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Fotovoltaico : sanzioni e multe per mancata autorizzazione

Ultimo aggiornamento: 03-06-2012

 

Come indicato nelle linee guida nazionali sulle autorizzazioni per la realizzazione degli impianti fotovoltaici, la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili devono essere soggette ad uno specifico iter autorizzativo in base alla tipologia, al dimensionamento ed alle caratteristiche dell’impianto fotovoltaico da realizzare.

Nello specifico le autorizzazioni necessarie possono essere: l’ AU ( Autorizzazione Unica ), la PAS ( Procedura Abilitativa Semplificata ) o la semplice CEL (la Comunicazione preventiva al comune per interventi in Edilizia Libera ). Ogni Regione ha comunque una propria normativa che stabilisce i criteri delle autorizzazioni, ma sempre all’interno della cornice normativa delle linee guida nazionali.

 

L’autorizzazione, o la comunicazione al Comune di ubicazione dell’impianto fotovoltaico, è una procedura, un requisito, obbligatoria per la realizzazione dei grandi e piccoli impianti solari. Per questo motivo la realizzazione e l’esercizio di impianti fotovoltaici in assenza delle relative autorizzazioni è soggetta a sanzioni amministrative.

sanzioni per mancata autorizzazione per realizzazioni impianti fotovoltaiciIn particolare in caso di mancanza dell’ Autorizzazione Unica, il decreto legislativo n.28 del 3 marzo 2011 (decreto di attuazione della direttiva europea sulla promozione delle rinnovabili), prevede sanzioni pecuniarie che vanno da mille a 150 mila euro a carico di tre soggetti: il proprietario dell’ impianto fotovoltaico, l’ esecutore dei lavori di realizzazione ed il direttore dei lavori (studi tecnici di progettazione, quindi, o simili).

L’entità della multa è determinata, in riferimento alla parte dell’ installazione non autorizzata, da cifre che vanno da 60 a 360 euro per Kw “non autorizzato” di potenza dell’ impianto fotovoltaico.

 

Per quanto riguarda, invece, la mancanza della Procedura Abilitativa Semplificata (PAS) o di Comunicazione per Edilizia Libera ( CEL ), le sanzioni amministrative vanno da 500 euro a 30 mila euro, sempre a carico, come sopra, del proprietario dell’impianto, dell’esecutore e del direttore dei lavori di realizzazione. Queste sanzioni valgono non solo in mancanza di autorizzazione, ma anche in caso di difformità da quanto dichiarato dal titolare dell’impianto nelle stesse comunicazioni autorizzative.

 

A tal proposito anche la violazione di una o più prescrizioni stabilite con l’autorizzazione o con gli “atti di assenso che accompagnano la procedura abilitativa semplificata”  sono puniti con sanzioni e multe: questa volta l’importo va dai 300 euro minimi ai 50 mila euro (se si tratta di violazione di prescrizioni previste dall’ Autorizazione Unica) o dai 300 euro minimi ai 10 mila euro, se si tratta di violazione di precrizioni previste dalla Procedura Abilitativa Semplificata.



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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10 Commenti

  1. Mario, il 27 Gennaio 2023 ore 17:10

    Insomma quelli del “fai da to off grid” rischiano. Ma nella CEL bisogna comunicare anche il progettista e esecutore ? Un “off grid fai da te” che effettua la CEL come viene trattato ?

  2. Gipi, il 28 Gennaio 2023 ore 12:02

    Ciao Mario

    LA MATERIA NORMATIVA NON E’ PROPRIO IL MIO FORTE e dunque leggi pure quanto scrivo con un pizzico di cautela.
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    “CEL” (Certificato di Esecuzione Lavori) ; nuovo interessante ACRONIMO che non avevo mai visto/sentito nominare.

    Comunque, se tu sei un “Privato” che vuole realizzare il suo FV personale, non vedo la relazione tra te e il detto “CEL”.

    Da una ricerca su Internet si può vedere di che si tratta : https://www.anticorruzione.it/portal/rest/jcr/repository/collaboration/Digital%20Assets/Pdf/ManualeCELrel.1.2.pdf.

    Andando a leggere si vede che è una “procedura” richiesta solo per chi esegue Appalti Pubblici e che emana addirittura da : https://www.anticorruzione.it

    Vedi che, nella pagina di apertura della detta “CEL”, risulta evidenziato : “Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture”.
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    In Italia, ma un po’ in tutto il Mondo Civilizzato, si presume di essere in Sistemi di Massima Libertà Garantita ma si tratta solo di una illusione che, a forza di sentirselo dire tutti i giorni, ci ha pure resi convinti.

    All’atto pratico, di Libertà reale, non vi è più traccia alcuna…
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    Comunque, a prescindere da quanto sopra, l’unica cosa che un Privato può fare liberamente è acquistare quello che vuole e poi tenerlo immagazzinato (ma anche tenere immagazzinati Materiali che possono essere ritenuti Fonti di Inquinamento è di per se rischioso … e al giorno d’oggi è considerato pericoloso/inquinante praticamente tutto).

    Non appena si volesse mettere in opera i Materiali acquistati scatta tutta una serie di stringenti prescrizioni (anche se il tuo FV non sarà allacciato alla Rete).

    Come Documento minimo richiesto, almeno inizialmente, vi è la Dichiarazione di Inizio Lavori (D.I.A.) che dovrà essere presentata al tuo Comune e che deve essere necessariamente redatta da un GEOMETRA abilitato (iscritto all’Albo dei Geometri) o altra Figura Tecnica abilitata quale Architetto o Ingegnere o altro.

    Questo “Documento” costa come MINIMO 500 €.

    Nella DIA dovrà anche essere indicata, con tutti i dati identificativi richiesti, la Ditta o le Ditte che di fatto realizzeranno l’installazione nel suo insieme.
    Per quanto mi risulta non è ammessa l’esecuzione di nessun lavoro in proprio.

    Sempre per quanto mi risulta, dato che si tratta di un IMPIANTO ELETTRICO, il Lavoro Finito dovrà comunque anche essere CERTIFICATO (Dichiarazione di Conformità solitamente indicata come “DiCo”) a garanzia non solo dell’Utente Proprietario e dei suoi familiari ma anche più in generale di chiunque altro frequenti la casa per qualsiasi motivo anche occasionale, ma anche per una miriade di altri motivi che richiederebbero molte pagine per essere elencati.

    Per maggiori notizie sulla DiCo vedi con una ricerca Google : dico impianti elettrici

    • Mario Crevato, il 22 Febbraio 2023 ore 19:33

      Gipi grazie. Immaginavo che fosse così ma ha la sua logica (questioni di libertà vera o illusa). La sicurezza innanzitutto altrimenti prolificherebbero impianti elettrici fatti con chiodi e fildiferro e morti a gògò.
      Ho contattato una ditta disposta a farmi l’off grid certificato. Scelgo io i materiali e la parte batterie LifePo4 con BMS Equalizzatore assemblo io, loro non lo sanno fare, comprano sistemi LifePo4 già assemblate che costano il doppio o più, gli mostro come e cosa fare così potranno farlo anche loro per altri clienti con notevole guadagno per loro e anche buon risparmio clienti. Monto anche da solo i pannelli (tetto piatto basso). Mi fanno loro la comunicazione semplice al comune e i certificati di conformità.

      • Gipi, il 23 Febbraio 2023 ore 11:41

        Ciao Mario Crevato

        Molto utile il tuo aggiornamento e, cosa piacevole, sapere che sei in grado di fare da te anche molti dei lavori necessari.

        Per la Certificazione Impianto :

        Adempimenti standard burocratici (carte prestampate, copiate o prodotte da un qualche Programma Gestionale), da compilare con numeretti o crocette a seconda dei casi), un po’ come ai Concorsi …

        L’importante è che la compilazione sia formalmente giusta anche se poi non se ne conosce il significato Tecnico (e talvolta neppure corrisponde proprio totalmente alla situazione reale).

        Ho maturato da molto tempo un convincimento : E’ quasi più facile sopravvivere ad una folgorazione che alla BUROCRAZIA !
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        Comunque penso che, alla fine dei lavori, potrai avere una bella soddisfazione quando vedrai apparire il primo numeretto : PRODUZIONE FV 1 kWh.

  3. Riccardo LIBURDI, il 30 Aprile 2023 ore 14:07

    L’Enel o il GSE possono individuare un impianto FV non autorizzato connesso in rete?

    • Gipi, il 1 Maggio 2023 ore 19:33

      Ciao Riccardo LIBURDI

      ENEL (E-Distribuzione) :

      I Contatori Elettronici di E-Distribuzione, di 1a e 2a generazione hanno delle “funzioni” nascoste all’Utente.
      E-Distribuzione dispone della possibilità di leggere le “funzioni nascoste” e quindi di scoprire l’esistenza di un Impianto FV collegato abusivamente alla Rete.
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      Se il Contatore è di 1a generazione (quello con la scatola panciuta) si avrà sicuramente la spiacevole sorpresa di trovarsi delle Bollette enormi in quanto, tutti i kWh che verranno IMMESSI in RETE dal FV, il Contatore li conteggerà come se fossero PRELEVATI e poi finiranno da pagare in Bolletta come tali.

      Comunque, dato che al giorno d’oggi ci sono moltissimi Inverter dotati di DISPOSITIVO IMMISSIONI ZERO, in questo caso il problema del “Gonfiaggio Bolletta” non sussiste (sintanto che il Dispositivo funziona correttamente).
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      Se il Contatore è di 2a generazione (quello con la scatola di forma più squadrata) allora il funzionamento di base del Contatore separa il Conteggio dei kWh PRELEVATI DA RETE da quello dei kWh IMMESSI IN RETE.

      Dunque le Bollette che arriveranno saranno “regolari” in quanto proporzionate ai reali PRELIEVI DA RETE.

      I kWh IMMESSI IN RETE vengono comunque conteggiati anche se l’Utente non può leggerli sul display del Contatore (dato che il Contatore non è programmato come “in Scambio”.

      Pertanto E-Distribuzione è sempre in grado di leggere (anche in TELELETTURA) tutto quanto risulta registrato dal Contatore e la presenza di una qualche “registrazione” di avvenute Immissioni in Rete segnala la presenza di un FV attivo e connesso.

      Anche nel caso di Inverter dotati di DISPOSITIVO IMMISSIONI ZERO la Connessione Abusiva verrà scoperta in quanto le Immissioni Reali non sono mai realmente ZERO ma possono essere dell’ordine di 30 Wattora (300 – 200 Wattora/giorno) e risulteranno pertanto registrate nella MEMORIA IMMISSIONI del Contatore.

      Cosa possa succedere quando la situazione verrà scoperta non sono in grado di saperlo dato che non ci sono in circolazione notizie specifiche.

      Solitamente questo problema, della Connessione Anticipata FV-Rete, se la pongono i proprietari di nuovi FV “REGOLARI” che li vorrebbero avviare da subito ma sono bloccati dal fatto che E-Distribuzione è in abissale ritardo nella sostituzione o riprogrammazione dei Contatori.
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      IL GSE :

      Il GSE è solamente un ENTE che elabora i Dati Energetici di PRODUZIONE e CONSUMI degli Utenti dotati di Impianto FV e li valorizza in €.

      Il GSE riceve informazioni da elaborare (letture del Contatore di Scambio) solo da E-Distribuzione che è la sola che è abilitata ad eseguire la Lettura dei Contatori.

      Il GSE riceve tali letture solo se un Impianto FV risulta “censito” come esistente presso E-Distribuzione e anche presso il GSE.
      Se l’Impianto FV è abusivo (non dichiarato e quindi non censito presso nessuno) ovviamente nulla viene inviato al GSE.

      Il GSE può eventualmente controllare che i Dati Energetici (forniti da E-Distribuzione) risultino adeguati alla Potenza Dichiarata dell’Impianto FV.

      Qualora, dai Dati ricevuti, risulti un esubero di produzione FV (rispetto ai valori massimi attesi) allora il GSE può avviare una Pratica di Verifica Tecnica per controllare di fatto se l’Impianto FV è stato potenziato con aggiunta di Pannelli FV non dichiarati oppure se è stata operata qualche altra modifica rispetto all’Impianto Originale Dichiarato..

      • Riccardo Liburdi, il 2 Maggio 2023 ore 09:15

        Grazie!

  4. Mario, il 2 Maggio 2023 ore 11:02

    E ovviamente se io ho un impianto ad isola o off-grid o non connesso alla rete (abusivo o non) e non incentivato, GSE, E Distribuzione non centrano nulla.

  5. Rocco, il 6 Maggio 2023 ore 20:49

    Ipotizziamo… X una amico… Ha già un impianto fotovoltaico con scambio sul posto e vorrebbe aggiungerne uno a zero immissioni… Così quando ricarica l’auto elettrica, se inizia a prelevare questo entra in funzione.. lo possono scoprire?

  6. michele, il 8 Novembre 2023 ore 19:42

    buonasera
    dovrei installare un minivoltaico da 800 watt, ho un contatore bidirezionale, a quanto pare dal tuo scritto direi che devo dichiarare necessariamente l’impianto x evitare sanzioni.
    Quindi anche collegando direttamente l’ingresso della 220 volt all’inverter e programmando l’immissione zero leggo che potrei essere comunque scoperto.
    Sapresti dirmi se il gestore riesce a leggere anche il wattaggio che produce il mio fotovoltaico?
    chiedo questo perchè poi vorrei aumentare la potenza senza altre pratiche burocratiche.
    Preciso che vorrei anche installare l’accumulo per utilizzare tutta la corrente prodottta dai pannelli.
    Mi auguro tu possa leggere questo testo e ricevere cortese risposta, te ne sarei molto grato perchè sto impazzendo per i dubbi e non riesco a incontrare persone competenti come mi sembra possa essere tu. grazie infinite. buona serata michele. t.

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