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Fotovoltaico: prezzo di vendita energia in ritiro dedicato 2013

Ultimo aggiornamento: 07-05-2013

Anche per il 2013 l’Aeeg (Autorità per l’energia elettrica ed il gas) ha pubblicato, come ogni anno, l’aggiornamento del prezzo dell’energia fotovoltaica venduta al Gse col meccanismo del ritiro dedicato. Per il fotovoltaico l’adesione del produttore al ritiro dedicato, ricordiamolo, è alternativa allo Scambio sul Posto ed al Quinto Conto Energia. Il produttore/venditore in ritiro dedicato può, d’altronde, usufruire delle detrazioni fiscali del 50% del costo dell’impianto, fino al 31 dicembre 2014.

Il titolare dell’impianto fotovoltaico in regime di ritiro dedicato può, da un lato, beneficiare dell’autoconsumo istantaneo e, dall’altro lato, vendere alla rete con prezzi minimi garantiti tutta l’energia non istantaneamente autoconsumata e immessa nella rete elettrica nazionale. I prezzi minimi garantiti è il prezzo di vendita (minimo e garantito, appunto), fissato dall’Autorità, con il quale i titolari degli impianti fotovoltaici vendono l’energia prodotta al Gse ed alla rete elettrica nazionale.

Gli impianti fotovoltaici in regime di ritiro dedicato, ovvero con il meccanismo della vendita indiretta dell’ energia al Gse (Gestore dei Servizi Energetici), godono di particolari tariffe minime garantite di ritiro, di vendita, dell’energia elettrica prodotta e immessa in rete: i prezzi minimi garantiti.

Con Delibera dell’Aeeg sono definiti annualmente i prezzi di ritiro (da parte di Gse) dell’energia prodotta degli impianti fotovoltaici ed immessa in rete. Il prezzo minimo garantito di vendita è definito non solo  per il fotovoltaico ma anche per gli impianti a biogas, a biomasse, eolici, idrici, geotermici, ecc… Dal 1° gennaio 2012 le tariffe minime garantite sono differenziate per tipo di fonte rinnovabile dalla quale è prodotta l’energia venduta al Gse.

Vediamo i prezzi di ritiro dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici per il 2012 e per il 2013. Ma prima: una doverosa premessa.

 

Una doverosa premessa: scambio sul posto o ritiro dedicato

fotovoltaico 2013 prezzo energia ritiro dedicato

Ritiro Dedicato , Incentivi del Quinto Conto Energia o Scambio sul Posto?

Il titolare di un impianto fotovoltaico non incentivato col quinto conto energia (con il quale si riceve la tariffa incentivante omnicomprensiva e la tariffa premio per l’autoconsumo), può optare alternativamente per l’adesione al meccanismo dello scambio sul posto oppure per il meccanismo del ritiro dedicato. Il ritiro dedicato è la vendita dell’energia fotovoltaica  alla Rete attraverso l’intermediazione del Gse che si impegna ad acquistarla a prezzi “di favore” stabiliti dall’Autorità.

Sullo scambio sul posto abbiamo scritto in molti altri articoli e discussioni, abbiamo visto come funziona il meccanismo di rimborso dell’energia immessa e prelevata (che è il contributo in conto scambio) ed abbiamo visto il meccanismo di valorizzazione delle eccedenze di energia, energia “in più” immessa in rete rispetto a quella riprelevata per i propri consumi. A tal proposito abbiamo scritto anche una guida completa allo scambio sul posto fotovoltaico divisa in sette articoli.

Anche sul meccanismo del ritiro dedicato, alternativo allo scambio sul posto, abbiamo scritto in diversi articoli.

 

Cosa è il ritiro dedicato?

In poche parole il ritiro dedicato, o vendita indiretta di energia, è la possibilità di vendere l’energia non immediatamente autoconsumata, alla rete elettrica tramite il Gse che fa da “intermediario”. Il Gse si fa garante dell’acquisto dell’energia immessa in rete per poi rivenderla al gestore nazionale. Il Gse si impegna quindi ad acquistarla dai produttori a prezzi minimi garantiti.

 

Cosa sono i prezzi minimi garantiti?

I prezzi minimi garantiti sono dei prezzi, per così dire, “di favore” con i quali il Gse si impegna ad acquistare, dal titolare dell’impianto fotovoltaico, l’energia prodotta e ceduta alla rete elettrica nazionale. Un impianto in ritiro dedicato usufruisce quindi, oltre alla possibilità delle detrazioni fiscali al 50%, di tariffe “dedicate” per la vendita di energia pulita alla rete elettrica.

Le tariffe minime sono prezzi definiti per decreto, indicizzati alle variazione dei prezzi al consumo rilevate dall’Istat ed aggiornati ogni anno con apposita deliberazione redatta dall’Aeeg.
Per il 2012 l’aggiornamento dei prezzi minimi garantiti prevedeva un incremento del 2,7% , pari all’incremento dei prezzi al consumo rilevato tra il 2010 ed il 2011.

Ricordiamo: i prezzi sono “minimi e garantiti“. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che se i prezzi di mercato sono maggiori dei prezzi minimi garantiti definiti dalla delibera, vengono riconosciuti i prezzi di mercato. Le tariffe minime garantite sono delle soglie minime al di sotto delle quali non può andare il prezzo dell’energia venduta a Gse col ritiro dedicato. E’ questo principio del “minimo e garantito” che costituisce il vero vantaggio del ritiro dedicato rispetto alla vendita diretta dell’energia sul libero mercato. In effetti i prezzi di mercato, che sono prezzi di fatto del tutto “svincolati”, sono sottoposti a continue fluttuazioni e soggetti ad un certo margine di imprevedibilità e incertezza.

 

I prezzi minimi garantiti 2012 per gli impianti fotovoltaici

I prezzi sono differenziati, per il fotovoltaico come per le altre fonti rinnovabili, per scaglioni di produzione/immissione (in Kwh) e sono riconosciuti per gli impianti fino a 1 megawatt di potenza.

  • fino a 3.750 Kwh: 102,7 €/Mwh immesso in rete

  • da 3.750 a 25.000 Kwh: 92,4 €/Mwh

  • da 25.000 a 2.000.000 Kwh: 78,3 €/Mwh

 

 

 

I prezzi minimi garantiti 2013 per gli impianti fotovoltaici

Per il 2013 i prezzi minimi garantiti del ritiro dedicato per il fotovoltaico sono definiti applicando un incremento, rispetto all’anno 2012, pari al tasso di variazione annuale ISTAT dei prezzi al consumo tra il 2011 ed il 2012. L’incremento del prezzo per il 2013 è del 3% ed anche quest’anno i prezzi sono differenziati per scaglioni di immissione in rete e sono riconosciuti per gli impianti fino ad 1 Megawatt di potenza.

  • fino a 3.750 Kwh: 105,80 €/Mwh immesso in rete

  • da 3.750 a 25.000 Kwh: 95,20 €/Mwh

  • da 25.000 a 2.000.000 Kwh: 80,60 €/Mwh

 

Aggiornamento: 17 ottobre 2013



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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74 Commenti

  1. Marco, il 5 Dicembre 2014 ore 17:34

    salve, mettiamo il caso che io abbia un impianto che produce 13104000 Watt in 1 anno quindi partiamo di 13 mW circa, quale sarebbe il mio guadagno in un anno? grazie

    • Alessandro F., il 9 Dicembre 2014 ore 15:05

      Sulla parte autoconsumata calcola un guadagno (in realtà: “risparmio”) di almeno 0.20 €/kwh.
      Sulla parte scambiata con la rete (in scambio sul posto) calcola circa 0.15 €/kwh
      Sulla parte ceduta alla rete calcola un prezzo di mercato di circa 0.06-0.10 €/kwh

  2. dario de tommaso, il 11 Dicembre 2014 ore 19:52

    Salve. Ho da un anno un impianto da 4kwh che nel primo anno (abito nel centro italia) ha prodotto 5700 kwh. Pensavo di consumare di più ma nel primo anno ho prelevato 1250 kwh e autoconsumato 1250 con una quota di eccedenze molto alta di 3200 kwh. A suo tempo ho scelto lo scambio sul posto. Ora mi sto chiedendo se era meglio il ritiro dedicato. Qualcuno può dirmi qualcosa? Qualcuno sa quando il Gse mi pagherà le eccedenze? Ringrazio da adesso chi vorrà rispondere. Saluti e Auguri di Buon Natale.

    • Alessandro F., il 12 Dicembre 2014 ore 10:54

      Ciao Dario, in effetti oggi il ritiro dedicato non è più conveniente come prima.
      Cioè, le soglie dei prezzi minimi garantiti sono state abbassate di molto ed a valere, oggi, è sempre il prezzo di mercato dell’energia.
      Quello che puoi fare è cercare di aumentare il più possibile l’autoconsumo, valutando anche se sia il caso di sostituire alcuni apparecchi tradizionalmente a gas con apparecchi elettrici (forno, cucina, riscaldamento, pompa di calore, ecc..). Riducendo le spese del gas per ottimizzare la produzione elettrica fotovoltaica.

  3. lorena, il 8 Marzo 2015 ore 19:59

    scusatemi ho un po’ di confusione….ho un impianto fotovoltaico da luglio 2014 , fin’ora ho pagato bollette x 180 € al gestore,il mio contatore misura consumo 1229, emissioni 1331 e le emissioni totali 2044.Cosa vuol dire? penso di avere il ritiro dedicato ,(al momento mi fu detto che quello che produceva in più mi veniva acceditato con RID) emissioni totali è quello che ha prodotto? grazie a chi mi risponderà.

    • Alessandro F., il 9 Marzo 2015 ore 12:10

      se per “emissioni” intendi “immissioni” in rete..
      vuol dire che hai immesso in rete 2044 kwh (1331 kwh sarà, immagino, l’ultimo periodo).
      Il consumo è invece il prelievo dalla rete.
      Oggi conviene di più fare lo scambio sul posto. Il RID (Ritiro dedicato) ha i prezzi minimi garantiti che sono ormai molto bassi.
      Se vuoi informati per fare il passaggio allo scambio sul posto.

  4. Michele, il 22 Aprile 2015 ore 13:07

    Scusate potete darmi delle spiegazioni. Ho fatto installare un impianto fotovoltaico in questo mese da Eni per 4,5 Kwh. Mi dite se è ancora conveniente, quanto è il prezzo minimo garantito di vendita adesso.
    Grazie. Michele

    • Alessandro F., il 23 Aprile 2015 ore 09:32

      Se è per casa o azienda è meglio lo scambio sul posto piuttosto che il ritiro dedicato.
      Il prezzo minimo garantito è ormai molto basso per questo conviene lo scambio sul posto.
      Con lo scambio sul posto –> hai il contributo in conto scambio.
      Con il ritiro dedicato –> hai il prezzo minimo garantito.

  5. Domenico, il 5 Maggio 2015 ore 11:22

    Salve a tutti volevo chiedere nel caso decidessi di fare un grande investimento prendendo un terreno e mettendo su un impianto di sola vendita di energia, quanto sarebbe l’introito mensile per singolo pannello? esempio: singolo pannello (TRINA SOLAR DC05230 230 W dimensioni: 1,650 * 0,992 tot 1,636 mq non so se ce ne sono di migliori) quanti euro mi frutterebbe di media al mese?

    • Alessandro F., il 6 Maggio 2015 ore 10:00

      Il prezzo di vendita PER KWH va dai 0.04 (ahimè!) a massimo 0.10 €/kwh sul mercato elettrico.
      Ogni Kw installato produce mediamente 1.100 kwh/anno in nord italia e fino a 1.500 kwh/anno nel sud Italia.

      Viene più semplice ragionare in kw e kwh/anno piuttosto che in mq.

      In ogni caso la sola vendita al mercato elettrico oggi conviene solo se l’impianto fotovoltaico lo paghi veramente poco.
      Conviene, invece, l’autoconsumo o la vendita Diretta ad un utente finale (tipo un’azienda situata in loco).

  6. luciano vigano', il 7 Giugno 2016 ore 09:00

    Ho chiesto Il passaggio dal 5 conto energia al ssp . Ho sbagliato? Quale e’ piu’ conveniente. Ora Il problema e’ che Il gse mi avverte che mi ha disdettato dal 5 chiedendomi la restituzione degli incentivi ….e non ho neppure capito se mi ha pass to al ssp . Mi trovo in Una situazione imbatazxante e non capisco piu’ nulla. Non riesco ad entrare nel portale del gse ….e non so’ se devo chiedere Il passaggio al ssp oltre ad.averlo gia fatto a 1/2 raccomandata. Dialogare con Il gse e’ veramente complicato , qualcuno mi puo’ dare un consiglio.?

  7. steve, il 14 Novembre 2017 ore 01:14

    salve , volevo porvi alcune domande ,
    BREVE SPIEGAZIONE :possiedo un appezzamento di terreno in sicilia, avevo pensato un possibile inevestimento nel fotovoltaico , con obbiettivo unico della vendita di energia al Gse.
    avevo pensato di iniziare con 100 kw, ovviamente prima di concretizzare vorrei un po capire la reale convenienza di cio’ e di tale investimento , non essendo esperto nel campo e quindi da qualhce giorno ho iniziato un ardua ricerca sia sul web che non , ardua in quanto leggo notizie differenti da fonti differenti , ho letto molti post in cui si afferma al convenienza di tale inevestimento , minore a qualche anno fa ma pur conveniente ..

    Cortesemnte qualcuno che ha un impianto del genere ( orientato solo alla vendita ) potrebbe darmi qualche delucidazione ??
    cioe’ si guadagna realmente o no ?
    ho letto in molti articoli che con un inpianto di 100kw si guadagnano indicativamente 20.000 euro annui , vendendo l’energia

    Vi ringrazzio tutti in anticipo buona serata !

    • Alessandro F., il 14 Novembre 2017 ore 11:21

      Ciao non ho un impianto di questo tipo, però ti posso dire che conviene in relazione a quanto paghi l’impianto.
      Calcola che:
      – in Sicilia potresti produrre 1.500 kWh/kwp/anno, per un imp. da 100 kW, dunque, produrresti circa 150.000 kWh/anno e circa 3.000 MWh durante l’intera vita impianto (stime approssimative..).
      – il costo medio dell’energia è di circa 80 euro/Mwh venduto alla rete (vedi il sito del GME).
      – in quanto operazione commerciale queste 80 euro sono tassate, ma essendo “impresa” hai ammortamenti (140% ??), scaricamento dell’IVA (credo). Su questo devi sentire commercialista.
      – calcolando il lordo avresti circa 12 mila euro/anno e circa 240 mila euro dall’intero ciclo vita impianto (si moltiplica 80 euro per il numero di Megawattora di produzione stimata).
      – Ora la domanda è: considerando che hai introiti potenziali (LORDI) di circa 240 mila euro, quanto spendi per l’installazione e gestione impianto? Es. se spendi 120 mila euro per installazione più manutenzione 25 anni hai un ritorno (LORDO) di circa 240 mila euro. Se l’impianto + manutenzione li paghi meno, l’introito aumenta, in caso contrario diminuisce.

      Tutto stà nello “spuntare” un buon prezzo tra installazione, manutenzione, gestione, allacciamenti, assicurazione, antifurto (?).

    • gipi, il 14 Novembre 2017 ore 19:50

      Ciao Steve.

      Oltre a quanto detto da Alessandro dovresti anche tenere conto di altri fattori di Costo/Rischio.

      —1) L’impianto dovrà essere recintato (almeno 2 mt di rete)
      —2) L’impianto sarà bene che sia videosorvegliato…….
      —3) Non è da escludere che (magari non subito) ti venga imposto di mascherare l’impianto con piante lungo tutto il perimetro per non “deturpare” l’ambiente (al Nord succede). In questo caso, ad un certo punto, dovrai anche fare le necessarie potature.
      —4) Tieni presente anche un “extra spese”, non solo iniziale (forse scansabile) ma soprattutto per i successivi anni di vita dell’impianto. Tu stai in Sicilia e capirai………

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