cd. “stand alone”. Quando la batterie sono scariche (arrivano alla propria “soglia di scarica”) l’utente preleva comunque dalla rete enel come qualsiasi altra utenza. L’energia in surplus eventualmente prodotta dall’impianto va a ricaricare le batterie. Quando queste sono cariche, l’impianto “stacca” e smette di produrre.

  2. Vincenzo, il 3 Febbraio 2016 ore 20:10

    Ho un box in legno in campagna pieno sole e una fornitura elettrica da 1 kw e mezzo da Enel.
    L’energia occorrente è per un piccolo frigo, tre neon è una pompa per irrigazione dell’orto. 1 Kw e mezzo è sufficiente. Posso avere un preventivo per rendermi autonomo?
    Al momento spendo più di accise che di effettivo consumo.

  3. mario, il 6 Maggio 2016 ore 20:02

    VORREI INSTALLARE UN FOTOVOLTAICO DA 3 KW mi consigliate IL TIPO DI BATTERIE E IL COSTO

    • Alessandro F., il 9 Maggio 2016 ore 10:17

      le batterie al litio sono più costose, ma hanno un maggiore profondità di scarica. Quelle al piombo sono invece più economiche ma la capacità effettiva è circa il 50% di quella nominale (cioè: hanno una profondità di scarica intorno al 50%).

  4. Nigol, il 3 Giugno 2017 ore 12:50

    Salve,
    ho un impianto Sunpower da 6.21 kWp, funzionante dal febbraio 2015, composto da 18 moduli monocristallini (SPR-345NE-WHT X21) sistemato su 2 falde (sud-est e sud-ovest) del tetto della mia casa sulla costa centro-orientale della Sardegna, che nel 2016 ha prodotto circa 11000 kW.
    Il mio consumo annuale (2016) e’ stato di 2300 kWh con una spesa di Euro 610 tariffa bioraria.
    Nel 2017 sono passato alla Energiapura casa con tre bollette da 340 Euro complessivi.
    In questi giorni mi e’ stato proposto l’acquisto di un sistema di batterie al litio Fronius (Schuco) da 200kW al mese, garanzia 18 anni smaltimento incluso, per un prezzo di Euro 7000 chiavi in mano.
    Le sarei molto grato di un suo qualificato parere.
    Grazie

    Nigol

    • Alessandro F., il 3 Giugno 2017 ore 17:00

      200 kwh/mese, correggimi se sbaglio, potrebbe voler dire un pacco batterie da circa 6,5 kwh. Se è cosi ti dico che il Tesla powerwall2 ha un prezzo simile ma con capacità di accumulo doppia: 14 kwh. Dai un’occhiata al loro sito che è indicato anche il prezzo (che spero sia reale).
      Se li contatti magari facci sapere.

  5. Salvatore Piga, il 3 Giugno 2017 ore 18:30

    Grazie per la risposta.
    Il dato 200 kw al mese e’ la quantita’ che secondo il venditore, mi sarebbe necessaria per azzerare la bolletta elettrica. Non so essere piu’ preciso, ma lunedi’ 5 giugno dovrei incontrare il venditore e non vorrei essere colto impreparato in materia.
    A proposito del Tesla, lo stesso venditore mi ha detto che la loro (di Tesla) garanzia e’ di soli 10 anni.
    Cambio inverter, e’ necessario? Attualmente ho un Aurora PVI-6000-Tl-OUTD.
    Grazie per la risposta

    nigol

    • Alessandro F., il 5 Giugno 2017 ore 12:43

      Confermo la garanzia di 10 anni.
      Sul cambio inverter non è sempre necessario, ma non so dirti se il tuo aurora è già compatibile con il powerwall. Bisognerebbe chiedere a qualche installatore certificato tesla.

    • gipi, il 5 Giugno 2017 ore 21:10

      Ciao Nigol (Salvatore Piga)

      Il giorno 5 Giugno è già passato e non so cosa avrai concluso. Tuttavia leggiti quanto qui a seguito, potrebbe comunque esserti utile!! l

      Se nel 2016 hai prodotto 11000 kWh hai un impianto FANTASTICO in quanto 11000 / 6,21 = 1771 kWh/kWp.
      Il Dato è molto oltre la norma, anche per uno che è in Sardegna. Si potrebbe pensare che sei favorito, forse, dalla diversa “esposizione” dei due gruppi dei tuoi pannelli. Comunque è una produzione da annotarsi nel taccuino dei record.

      Per quanto riguarda il tuo Inverter Aurora dovrebbe essere il tipo PVI-6000-TL-OUTD (e non TI, ma questo può essere un equivoco di scrittura dato che la “L minuscola = l” è graficamente assomigliante ad una “I maiuscola”, comunque non ho trovato altri Inverter Aurora oltre al TL).

      Stando così le cose il tuo Inverter Attuale non può gestire Batterie.

      Bisognerebbe che, chi ti vuole vendere “la Batteria”, ti dettagliasse in modo chiaro e punto per punto in che consiste tutto l’insieme dei componenti che ti verrebbero installati (marche e dati tecnici di ognuno dei componenti del “pacchetto”).

      Il fatto di proporre “UNA BATTERIA DA 200 kWh/mese (e non kW come scrivi tu) è alquanto inconsueto. Normalmente si propone una Batteria di una certa Marca e Tipo che ha una ben precisa CAPACITA’ NOMINALE E CAPACITA’ PRATICA DI ACCUMULO. Solo come dato accessorio ed indicativo si può parlare di quantità di ACCUMULO / RILASCIO MENSILE.

      Comunque, su Internet, non ho trovato notizia di Batterie Marca Schuco ma soltanto Schueco (con una “e” in più). Forse si tratta di un errore di scrittura data l’assonanza dei due nomi.

      Altra cosa alquanto strana : Secondo le regole di ENEL (qui da me nel Nord Italia) per gli Impianti FV che superano i 6,00 kWp è fatto obbligo di Allacciamento alla Rete in TRIFASE. Con il tuo Impianto da 6,21 ( 18 pannelli x 345 Wp = 6210 Wp ) avresti dovuto avere sia Inverter che Contatori ENEL in TRIFASE. Anche questa stranezza me la annoto nel taccuino.

      Prima che mi dimentico : CONSIDERA IL CONSIGLIO DI ALESSANDRO F. (Batteria Tesla) e anche il fatto che,mettendo la Batteria, avrai un minore “ritorno” dal GSE). I kWh che attualmente riprendi dalla Rete con il Sistema SSP sembra che ti costano 610 € / 2300 kWh/anno = 0,265 €/kWh. In realtà, tenuto conto del “ritorno dal GSE”, ti costano effettivamente 0,265 €/kWh bolletta – 0,13 €/kWh ritorno GSE = 0,135 €/kWh (circa) .

      Quanto ti costa effettivamente, ora nel 2017, il tuo kWh con “Energiapura casa”. Le varie offerte sul Mercato Libero sono raramente più convenienti di quelle ENEL CLASSICHE (Mercato tutelato).

      Sei abbastanza informato sull’aspetto economico del tuo rapporto di “SSP” con il GSE ?

      Dunque se, come ti dicono e supponiamo sia vero, tu non prenderai ogni mese 200 kWh dalla Rete “in Scambio” al prezzo effettivo di 0,135 €/kWh perché te li prendi dalla Batteria, allora, ogni mese, risparmierai 200 x 0,135 = 27 €/mese…….teoricamente 324 €/anno .

      Se questo è il tuo (ottimistico) risparmio annuale e se spendi i detti 7000 € per tutto il Sistema di Accumulo “chiavi in mano” allora, con la Detrazione Fiscale del 50% in 10 anni, i tuoi tempi di Ammortamento saranno : 7000 / (350 + 324) = 10,38 anni (se non avrai altre spese). Poi bisogna anche tenere conto che, arrivata al 10° anno di età la Batteria avrà sicuramente perso, strada facendo, ALMENO il 20% della capacità di carica rispetto al nuovo……..

      Infine riguarda cosa spendi di Bollette attualmente (2017) perché il costo del tuo kWh in Bolletta dovrebbe essere sceso intorno a 0,21 o 0,22 €/kWh con il nuovo riassetto delle Tariffe di quest’anno………quindi anche il costo reale del tuo kWh “in scambio” si suppone che diminuirà (potrebbe diventare qualcosa tipo 0,11 €/kWh).

      A risentirti per conoscere gli sviluppi del tuo caso !!!!

      • Nigol, il 6 Giugno 2017 ore 16:50

        Grazie per le utilissime e dettagliate informazioni che mi avete fornito.
        Il quadro generale ora e’ sicuramente piu’ completo, per me.
        Attendo anche io la visita promessa del venditore e sicuramente vi faro’ conoscere gli, eventuali, sviluppi.
        Grazie ancora.

        nigol

  6. Nigol, il 5 Giugno 2017 ore 10:55

    Le sarei grato di un suo parere circa SUNNY BOY 3600 / 5000 SMART ENERGY
    SB 3600SE-10 / SB 5000SE-10.
    Grazie

    S. P.

    • Alessandro F., il 5 Giugno 2017 ore 12:33

      SMA è di sicuro un marchio affidabile, ma se ha 2 kWh di accumulo, potrebbe essere un po sotto dimensionato.

      • Nigol, il 5 Giugno 2017 ore 13:14

        Se 2 kWh e’ sottodimensionato, quale dovrebbe essere la giusta dimensione?
        Grazie ancora per la disponibilità’.

        nigol

        • Alessandro F., il 5 Giugno 2017 ore 14:55

          dipende dai tuoi consumi e in particolare da quanti kWh, in media, consumi in fascia serale. Cioè: quanti kWh consumi ogni giorno di sera/notte? Fai una media e tieni conto dei cicli stagionali. Questo è il tuo accumulo ideale.

          Se 6,5 kwh/giorno è la quota che “ti serve” per ottenere un buon livello di autoconsumo (stando all’analisi dell’installatore), allora avrai bisogno di un accumulo di 6,5 kWh (consideriamo batterie al Litio con livelli di scarica profondi).
          Rimane comunque lo scambio sul posto che ti permette di compensare eccedenze e prelievi residuali.

  7. luigi, il 4 Aprile 2018 ore 11:27

    Parlando di autoconsumo ….
    Produrre in una località e consumare in una diversa località … pagando il trasporto ha qualche posdibilità di pareggiare il costo di una produzione superiore al consumo?

    Il contratto tra privati per lo scambio di energia ad un prezzo valido per entrambi che significato può avere in ambito condominiale, è forse possibile per un condominio generare energia sul tetto comune e gestirla in modo autonomo?

    (Guardando avanti di qualche anno le costose batterie potrebbero essere quelle delle vetture elettriche)

  8. Fabrizio, il 21 Luglio 2018 ore 09:21

    Buongiorno io mediamente consumo 4000 kwh all’anno, e volevo una parte almeno produrla con fotovoltaico senza immissione in rete ma sfruttarlo solamente per consumo immediato + accumulo su batteria. So che è sottodimensionato, ma un impianto di 2kw può farmi avere un bel risparmio sull’importo totale della bolletta ? (almeno il 50%).
    grazie mille

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