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Certificazioni per il fotovoltaico: cosa è l’ICIM?

Ultimo aggiornamento: 14-01-2012

Con il conto energia per l’incentivazione del solare fotovoltaico i moduli ed i vari componenti di un impianto solare fotovoltaico devono essere sottoposti a certificazione per accedere a pieno diritto agli incentivi del conto energia.
L’Icim è un ente di certificazione, più precisamente è uno dei (pochi) organismi di certificazione che certifica, tra gli altri, i prodotti della filiera delle rinnovabili e del solare fotovoltaico.

Cosa è l’ Icim?

L’Icim spa, Istituto di Certificazione Italiano per la Meccanica, è un organismo di certificazione italiano indipendente costituitosi a Milano nel 1988 che effettua la certificazione di tutti i componenti fotovoltaici appartenenti all’intera filiera e dell’impianto fotovoltaico nel suo complesso. La certificazione può riguardare anche l’intero processo in ogni sua parte: dal progetto all’installazione dell’impianto fotovoltaico.

Cosa certifica?

Sostanzialmente l’ente assicura una garanzia di qualità “tecnica” e di aderenza ai criteri tecnico-normativi di settore per la produzione ed il funzionamento dei componenti e degli impianti fotovoltaici nel loro complesso.
L’Icim è un ente di certificazione italiano riconosciuto in ambito europeo per la certificazione dei moduli fotovoltaici e dei componenti dell’impianto, anche se provenienti dall’estero.
Inoltre l’ente è in grado di fornire l’ attestato di Factory Inspection e di garantire quindi i requisiti per l’accesso alla maggiorazione del 10% sulle tariffe incentivanti riconosciuta per impianti prodotti (per almeno il 60% del loro costo) con componenti di provenienza europea.

Oltre alla “certificazione di prodotto” l’Icim può offrire certificazione di qualità sui “processi” (per esempio sui criteri di produzione dei moduli), sui “servizi” (ad esempio sulla progettazione di un impianto), sui “materiali” utilizzati (per esempio, nel processo di fabbricazione), ecc…

A cosa serve la certificazione in ambito fotovoltaico ?

La certificazione, riconosciuta a livello internazionale, garantisce sulla qualità, sulla sicurezza e sull’ efficienza dei componenti di un impianto solare fotovoltaico. Nello specifico i prodotti oggetto di certificazione sono, oltre ai moduli fotovoltaici: le scatole di giunzione (cd. “junction box”), gli inverter, i cavi speciali, i sistemi di controllo delle performance dell’impianto, gli inseguitori solari, fino ad arrivare all’intero progetto.
L’ente di certificazione, inoltre, avendo un riconoscimento a livello internazionale, agevola le imprese del settore fotovoltaico favorendo le importazioni e le esportazioni di prodotti certificati a livello internazionale, favorendo il dinamismo del mercato, pur mantenendo una garanzia di qualità.

La funzione dell’Icim nel IV conto energia per l’incentivazione del fotovoltaico

Con la pubblicazione (Maggio 2011) del quarto conto energia fotovoltaico c’è stata una ri-definizione dei criteri di incentivazione della produzione di energia da fonte fotovoltaica: con il nuovo conto energia, che regola le politiche incentivanti per il periodo 2011-2016, si è deciso di porre ancora più attenzione sulle garanzie di qualità richieste alle aziende che producono i componenti necessari all’installazione degli impianti fotovoltaici.

Il quarto conto energia introduce, infatti, l’obbligo di ulteriori nuove certificazioni: da luglio 2012 gli impianti fotovoltaici che entrano in funzione devono inviare a Gse, oltre alle certificazioni già previste:

  • il Certificato rilasciato dal produttore dei moduli fotovoltaici, che attesta l’adesione dello stesso ad un sistema europeo che garantisca il riciclo dei moduli utilizzati al termine della vita utile
  • il Certificato che attesta che l’azienda produttrice dei moduli possiede le certificazioni ISO 9001 (Qualità), OHSAS 18001 (Salute e Sicurezza dei lavoratori) e ISO 14001 (Ambiente)
  • il Certificato di ispezione di fabbrica (Factory Inspection) relativo a moduli e inverter (rilasciato da ente terzo notificato a livello europeo o nazionale) che garantisca la qualità del processo produttivo e del materiale utilizzato.



“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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5 Commenti

  1. Roberto, il 3 Settembre 2015 ore 09:28

    Da circa tre anni ho installato un impianto fotovoltaico. L’azienda installatrice è fallita. Il GSE, dopo un anno di continue mie richieste si è decisa ad rinviarmi la raccomandata in cui negava l’accesso ai contributi previsti nel 2013, senza per altro specificare i motivi. Attualmente produco energia senza nessun beneficio, pur avendo speso 12000 euro. Ho proprio sbagliato tutto? C’è qualcuno in grado di ricertificare e seguire la pratica presso questo mostro di Iter burocratico chiamato GSE?

    • Alessandro F., il 3 Settembre 2015 ore 17:33

      in che regione sei?

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