Sei un professionista? Scopri il servizio di fornitura preventivi!

Fotovoltaico, incentivi e vendita energia al mercato elettrico

Ultimo aggiornamento: 22-05-2012

In diversi post di questo blog abbiamo più volte visto quali sono le diverse modalità di valorizzazione dell’ energia elettrica prodotta dall’investimento in un impianto fotovoltaico. Riassumendo, i vantaggi ormai ben noti, sono: il riconoscimento di una tariffa incentivante (per tipologia e taglia dell’impianto) per tutta l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici posti sul tuo tetto. Con il quarto conto energia, in vigore da poco più di un anno, le modalità di riconoscimento e di maggiorazione di queste tariffe sono ben riassunte in questo post :

La tariffa incentivante può essere sommata ad un premio per sostituzione di eternit o amianto, per impianti con componenti provenienti dall’Unione Europea, per l’integrazione architettonica totale dell’impianto nell’edificio, per l’installazione su siti contaminati/bonificati o discariche esaurite, ecc.. Inotre può essere cumulata con altri contributi a fondo perduto, nazionali, regionali, locali o della CE, o ancora maggiorata se si realizzano impianti in concomitanza con i lavori per l’efficientamento energetico dell’edificio (fino al 30% in più, per es.,  per rivestimento termico dell’edificio, sostituzione serramenti, isolamento, ..).

Alla tariffe incentivante, inoltre, si aggiungono i benefici:

  • dell’ autoproduzione e autoconsumo istantaneo dell’energia, usufruendo “gratuitamente” dell’energia autoprodotta istantaneamente
  • del meccanismo dello scambio sul posto, che consente di compensare l’energia immessa in rete e prelevata dalla rete nei momenti di non produzione dell’impianto e consente di ricevere un compenso economico per l’energia prodotta “in più” rispetto ai propri consumi e immessa in rete. In questo caso il Gse emette il contributo in conto scambio a titolo di rimborso parziale dell’energia prelevata dalla rete nei momenti di non-produzione dell’impianto fotovoltaico;
  • o, in alternativa, del ritiro dedicato, ovvero della vendita indiretta (attraverso il Gse) dell’energia immessa in rete, con prezzi agevolati definiti “prezzi minimi garantiti”. I prezzi minimi garantiti sono riconosciuti all’utente/produttore per ogni Kwh di energia prodotta, non istantaneamente autoconsumata, ma  ceduta alla rete elettrica nazionale.

centrale fotovoltaicaIl regime del ritiro dedicato ( o vendita “indiretta” di energia alla rete) è una condizione di vendita vantaggiosa per i grandi produttori elettrici, per le centrali elettriche fotovoltaiche, eoliche, geotermiche ed altre da fonti rinnovabili.

Il ritiro dedicato è una situazione “di favore” dedicata alle fonti rinnovabili in quanto alternativa “incentivata” per la tradizionale vendita diretta di energia al mercato elettrico, detto anche “borsa elettrica”.

Cosa è e cosa comporta la vendita diretta al mercato elettrico?

Indubbiamente, rivolta alle mega centrali fotovoltaiche (parchi solari fotovoltaici) ha alti costi, alte barriere di ingresso. Secondo il decreto del Conto Energia, i possessori di impianti solari fotovoltaici possono, in alternativa alla vendita di energia con ritiro dedicato, scegliere di vendere direttamente l’ energia in borsa (o ad un grossista) previa l’ iscrizione al mercato dell’energia elettrica.
Per essere ammesso al mercato gestito dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), bisogna sottoporre al GME la domanda di ammissione, sottoscrivendo un contratto di adesione, e pagare una quota di accesso comprendente una tariffa fissa annua ed un corrispettivo per ogni MWh venduto. Per il 2010 i corrispettivi per l’accesso e la partecipazione al mercato elettrico erano: una quota di accesso di 7.500 Euro più una “tariffa” fissa annua di 10 mila Euro più un corrispettivo per ogni transazione scaglionato in base alla quantità di energia elettrica fotovoltaica ceduta (si andava da 0,02 a 0,04 Euro per Mwh venduto).

In alternativa il titolare della centrale fotovoltaica può decidere di vendere direttamente l’ energia prodotta ad un grossista di energia elettrica attraverso un contratto bilaterale e ad un prezzo di vendita dell’energia direttamente con lui concordato.
Questa modalità di vendita diretta in borsa è, in genere, utilizzata dai grandi player energetici nazionali o internazionali che possono sfruttare enormi economie di scala e trarre profitti superiori a quelli che potrebbero trarre dal “semplice” ritiro dedicato tramite Gse.



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

Clicca per richiedere una consulenza o un preventivo


3 Commenti

  1. Alessandro, il 10 Marzo 2014 ore 15:03

    Buongiorno Alessandro,
    lavoro in un’azienda che opera nel settore delle energie rinnovabili. L’azienda per cui lavoro possiede un impianto fotovoltaico della potenza complessiva di 2 Megawatt, da parte del GSE ci è stato comunicato che dobbiamo provvedere a vendere l’energia dai c.d. grossisti di energia elettrica attraverso un contratto bilaterale. Abbiamo quindi provveduto a contattare una società specializzata la quale ci ha sottoposto un primo modello contrattuale da analizzare. Il contratto ci sembra assolutamente apposto, ma ho dei dubbi sulle spese relativi gli oneri di sbilanciamento sull’immissione i quali, da come si legge, sono da intendersi a carico nostro, Le risulta? Quali sono le eventuali normative di riferimento a cui questi contratti debbono uniformarsi.
    Grazie
    Alessandro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ricevi un avviso se ci sono nuovi commenti.
Se non vuoi lasciare un commento, clicca qui per ricevere gli aggiornamenti dalla discussione.